WORSTENEMY
Under Ashes Of Wicked
Etichetta: Raptures Asylum
Anno: 2009
Durata: 25 min
Genere: death thrash
Death Metal. Lento e malinconico. Veloce e brutale. Aggettivi che poco
hanno a che fare l'uno con l'altro, ma si completano nella definizione
che può essere "assegnata" ai sardi Worstenemy, autori di questo "Under
Ashes Of Wicked". Prima di tutto, una piccola restrospettiva sulla
storia della band sino ai giorni nostri, poiché seppure gli addetti ai
lavori della penisola avranno avuto modo di conoscerli e gustarli prima
d'ora, di certo per la maggior parte dei metalheads italici resta una
realtà pressoché sconosciuta, senza voler togliere nulla all'indubbio
valore del combo e agli innumerevoli anni spesi all'interno della
dimensione underground del nostro paese.
La storia dei Worstenemy affonda le radici nel lontano 1997, 12 anni nei
quali la band ha calcato le scene, in particolare della natia Sardegna.
Da un iniziale repertorio a base di thrash metal, la band decide di
spostarsi su differenti lidi, aderendo da quel momento alla linea di
pensiero del death metal di stampo floridiano. Il presente lavoro si
viene a collocare temporalmente dopo due demo, risalenti al 2000 ed al
2003, ed uno split EP del 2005 con i veterani deathsters Mindsnare,
sempre edito dalla Rapture Asylum Productions. Possiamo quindi parlare
di debutto ufficiale dei nostri, seppure siano solo 6 le tracce
presenti, per un totale non particolarmente corposo di 25 minuti.
Le assonanze con il genere di riferimento ci sono tutte, ed è facile
intravedere gli spettri di nomi noti come Obituary, Morbid Angel,
Deicide, Cannibal Corpse, insomma, chi ha fatto la storia del death
metal. I Worstenemy mi hanno inoltre ricordato molto da vicino anche i
più criptici Bolt Thrower (non di certo per la presenza di una ragazza,
Elena Zoccheddu, nel ruolo di bassista, come per la più nota
formazione), paragone che non può che allietare un amante di musica
estrema.
Il mood claustrofobico della band, calcato dalle innumerevoli partiture
al limite del doom più intransigente (come d'altronde rimane principio
primo nella mentalità del classico death floridiano), si viene a
contrapporre a soluzioni più improntate ad un assalto sonoro studiato,
ma nel contempo brutale ed "in your face". Seppure non si possa pensare
che la tecnica sia la priorità del quartetto, tuttavia ne viene fornita
un'ottima prova lungo tutto l'arco del platter.
Ci pensa "Spectrum" ad aprire le danze, scelta che potrebbe risultare
singolare dopo aver ascoltato più volte il lavoro nella sua interezza,
visto che si tratta del brano meno diretto e più laborioso; ma i nostri
la vedono lunga, e perseverando vi accorgerete di aver ascoltato solo un
antipasto, per giunta decisamente saporito, per offrirvi immediatamente
dopo la portata principale. Se l'opener si ritrova completamente nei
primi due aggettivi citati nell'incipit di questa panoramica, "Suffer.
Putrefaction. Dominion" rientra appieno nei secondi, nell'accezione del
termine e nella sua realizzazione, una canzone che non lascia
superstiti. "Nogoth" si viene a porre a metà strada fra le due scelte
operate in precedenza; da notare il vincente stacco solista centrale,
inframmezzato da un tetro arpeggio, che permette all'ascoltatore di
tirare il respiro prima di rigettarsi a capofitto nel vortice. "Burning
My Flesh" si comporta esattamente come la traccia precedente, mentre
"Nameless" sembra perdere lo smalto degli altri brani: sarà per mix e
master finali non in linea con i livelli di bontà trascorsi? Ci pensa in
chiusura la composizione che, a parere del sottoscritto, si aggiudica
lo scettro di migliore del lotto, ovvero la stessa titletrack "Under
Ashes Of Wicked", che oltre ad offrire sfoggio di potenza, si apre a
soluzioni più marcatamente tecniche, dando assaggio di tutti gli assi
nella manica degli esperti Worstenemy.
Le potenzialità della band risentono di una produzione buona ma non a
livelli eccelsi, a mio modesto parere, e visti gli sviluppi attuali
delle tecniche di registrazione anche per generi "borderline" come il
death metal, ci si potrebbe aspettare di più; i 6 brani non spiccano del
tutto il volo anche per la penalizzazione dei suoni, in particolare di
chitarra, che risulta alle volte poco corposa, soprattutto nelle
partiture lente. Maggiore incisività a livello vocale, sempre in termini
di resa su disco, apporterebbe poi la ciliegina sulla torta, per
confezionare un lavoro di ottima caratura.
Nonostante queste puntualizzazioni, che tendo a precisare sono
esclusivamente a titolo personale, gli appassionati sono invitati a
tenere d'occhio la band, che darà filo da torcere a molto più di una
ristretta cerchia di fans: supporto!
(PaulThrash - Dicembre 2011)
Voto: 7,5
Contatti:
Sito Worstenemy: http://www.worstenemy.it
Myspace Worstenemy: http://www.myspace.com/worstenemyband