IN THIS PAIN
Promo CD

Etichetta: autoprodotto / Extreme Agency
Anno: 2010
Durata: 13 min
Genere: gothic metal


Il progetto In This Pain nasce nel marzo 2008* dall'unione di Keys (voce), Lukk (basso) e Alekk (chitarra), a cui si aggiunge prima il batterista Vik e adesso Matteo Gigli, reclutato meno di due mesi fa. In realtà in fomazione era presente anche un tastierista che però ha abbandonato e non è stato rimpiazzato, lasciando semplicemente che i vari membri del gruppo gestissero gli eventuali 'effetti sonori' a seconda delle necessità.
Proseguiamo, però, nel conoscere gli In This Pain e la loro musica e iniziamo ad inquadrare un po' la loro proposta: sia nella biografia che nel MySpace, il gruppo rivendica con orgoglio la sua originalità, affermando come sia difficile riuscire ad accomunarli ad uno stile, tanto da dover coniare un nuovo genere, da loro chiamato 'melodic suffering metal'. Purtroppo di questi tempi la ricerca dell'originalità è diventata un'impresa eroica quanto la ricerca del Graal e nella maggior parte dei casi è più facile a dirsi che a farsi, creando effettivamente qualcosa di innovativo, che non sia semplicemente un mix di generi ben conosciuti.
Per esempio, se prendiamo i tre brani di questo "Bloody Tears" non mi sembra che ci siano tantissimi elementi che possano rappresentare una rottura nel panorama che conosciamo: semplicemente la band prende una solida base gothic dal piglio melodico, diciamo in stile Sentenced, vi appone una tipica voce femminile e di tanto in tanto vi aggiunge qualche altro cenno dato dalle varie influenze del gruppo che vanno dall'heavy più classico al black melodico.
Il risultato non è nulla di negativo in assoluto, ma quello che si ascolta non sembra essere il preludio di qualcosa che possa lasciare il segno: abbiamo tre composizioni oneste, ancora parecchio acerbe e scolastiche, registrate anche piuttosto bene per essere un demo, ma che difficilmente potranno infondere nuova linfa ad un genere che ormai sta boccheggiando da anni per la mancanza di aria fresca.
Così abbiamo "Alone In The Dark" che si presenta con un riff discreto, abbastanza aggressivo, su cui si poggia la voce di Keys, che però sembra riuscire a trovare la sua dimensione solo nel ritornello. Con questo non voglio dire che canti male, semplicemente mi sembra che la sua performance, giustamente sinuosa, non si sposi al meglio con l'ordito tessuto dagli altri strumenti. Si continua con "Requiem" (ecco, anche chiamare un brano "Requiem" non è che sia un punto a favore dell'originalità), che funziona meglio nel suo essere melodica e catchy pur con quel velo di malinconia che pervade tutta l'opera. Qui le chitarre spingono meno sull'aggressività e confezionano un brano gothic acessibile e immediatamente fruibile da tutti.
Si chiude con "Everything Ends (After Death)", il pezzo migliore a mio avviso, che mostra un maggiore dinamismo anche grazie al buon lavoro nel ritornello dove la sezione spinge un po' sulla velocità e lascia spazio a Keys per dare spazio alle sue qualità vocali.
Insomma, il bilancio finale non è negativo, anche se solo tre pezzi sono pochi per poter dare un giudizio: questo CD promozionale, infatti, non è che un assaggio di quello che è a conti fatti il primo full length della band, intitolato "Bloody Tears". Non so, quindi, se le versioni da me ascoltate siano quelle definitive, mixate e masterizzate, né se il resto dell'album, con uno spettro più ampio di canzoni, potrebbe modificare il mio giudizio complessivo. Per ora, quindi, mi limito ad un sei rimandando all'ascolto dell'album un ulteriore commento su queste pagine.

* In realtà nella biografia allegata al demo trovo segnato marzo 2008, ma nel MySpace c'è invece novembre 2007.
(Danny Boodman - Agosto 2010)

Voto: 6


Contatti:
Sito In This Pain: http://www.myspace.com/inthispain

Sito Extreme Agency: http://www.extremeagency.org/