SPANKING HOUR
Promo 2009

Etichetta: autoprodotto
Anno: 2009
Durata: 16 min
Genere: groove metal potente, dai tratti southern


Non c'è molto da scrivere relativamente alla biografia degli Spanking Hour. Il gruppo si è formato nel 2007, ma ha raggiunto la dimensione di quartetto solo nel 2009.
Il "Promo 2009" è una riedizione di una vecchia cassetta. Contiene quattro canzoni per un totale di quasi 16 minuti di musica. La formazione che ha inciso questo lavoro consiste in Franco Campanella (voce), Jonathan Cappa (chitarra), Nicola Giovati (batteria) e Quinta (basso).
Il promo è aperto da "Device". Il riff d'apertura è semplice e virile, e spiana la strada ad una canzone travolgente. Il suono d'assieme degli Spanking Hour è sfacciato, sudato e coinvolgente. La sezione ritmica non perde un colpo, sia quando accelera, sia quando si esibisce in passaggi carichi di groove. La voce di Franco è potente e cattiva al punto giusto, sguaiata quando necessario, melodica quando la composizione lo richiede. L'influenza dei Pantera è dominante, così come quella dei Down periodo "N.O.L.A.". "Device", nello specifico, mi ha anche ricordato qualcosa degli Allhelluja del primo album, da un punto di vista prettamente musicale però. Tra le altre influenze, si segnalano riferimenti ai Black Label Society, ed in minima parte anche agli Exhorder ed agli Extrema del periodo "The Positive Pressure (Of Unjustice)".
"Consequences" è introdotto da un riffing veramente bello e personale, possente, al quale si contrappone una strofa delicata, con un Franco abile ad intonare una melodia semplice col timbro pulito della sua voce. Ovviamente, quando "Consequences" si incattivisce, lo fa in maniera brutale, e questo gioco di contrapposizioni diventa proprio un tratto distintivo della composizione. Il ritmo è come al solito vario e duttile, ed il groove del quartetto è sempre notevole. "Consequences" è meno lineare del brano d'apertura: tende ad essere un po' macchinoso, ma almeno è costituito da elementi maggiormente personali rispetto a "Device".
"Forgive Me" è un canzone lenta ed espressiva, tutta giocata sull'interpretazione sentita di Franco. Strutturalmente, la composizione presenta tanti elementi classicamente metal, al punto che si potrebbero tracciare dei paragoni, sebbene molto distanti, con gruppi quali Iced Earth. Ma si tratta di accostamenti molto alla lontana. Le influenze dei Black Label Society e dei Down sono dominanti (come al solito), e definiscono meglio l'estetica complessiva di questa "Forgive Me". La canzone accelera nella seconda parte, facendosi più cattiva e vivace.
"The Pain Becomes My Treasure" è un ritorno ai territori panterosi di "Device". Anche alcune scelte del chitarrista Jonathan ricordano da vicino quelle di Dimebag. Chiunque abbia amato il gruppo americano, non potrà non apprezzare una canzone come questa: il senso di nostalgia è quasi commovente. Qualche similitudine con i Down (ancora!) chiude il cerchio.
Questo "Promo 2009" è molto piacevole e registrato davvero bene. Il suono del quartetto è formidabile, e le composizioni sono quasi tutte equilibrate e scorrevoli (con l'eccezione di "Consequences"). Tra i tanti pregi di questo promo, c'è quello di presentarci un gruppo compatto, capace, che propone una musica in grado di coinvolgere anche dal vivo. I musicisti sono tutti molto abili e professionali, e Franco è un cantante estremo di ottimo livello. Il "Promo 2009" ci presenta però anche un gruppo ancora privo di uno stile personale ed inconfondibile. I riferimenti palesi ai gruppi più famosi sono davvero tanti, ed il rischio è che il talento del quartetto e le sue idee migliori, vengano sempre penalizzati da dei paragoni antipatici quanto inevitabili.
Il potenziale degli Spanking Hour è enorme, e i mezzi per fare grandi cose ci sono. Ora servono solo delle idee più personali. Auguro al quartetto un buon lavoro.
(Hellvis - Gennaio 2010)

Voto: 7


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