MMD
Promo 09
Etichetta: autoprodotto
Anno: 2009
Durata: 14 min
Genere: black/death metal sinfonico e melodico
Dalla Finlandia, ecco gli MMD (Mad Men's Diaries). Si tratta del nuovo
gruppo di Pasi "Kole" Kolehmainen, in arte Abyss, dopo la sua uscita
dai Chaosweaver. Non accontentandosi di suonare il basso nei riformati
Beherit, nella primavera del 2008, assieme al bassista Ardath, ha
deciso di dar vita ad un nuova realtà musicale, gli MMD appunto. Il
primo ad essersi aggiunto al progetto è stato il cantante Mojo, che ha
a sua volta presentato agli altri musicisti il suo amico batterista
Ripper. A completare la formazione, è stato reclutato il chitarrista
Mr. Saw, che però ha svolto soltanto un'attività da session man. La
seconda chitarra definitiva è stata trovata in Lily Orlok. L'ultimo
innesto è risultato il tastierista, con un passato nei Thyestean Feast
e negli Ad Lunam: Vulvus.
Con la formazione definitiva, il gruppo è entrato nell'aprile del
2009 nel D-Studio di Klaukkala, ed il risultato di queste sessioni di
registrazione è un promo di tre tracce, del quale sto scrivendo in
questa recensione.
La copertina è molto semplice: su uno sfondo marroncino, compare
in primo piano il logo degli MMD. Così, a occhio, il tutto sembra
piuttosto povero e scarno. Tutto il contrario del loro sito di MySpace,
ben realizzato e con un occhio di riguardo per la grafica, soprattutto
nella sezione delle fotografie. Gli MMD si sono già dati un'immagine,
aggressiva ma senza trucchi facciali o altre cose.
Passiamo quindi al commento di questo breve promo.
"This Is My Sabbath": quale miglior titolo per presentarsi! La
canzone mette in evidenza un songwriting agile e ruffiano il giusto,
potente e di facile presa. L'arrangiamento è in linea con gli standard
del black metal sinfonico melodico e moderno: chitarre taglienti che
svolgono un gran lavoro ritmico, una sezione ritmica precisissima e dei
sintetizzatori onnipresenti, teatrali e decadenti. Le linee vocali sono
realizzate col classico digrigno black, doppiato ogni tanto da un buon
gutturale. Il punto di riferimento degli artisti è il black metal
sinfonico della fine degli anni 90, cioè da quando il genere ha toccato
lo zenith fino al suo declino. Quindi, un black metal fortemente
influenzato dal death metal, e non privo di spunti gotici (non troppi,
nel caso di "This Is My Sabbath"). I punti di riferimento artistici
sono troppo ovvi e noti per nominarli. La produzione, per quanto non
perfetta, è sempre di alto livello: ma tutti conosciamo la bontà degli
studi finlandesi, e la professionalità degli artisti di quel paese.
Più strisciante ed infingarda ,"House Of The Veiled Serpent"
avanza con un'andatura subdola e marcia, per poi variare in sezioni con
più mordente. Buono il groove che si viene a creare, grazie al muro
sonoro delle due chitarre, ed alla batteria formidabile di Ripper.
Ovviamente, spesso una delle due chitarre abbandona i compiti di
accompagnamento, per colorire l'arrangiamento di note precise e
piazzate sempre al punto giusto. In "House Of The Veiled Serpent",
l'elemento death metal è molto evidente, e sembra quasi scalzare quello
black. Anche le tastiere svolgono un ruolo marginale. In effetti,
"House Of The Veiled Serpent" e "This Is My Sabbath" ci mostrano due
facce molto diverse della stessa creatura, sebbene siano accomunate dal
tipo di sonorità. In questa occasione, mi hanno ricordato molto i
polacchi Devilish Impressions.
"Shapes" è una composizione lenta ed oscura, che in un certo senso
riunisce parte delle caratteristiche evidenziate nei due brani
precedenti. Infatti, i riff death metal ed il gutturale vengono a
contatto con una tastiera maestosa, e con una melodia ben definita ed
immediata. Comunque sia, sì ci siamo: "Shapes" esprime una severità non
comune, grazie anche al contegno della sezione ritmica e della
semplicità delle scelte compositive del gruppo, che non vuole esibirsi,
a quanto pare. Comunque sia, i richiami alla fine degli anni '90 si
sprecano, donando al tutto un aspetto vagamente nostalgico.
In conclusione, questo "Promo 09" ci presenta un gruppo capace,
conscio dei propri mezzi e ruffiano quel tanto per potersi ritagliare
una buona fetta di pubblico. Scritto questo, gli MMD sembrano un gruppo
black/death sinfonico come tanti. E' una band professionale, e le
tracce sono realizzate in maniera impeccabile. Ma tutto questo non
basta. Sebbene riescano ad essere evocativi, gli MMD non portano nulla
di nuovo alla scena. E comunque non sono affatto personali. La loro
musica riflette tutta la tradizione del genere, ma nelle tre canzoni
non sono riuscito ad avvertire un qualcosa che mi facesse esclamare:
"Ecco, questo è un passaggio alla MMD!". Insomma, non posso negare la
loro capacità artistica ed espressiva, e tanto meno la loro tecnica.
Semplicemente però, mi sarei aspettato di più, vista la concorrenza,
visto il paese di provenienza, vista l'esperienza di Abyss e di alcuni
suoi compagni. Non so, dò un voto buono perchè comunque si tratta di un
promo professionale ed è suonato da musicisti bravi. Però, in vista di
un album (tra l'altro, la band ora è in studio di registrazione),
occorre fare di più. Molto di più.
(Hellvis - Ottobre 2009)
Voto: 7
Contatti:
Mail: mmdofficial@gmail.com
Sito internet: http://www.myspace.com/mmdofficial