INANE
Chronicles Of The Poligonal Dusk
(Promo)
Etichetta: autoprodotto
Anno: 2009
Durata: 7 min
Genere: crossover estremo, con preponderanza di elementi death metal
Ho avuto la fortuna di seguire gli Inane sin dai loro esordi. Questo mi
ha permesso di adorarne la follia anarchica in un MCD come "Void That
Bend" (2005), e di conoscerne gli sviluppi artistici grazie al promo
"Inane's Cube" del 2007.
"Chronicles Of Poligonal Dusk", il nuovo promo del gruppo, segna il
ritorno di questa band sulle scene. Questo due tracce è stato
registrato, come di consueto, al 16th Cellar Studio di Roma, sotto la
supervisione di Stefano Morabito.
La copertina, molto affascinante, mostra una figura femminile che
guarda verso l'alto. I colori sono caldi, e rendono l'artwork davvero
piacevole. Pur non esistendo un vero e proprio libretto, gli Inane
hanno realizzato una confezione davvero professionale per questo loro
promo, dotandola di una grande definizione. Lo stesso foglietto
promozionale, come al solito allegato al CD, è a colori, ben fatto e
stampato su carta di qualità. Evidentemente gli Inane hanno deciso di
presentarsi al meglio alla critica, e tale scelta non può essere
biasimata. All'atto di una promozione, ogni piccolo dettaglio fa la sua
parte. Sempre.
Prima di recensire le due composizioni che compongono "Chronicles
Of The Poligonal Dusk", mi sento in dovere di approfondire una
questione. Questo, in caso che i lettori non avessero letto le mie
recensioni relative ai vecchi lavori della band.
"Void That Bend", il MCD d'esordio del gruppo, mi aveva
decisamente attratto per il suo stile imprevedibile, un crossover
frenetico, dagli spunti cibernetici, debitore in parte dei Korn, in
parte dei Fear Factory, ma anche Meshuggah, The Dillinger Escape Plans,
Virus. Alle tante similitudini rilevabili, gli Inane avevano
contrapposto un songwriting vivace, irrefrenabile, fresco, capace di
spiazzare in ogni momento.
Nel 2007, il gruppo è tornato col promo "Inane's Cube", un lavoro
profondamente diverso dal precedente. L'elemento death metal è
diventato preponderante, nonostante la musica mutevole e sempre in
evoluzione del gruppo. Lo stile si è fatto più personale, scongiurando
facili paragoni. Al tempo stesso, gli Inane hanno imbrigliato la loro
follia creativa, dando vita a canzoni più lineari e severe, ed in
qualche modo maggiormente prevedibili.
"Chronicles Of The Poligonal Dusk" dovrebbe dunque indicare la
direzione musicale presa dagli Inane. In effetti, "Inane's Cube" è
stato anche il primo lavoro della nuova formazione degli Inane.
Infatti, è in quel promo che è apparso per la prima volta Massi alla
chitarra, con il passaggio di Simo alla voce.
Questo due tracce è quindi il risultato di due anni di attività,
nel quale il trio ha cementato il suo affiatamento, ed ha quindi
guadagnato in esperienza. E visto che sto per recensire le due canzoni,
tanto vale segnalare la formazione degli Inane: Massi alla chitarra,
Ycio alla batteria e Simo al basso ed alla voce.
Si parte con "Der Alte". E subito salta all'orecchio la qualità
della registrazione, molto migliorata rispetto a "Inane's Cube",
nonostante gli studi siano gli stessi. Gli Inane partono con grande
violenza, con riff secchi alternati a pause altrettando violente.
Quando la canzone entra nel suo vivo, si notano i vocalizzi estremi e
marci di Simo, sempre pronti a passare a timbriche pulite e puntuali.
La melodia è presente, sì, ma fa capolino solo a momenti, immersa com'è
in uno stile mutevole, intenso ed in costante mutamento. Gli Inane si
producono in un crossover estremo, che ha accentuato ancora di più il
proprio lato death. Tecnicamente, siamo sempre a livelli altissimi,
sebbene tale tecnica non venga esibita più di tanto, ma sia sempre
funzionale al brano. Il basso di Simo è molto vivace, e la batteria di
Ycio è davvero folle. Il lavoro di Massi è rigoroso, attento. La
precisione della band è impressionante, e l'arrangiamento mette in
mostra una cura certosina, a metà strada tra le strutture complesse del
death ed il riffing essenziale di alcuni generi più moderni. "Der Alte"
mostra già dei passi avanti decisi, rispetto alla musica proposta sul
promo precedente.
"Energy Cluster" è un brano isterico, intenso e ricco di
dissonanze. Nonostante l'alto tasso tecnico, la canzone mantiene un
dinamismo davvero notevole, rendendo il brano fruibile anche a tutti
coloro che, in genere, non digeriscono una musica troppo cerebrale.
Grazie comunque ad una esecuzione sentita, "Energy Cluster" ha un
appeal estremo di tutto rispetto. L'ascoltatore è schiacciato al muro
da una canzone così nervosa e schizofrenica, che offre ben pochi
appigli. Le bizzarrie compositive, le ritmiche irregolari e
misantropiche, rendono il tutto davvero mirabile, e sanciscono un
ritorno degli Inane ai fasti del passato.
"Chronicles Of The Poligonal Dusk" è un promo pressochè perfetto.
Il gruppo ha preferito realizzare due canzoni, ma perfette in ogni
dettaglio, piuttosto che registrare più materiale ma di minor qualità.
Una scelta saggia, perchè il promo in questione rende veramente
giustizia ad un gruppo creativo, mai banale, e pronto ormai per la
realizzazione di un secondo album. Occorre soltanto trovare qualche
etichetta che creda in loro. Con queste due canzoni, gli Inane hanno
dimostrato di aver superato gli imbarazzi e le titubanze di due anni
fa, liberando nuovamente la lorocreatività, senza però richiamarsi
troppo ad altri gruppi. Gli Inane stanno cercando di percorrere una
loro strada personale, e questo è un tentativo che va premiato. Grandi
Inane, sono davvero contento di ritrovarvi così in forma!
(Hellvis - Luglio 2009)
Voto: 8
Contatti:
Mail: info@inane.it
Sito internet: http://www.inane.it/