IL GRANDE SCISMA D'ORIENTE
Synesthesia

Etichetta: autoprodotto
Anno: 2010
Durata: 53 min
Genere: progressive death metal


Il Grande Scisma D'Oriente. Dico la verità, la prima cosa che mi ha colpito di questo gruppo è la scelta del nome, che mi sembra davvero ottima: in italiano, cosa non comune, affascinante, adatto a quella che poi è la loro proposta musicale. Anche la copertina di questo demo è molto curata, così apocalittica nei suoi toni rossi e maestosa con queste mani che si stagliano verso il cielo. Insomma, un bel biglietto da visita per questa band romana composta da Emanuele Capparelli (voce), Gabriele Gaudino (chitarra), Giacomo Coppini (chitarra), Matteo Capozucca (basso) e Massimiliano Santori (batteria).
Giustamente, però, non possiamo fermarci alla prima impressione e quindi iniziamo subito a parlare di questo primo demo della band, "Synesthesia", e delle cinque composizioni che troverete al suo interno. Iniziamo subito togliendoci un sassolino dalla scarpa, così non ci pensiamo più: la band si rifà quasi interamente all'operato degli Opeth per la musica e questo ovviamente non depone a favore dell'originalità dell'opera. D'altro canto sarebbe sbagliato penalizzare eccessivamente la band per questo motivo, soprattutto alla luce dell'ottima qualità compositiva ed esecutiva di quello che possiamo sentire. La band suona con una compattezza invidiabile e riesce a sintetizzare in composizioni non lunghissime molte sfaccettature; tutte le canzoni sono equilibrate e mostrano una struttura dinamica e mai traballante, figlia sicuramente di abilità notevoli, trattandosi di un'opera prima di una band emergente.
Si parte quindi con leggerezza grazie a "Synesthesia I", una delicata introduzione di chitarra che fa da preludio a "Synesthesia II", il brano più lungo del demo. Con i suoi otto minuti di durata la band fa bella mostra di tutte le qualità finora citate ma anche della sudditanza nei confronti degli Opeth. Non è difficile sentire molti richiami ad un'opera come "Blackwater Park", sia nelle sfuriate death, sia nelle eleganti parti più malinconiche con tanto di voce pulita molto simile a quella di Mikael Åkerfeldt. Continuiamo con "Hypnagogia I" e qui il discorso si ripete, dato che ancora una volta si tratta di una affascinante e ipnotica introduzione alla parte due, più strutturata e completa. Questo brano è composto molto bene proprio come la title track e mostra un atteggiamento più aggressivo, non tanto nei suoni o nei tempi, quanto per una atmosfera meno romantica e più battagliera, fermo restando che anche qui non mancano i passaggi eleganti e armoniosi che rendono così affascinante quel contrasto tra luci ed ombre degli Opeth o dei Novembre, senz'altro un'altra delle influenze della band. Il CD si chiude quindi con "Orinonauta", il brano che mi ha colpito meno, forse a causa di una minore freschezza compositiva rispetto alla buona media mantenuta finora, ma comunque un episodio dignitoso.
Quindi come possiamo valutare questo demo d'esordio de Il Grande Scisma D'Oriente? Se avete già sbirciato in fondo alla recensione avrete visto un voto decisamente positivo e, diciamocelo, questi ragazzi se lo meritano, facendo però un paio di considerazioni: la prima è che essendo un primo demo credo che sia d'obbligo un po' di elasticità rispetto ad uno stile ancora acerbo e figlio del lavoro di altri. È normale e tantissime grandi band hanno iniziato la loro storia in questo modo. Detto questo, però, credo che adesso sia arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e andare oltre, dato che ci sono già tutte le premesse per poterlo fare, con la consapevolezza che di fronte ad un ipotetico primo album con una etichetta vera e propria, questa sudditanza dovrà essere molto meno visibile. Per ora comunque molto bene.
(Danny Boodman - Maggio 2010)

Voto: 7.5


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