SILVERGATE
Letters From A Past Never Been
Etichetta: autoprodotto
Anno: 2010
Durata: 14 min
Genere: darkwave / gothic metal
Con il progetto Silvergate eccoci a fare la conoscenza di Tullio
Carleo, polistrumentista che nasce artisticamente come batterista ma
che, recentemente, si è allargato ad altri strumenti, suonando tutto
quello che potete sentire sul suo "Letters From A Past Never Been".
Anche la registrazione è stata effettuata in uno studio casalingo e
questo, purtroppo, si sente, visto che la qualità della registrazione
penalizza la resa generale dei pezzi, soprattutto per quanto riguarda
la voce, troppo in secondo piano rispetto agli altri strumenti.
Mettiamo da parte, però, questo aspetto e concentriamoci invece sulla
musica, dato che non si può pretendere una produzione professionale in
un demo: Tullio ci presenta in questo demo tre composizioni, che
uniscono sonorità darkwave alle declinazioni metal più vicine al
gothic, come in un incontro tra Cure, Tiamat (periodo "Skeleton
Skeletron") e Katatonia. Il risultato riesce comunque a strappare una
sufficienza, benchè il tuo sia decisamente rovinato da una confezione
formale piuttosto povera. Si percepiscono, infatti, delle buone idee,
sia a livello compositivo che melodico: Tullio è un musicista versatile
e questo lo rende capace di costruire da solo una canzone, sapendola
suonare, arrangiare e registrare e questo è sicuramente degno di lode;
allo stesso tempo, però, come succede spesso nei casi di one man band
il rischio e sempre quello di voler fare tutto da soli senza eccellere
mai in niente. Con questo intendo dire che il buon Tullio, coadiuvato
da qualche collega musicista, soprattutto un altro chitarrista ad
affiancare il suo lavoro e, soprattutto, un buon cantante, avrebbe
potuto dare vita a qualcosa di molto migliore, senza lasciare la
sensazione di avere a che fare con tre bozze, che fungono semplicemente
da punto di partenza su cui lavorare davvero. D'altra parte l'intento
di Tullio potrebbe essere anche solo questo: un biglietto da visita,
ancora un po' grezzo e amatoriale, per poi trovare musicisti, etichette
e nuove forze per una realizzazione curata. In tal caso va bene così e
la mia recensione spero serva a dare qualche spunto su cui lavorare, ma
teniamo semplicemente presente che siamo lontani da un risultato che
possa considerarsi definitivo.
Entrando nel merito delle tre composizioni, l'apertura è affidata
a "Memories", brano dalle aperture sinfoniche date dalle tastiere e da
un incedere malinconico: la voce usa un timbro tipicamente dark, ma
purtroppo Tullio non sembra esattamente a suo agio in queste vesti e,
sebbene musicalmente il brano sia interessante e ben costruito, questo
finisce per frenare un po' quello che di buono si sente nelle parti
strumentali. Apprezzabili, invece, le atmosfere tristi e ombrose
dettate dalle chitarre e dalle tastiere, così come la sezione finale
del brano, che vira verso il gothic.
Decisamente più energica la seconda "Heaven", con le chitarre che si
fanno più graffianti e la presenza di una sezione ritmica più incisiva:
ancora non ci siamo sulla voce che, anzi, risulta ancora più
raffazzonata in questo brano, ma su questo non aggiungo altro. Si sente
l'influenza dei Katatonia in questo brano, mentre il successivo,
"Dream", bussa alla porta dei Tiamat, con un brano mellifluo e sinuoso
che probabilmente è quello che mi è piaciuto di più. Qui la voce mi
sembra più incisiva e profonda e anche la musica, pur essendo molto
lineare e 'semplice' rispetto ai due brani precedenti, non risulta
inferiore... poi il sottoscritto ha un debole per tutto ciò che ricorda
il lavoro di Mr Edlund.
Per concludere, quindi, "Letters From A Past Never Been" è un lavoro
ancora acerbo, con qualche ingenuità di troppo, ma non disprezzabile,
soprattutto perchè stiamo parlando di un demo e, come tale, è
importante valutare le potenzialità, anche quelle non del tutto
espresse come in questo caso. Un punto di partenza su cui lavorare c'è,
non resta che andare avanti e continuare a crescere.
(Danny Boodman - Febbraio 2011)
Voto: 6
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