NUUMAK
Shout

Etichetta: autoprodotto / Alkemist Fanatix
Anno: 2008
Durata: 35 min
Genere: dark/nu-metal


Strana entità questi Nuumak; gruppo che riesce a coniugare in maniera assolutamente personale e, in buona parte, riuscita l'immediatezza e l'irruenza del numetal più classico e canonico (Korn) con le suggestioni, le atmosfere sintetiche e plastificate e le melodie di un certo electro-dark molto legato agli anni '80. Ed è così che a chitarre debordanti e ribassate, ritmiche pesanti ed un basso sempre in primissimo piano fanno da contraltare inserti di sinth, grandi aperture oscure e spaziali e plumbei tappe tidi tastiera in sottofondo, come ad esempio nel brano d'apertura, "Father Of Life".In "Embrace" la componente nu metal traspare ancor più fortemente e quindi basso slabbrato ed assolutamente portante, incedere spezzato e dalle atmosfere malate e malsane sui chorus ed una struttura compositiva pesante e cadenzata dove fuoriesce in maniera prepotente ed in tutta la sua potenza il grande amore dei nostri per la band di Davies e soci; le vocals di Manolo la fanno da padrone nel riuscire a donare o togliere spinta emotiva al brano. Non male.
Batteria secca ed inscatolata ed inserti di tastiera e sinth dal gusto onirico e spaziale e dalle marcate reminiscenze new wave introducono invece "Black Roots", che poi con l'entrata delle chitarre riprende, soprattutto sui chorus,la strada sin qui intrapresa; strana l'atmosfera che si viene a creare con da una parte sonorità plumbee e fredde e dall'altra la furia e l'invettiva metal, qui come imprigionate ed incapaci di sfogare sino in fondo la loro rabbia. Bel brano e di sicuro interesse sonoro. "Slave" è aperto invece da un basso pulsante e da vocals leggermente effettate sopra una base sinth appena accennata, che richiamano, molto alla lontana, certi gruppi pop anni '80, Simple Minds in primis; per poi esplodere con inusitata e mal controllata violenza nei brevi inserti propriamente metal; chitarre corpose, spezzate e dal suono ruvido ed asciutto, screaming furiose e piene d'impeto. Il pezzo si sviluppa poi lungo un crescendo di suoni ed atmosfere così violente e d'impatto da rendere il tutto saturo e pieno sino ai limiti del possibile.
Penultimo brano in scaletta è "The Stone Of Damned" anch'esso legato a doppio filo con le tipiche sonorità new wave ottantiane ed al pop rock della stessa epoca rivisitati e rivisti con i mezzi, le possibilità e le sonorità di oggi; suoni pieni, corposi ed atmosfere anche troppo ricche, tanto son piene d' inserti, d' effetti e strumenti e con una freddezza e un certo distacco di fondo che pian, piano traspare lungo le partiture, ma che non prende mai il sopravvento.
Tocca quindi a "Breathless" chiudere questo onesto lavoro; velocità, impeto e botta, questi gli elementi essenziali del brano, ricco di chitarre rozze e sferzanti, con una ritmica ancora una volta secca ed inscatolata e con il basso prepotentemente cadenzato e sferragliante; le basi nu metal, sin qui base portante del tutto, si avvicinano sempre più all' industrial metal, tipo Fear Factory, senza però perdere la propria identità musicale e compositiva. Per quel che riguarda le linee vocali, soprattutto la timbrica, lo spettro di Jonathan Davies è nascosto costantemente dietro l'angolo ed aleggia continuamente sui nostri, tanto da sfiorare, in più di un'occasione, il plagio.
Prodotto particolare questo "Shout" dei Nuumak, che può far contenti sia tutti gli amanti del primo nu metal di metà anni novanta, che tutti coloro ancora legati a certe sonorità dark/new wave contaminate da chitarroni e copiose distorsioni sonore. Da provare!!!
(Pasa - Maggio 2009)

Voto: 6.5


Contatti:
Mail Nuumak: info@nuumak.com
Sito Nuumak: http://www.myspace.com/nuumak

Sito Alkemist Fanatix: http://www.alkemist-fanatix.com/