TEODASIA
Crossing The Light

Etichetta: autoprodotto
Anno: 2010
Durata: 25 min
Genere: rock/metal sinfonico


Il fitto sottobosco dell'underground italiano si rituffa nuovamente nel metal sinfonico con voce femminile: questa volta si tratta dei veneti Teodasia, che si presentano sulle pagine di Shapeless con un demo realizzato in maniera curata e professionale e sei brani dal sapore romantico che ricordano i Within Temptation e, in parte, i Nightwish nei loro momenti più orchestrali (sebbene il lavoro dei Teodasia non sia così pomposo). Certo, non è facile allo scoccare del 2011 riuscire a dire qualcosa di innovativo in un genere che ha già da tempo raggiunto la saturazione totale e che quindi, ormai, vive in una sorta di purgatorio fatto di cliché e produzioni tutte uguali, però questa formazione cerca comunque di portare avanti una proposta con convinzione e attenzione ai particolari. Non si può negare che nelle sei tracce ascoltate manchi decisamente quel quid capace di fare la differenza, quella scintilla che sappia dare personalità e spessore ad una proposta, però la band riesce a confezionare una manciata di canzoni che, considerate come punto di partenza su cui lavorare, possono avere diversi spunti per un rapido e netto passo avanti.
"Crossing The Light", infatti, mostra sicuramente una band dalle buone potenzialità, sia a livello esecutivo che di scrittura, con arrangiamenti che pur essendo molto classici non risultano banali, ma semplicemente un po' di maniera, un difetto che è assolutamente perdonabile in una band ancora giovane e che andrà (mi auguro) a scomparire con le prossime produzioni.
Già dando uno sguardo alle prime due tracce del demo possiamo trovare quanto detto finora nel bene e nel male: è chiaro che una introduzione come "Crossing" non può non rimandarci a tutti i luoghi comuni del genere, con tanto di temporale, pioggia scrosciante e il frinire delle cicale nella notte. Poi tastiere a profusione, gorgheggi angelici, atmosfere malinconiche e approccio compositivo da colonna sonora. Tutto da manuale. Poi finalmente inizia "Loosing My Breath" e dopo un primo momento si capisce che ci sono diversi aspetti interessanti: innanzitutto la band utilizza un taglio celtico alla Enya che francamente mi piace, poi le melodie risultano ben costruite, cercando un dinamismo che troppo spesso viene accantonato e anche il solo posto in chiusura è ben fatto e trascinante.
Si prosegue con "Magic Mirror" una cavalcata più energica, con tanto di doppia cassa, ma questa volta il risultato è meno entusiasmante e più standardizzato sui canoni del genere. Oltretutto il demo non potendo contare su una registrazione e un mixaggio ottimali, finisce per essere penalizzato proprio in questi passaggi più power, dove appunto una produzione più curata potrebbe fare la differenza (però per carità, è un demo, si fa quel che si può!). Molto meglio da questo punto di vista "Through The Light", brano decisamente più catchy e immediato che potrebbe tranquillamente essere usato come singolo grazie al suo piglio melodico e accattivante.
Chiudono il demo due brani con lo stesso nome, ovvero "King's Land" e "King's Land - Part 2" che portano avanti quanto detto finora, la prima con un incipit più malinconico che però si sposta ben presto sulla magniloquenza della componente sinfonica, mentre la seconda più lineare e metallica con un buon gioco di chitarre.
Per concludere, quindi, nonostante i dubbi iniziali "Crossing The Light si dimostra un buon demo e un interessante punto di partenza per la nascita del primo full-length del gruppo, attualmente in produzione. Non ci resta che attendere, quindi, il debutto ufficiale della band e vedere se i semi piantati con questo demo porteranno i frutti sperati.
(Danny Boodman - Gennaio 2011)

Voto: 7


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