MURDEREI
The Globe
Etichetta: autoprodotto
Anno: 2008
Durata: 18 min
Genere: metalcore
I veronesi Murderei con questo secondo demo, " The Globe", cercano di
farsi strada nel tanto navigato mare del cosiddetto metalcore.
Già con il primo pezzo in scaletta "Soul To Plot" le intenzioni si
fanno assolutamente chiare e palesi; metalcore dai tratti abbastanza
tradizionali, riconducibile per sonorità e stile a gruppi quali
Converge, Alexisonfire, The Chariot o ultimi Norma Jean. Non mancano
passaggi e fraseggi dal respiro più melodico, atti ad interrompere la
furia e l'aggressione dirompenti e continui, fondati su chitarre
potenti, corpose e pesanti, su di un muro di suono notevole ed un
ottimo groove. Non convince del tutto il suono della batteria, a tratti
troppo nitida, ovattata e di conseguenza non troppo incisiva.
"Male Respiro" è pervaso da una furia e da un attacco prevalentemente
hardcore; nessun compromesso, niente pietà, chitarre distorte e pese,
doppia cassa costante e basso martellante ed incisivo per un risultato
finale assolutamente apprezzabile e godibile. Da sottolineare
l'utilizzo della lingua italiana nelle vocals, da sempre ben
accostabile a tali sonorità.
In "Human" è ancora una volta il suono della batteria a non convincere
a pieno, in un brano decisamente confuso e poco delineato; chitarre a
duemila, urla a squarciagola ed un buon tiro, che però, alla fine, non
rendono il brano tra i più appetibili, mancando di una precisa
fisionomia e di un giro, un riff od un cantato ben riconoscibile od
originale. Ancora buona, invece, l'idea di alternare la lingua inglese
all'italiano, dimostrando ancora una volta, come tale convivenza,
soprattutto nel metalcore, sia possibile e funzionale.
Tocca alla title-track chiudere il demo in questione; le
musicalità proposte non si discostano di molto da tutto quello sinora
esposto, avvicinandosi nell'occasione ad atmosfere e passaggi tipici
dei Mastodon di "Remission", capaci, quindi, di accomunare e rendere
fruibili sonorità pesanti, corpose e ruvide, tinte di quella leggera
psichedelia di fondo che va ad innalzare la carica melodica del tutto.
Questo "The Globe" è un chiaro e fulgido esempio di come, pur non
mancando le idee ed una effettiva ricerca personale, la musica
proposta, alla fine, non riesca a rifulgere di luce propria, ricordando
invece gruppi ben più famosi e dalla chiara e ben riconoscibile
impronta sonora. Uno dei limiti del cosiddetto metalcore odierno è
anche questo; una ridotta capacità d'innovazione ed una massiccia,
invece, dose di autoreferenza e compiacimento.
(Pasa - Gennaio 2010)
Voto: 6.5
Contatti:
Mail: murderei@yahoo.it
Sito internet: http://www.myspace.com/murderei