SENZAVITA
Demo 2009

Etichetta: autoprodotto
Anno: 2009
Durata: 20 min
Genere: metal


Mai prendere sottogamba un lavoro dopo un ascolto frettoloso, un errore che molti di noi avranno fatto più e più volte, scoprendo in seguito di aver accantonato formazioni decisamente concrete ed in gamba, autrici di proposte interessanti pur non richiudendosi nei classici canoni di cui si è soliti circondarsi in questi anni... Mea culpa, è quanto ho fatto con i Senzavita, nome curioso di una realtà milanese giunta alla soglia della terza demo proprio quest'anno, che fa dell'autoproduzione (il cosiddetto cd "home made") il proprio stile di vita, riuscendo a confezionare un prodotto capace di distinguersi per una buona qualità (almeno dal punto di vista della registrazione...la parte grafica lascia un pò a desiderare, ma non è, come non è mai stata, oggetto ed ago della bilancia nel giudizio finale).
La definizione del genere che la band cita nel foglio informativo allegato è semplicemente metal, ed a detta degli stessi membri "senza limiti di influenze, con una caratteristica distintiva: il cantato in lingua italiana". Lo sforzo nel tentativo di dare una classificazione più precisa è stato fatto, ma effettivamente sono molte le citazioni che rendono particolari e singolari i Senzavita, punto a vantaggio della formazione meneghina, che difficilmente verrà catalogata dopo un solo ascolto.
Sono quattro i brani qui presenti, più una atmosferica introduzione al brano d'apertura, per un totale di 20 minuti; una buona tempistica, se si considerano interi full length della durata rasentante la mezz'ora scarsa.
Il primo brano risponde al nome di "Necronomicon", e la descrizione fornita dalla band stessa calza a pennello, uno speed thrash metal con qualche incursione in lidi hardcore basato su letture Lovecraftiane, il tutto caratterizzato da cupe atmosfere ed intramezzi che ricordano Slayer e Testament. Una introduzione acustica apre "La Fanteria", di certo il brano più rappresentativo del lotto, che oltre a presentare spunti davvero interessanti dal punto di vista del songwriting, lascia trasparire delle liriche curate e mai lasciate al caso, che riescono a rievocare la tragicità dei momenti descritti dai nostri (sbarco in Normandia), senza per forza dover scadere nel banale o peggio ancora nel pacchiano; le influenze sono marcatamente heavy, un mix di classico US Power e NWOBHM, con sferzate thrash fra le righe, e partiture soliste al limite del power. "Inferno" segue e lascia inizialmente perplessi, per la monotonia che traspare fra le righe, ma fortunatamente ci pensa un finale a sorpresa in acustico a risollevare le sorti del brano, che sorretto da melodie malinconiche scandisce i battiti del tempo sino alla conclusiva "Il Re del Male", power thrash a cavallo fra mid e up tempo, con un bridge epico che ancora una volta si distacca dal leit motiv e rende ancor più particolare la proposta del combo nostrano.
Particolare la voce, ma poco espressiva in certi punti e poco aggressiva dove sarebbe necessario; nel mix finale risulta troppo bassa rispetto ai restanti strumenti, ed alle volte risulta quasi difficile distinguere correttamente le parole, se non dopo una seconda tornata. Musicalmente parlando siamo di fronte a giovani musicisti che hanno le idee ben chiare, e sanno come imbracciare il proprio strumento e costruire episodi di senso compiuto, personali nella loro conformità agli standard.
Augurandomi che arrivi a breve l'ora di un debut album, e che la band venga notata e riconosciuta per il valore intrinseco della proposta, non mi resta che consigliare la band quantomeno a chi può essere allettato da un approccio classico al metal, che non rientri allo stesso tempo in tutto e per tutto nella visione della forma canzone di impronta heavy, ma sia aperto alle più disparate soluzioni... signori e signore, a voi i Senzavita...
(PaulThrash - Luglio 2009)

Voto: 6.5


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