PROFANAL
Rotten Bodies
Etichetta: autoprodotto
Anno: 2009
Durata: 23 min
Genere: death metal
Profanal è il nome di un giovane gruppo toscano, formatosi nel 2005 e che ha esordito su demo nel 2007.
"Rotten Bodies" è il nuovo demo del gruppo, la cui formazione consiste
in Rosy (voce), Kristian e Burki (chitarre), Daniele (basso - per
scanso di equivoci, è il nostro DanieleDNR) e Nicco (batteria).
"Rotten Bodies" è corredato da un artwork molto bello, per chi ha
vissuto in diretta l'esplosione del death metal alla fine degli anni
'80, e l'ha visto incrociarsi col black nei primi '90. Lo stile è molto
retrò, sul genere delle prime uscite della Wild Rags o della Head Not
Found, con l'immagine di un cimitero in bianco e nero, ed il logo della
band ed il titolo del demo in caratteri rossi su sfondo nero.
All'interno del libretto di due facciate, troviamo una foto in bianco e
nero del gruppo e tutti i ringraziamenti.
Il demo è aperto da una strana introduzione che mescola canti
gregoriani a altri suoni, di diversa provenienza. Ad un certo punto si
sente la voce del Pontefice, che incita a non temere gli uomini, ma a
temere Dio.
"Rotten Bodies Surfin'" parte all'improvviso, senza stacchi
dall'introduzione. La canzone è violentissima, sostenuta da un ritmo
frenetico. Chitarre e basso suonano riff piuttosto semplici ma
efficaci. Il gutturale della cantante è marcio e potente. Diretta e
sfacciata, "Rotten Bodies Surfin'" è in possesso di un fascino retrò,
che non potrà passare inosservato da quelli della mia generazione, o
dai nostalgici. Mi sembrano molto forti le influenze di certo death
metal svedese, quello di fine anni '80/ inizio '90. Nella sua
schiettezza, questa canzone convince perchè è equilibrata, completa in
tutte le sue parti (compreso un bell'assolo di chitarra) e suonata con
l'attitudine giusta. La qualità di registrazione è underground, ma
garantisce alla musica dei Profanal il fascino dei vecchi demo.
"Egg Fetus" è introdotto da alcune battute lente e pesanti, ma
presto si libera in una cavalcata death grintosa ed efficace. Questa
canzone sì che è da headbanging! Il ritmo lineare trascina
l'ascoltatore, ma il coinvolgimento non cessa nemmeno quando la
velocità lascia il posto al groove della sezione successiva. C'è poi
una seconda accelerazione, con tanto di assolo di chitarra. Nonostante
la vivacità, "Egg Fetus" rimane una canzone oscura ed inquietante. E,
devo ribadirlo, l'attitudine dei ragazzi è davvero sincera e
convincente.
"Condemned To Vomit" è un'altra traccia assassina, violenta fino
allo spasimo. I riff di chitarra sono molto tradizionali, così come il
suono marcio da death svedese dei primi tempi. L'esecuzione dei
musicisti è funzionale, ma perfetta per il genere proposto. E' vero che
la qualità di registrazione non è nitidissima, ma proprio per questo
l'impatto delle canzoni ne risulta avantaggiato. Come nelle canzoni
precedenti, anche in questo caso alcune sezioni più lente si alternano
alle accelerazioni del caso, e non mancano i consueti assoli di
chitarra. Molto piacevole.
L'inizio di "Putrescent Adoration" è davvero oscuro e malvagio,
con il suo succedersi di note lente e negative. Presto però l'agilità
torna a farla da padrona, ed i Profanal ritornano a pigiare
sull'acceleratore. Il loro è un death metal luciferino, ma
assolutamente trascinante. L'unico difetto rilevabile è un'eccessiva
aderenza ai canoni del passato, però non credo che i Profanal vogliano
suonare una musica differente. Non penso che mirino ad essere
innovativi o originali. Semplicemente, questo è il tipo di death che
vogliono suonare, punto e basta. Ah, stavo dimenticando una nota sugli
arrangiamenti: sono semplici e lineari, ma sempre azzeccati. Non
servono chissà quali complessità per far sì che un brano sia buono.
Anzi, spesso la complessità va a discapito della fruibilità di una
canzone. I Profanal l'hanno capito, e per questa ragione le loro
canzoni sono così efficaci.
Segue un "Outro", che chiude quella parte del demo costituita
dagli originali. Infatti, subito dopo questa coda, ecco partire una
cover dei Grave: "You'll Never See..." . Questo brano è stato
registrato all'Unholy Brutal Fest di Port St. Louis, Marsiglia. In
questa registrazione, i vocalizzi di Rosy sono un po' più acuti
rispetto a quelli ascoltati nelle tracce precedenti. La qualità di
registrazione è invece più pulita, e crea un effetto meno underground.
L'impatto dei Profanal è però immutato. Una buona prova, ben realizzata
e godibile, è un lieto omaggio agli appassionati del genere.
Come ho avuto modo di scrivere nel corso della recensione, "Rotten
Bodies" è un demo che guarda al passato, e che come tale farà la
felicità di tutti i nostalgici. Certo, sarà difficile che i Profanal
potranno uscire dalla loro nicchia per conquistare le platee: ormai
questo stile è retrò, e lo dico a malincuore perchè è un genere che ho
amato all'epoca, e che ancora adesso mi suscita forti emozioni. Ed i
Profanal hanno sia la capacità che l'attitudine giusta per essere
convincenti. Con in più il fattore non trascurabile di saper scrivere
buone canzoni. A questo punto, che dire? Io credo che stia al lettore
decidere se questo demo potrà incontare i suoi gusti o meno. Suggerisco
comunque di visitare il sito MySpace della band, per valutare con un
ascolto diretto il valore musicale dei Profanal. Comunque sia, un buon
demo suonato da un buon gruppo.
(Hellvis - Giugno 2009)
Voto: 7.5
Contatti:
Mail: profanalband@yahoo.it
Sito internet: http://www.myspace.com/profanal