GRIMWALD
The Legend Of The Raven

Etichetta: autoprodotto
Anno: 2009
Durata: 17 min
Genere: black metal


I Grimwald si sono formati in provincia di Torino nel 2007. "The Legend Of The Raven" è il loro primo lavoro, costituito da tre canzoni per un totale di diciassette minuti circa di musica.
La copertina di questo demo è tanto evocativa quanto scontata: ritrae un boschetto immerso nella nebbia. Le medesime immagini naturali fanno da sfondo alle due pagine del libretto, contenenti tutti i testi. Sono presenti anche i ringraziamenti, le note relative alla registrazione e la formazione del gruppo: Sariel (voce e chitarra, già nei Suspirium), Røkrr (basso), Helvoth (chitarra e tastiere) e Månegarm (batteria).
"Suicide Is Not A Crime", la canzone d'apertura, è dedicata a Jon Nödtveidt dei Dissection, che com'è noto si è ucciso nel 2006, sorprendendo tutti i fan del gruppo svedese, pur sublimando all'estremo le tendenze autodistruttive del personaggio. Le parole del testo elogiano sia l'atto che la conseguenza del suicidio, rivelando il carattere oscuro e provocatorio dei Grimwald. Le prime battute sono contraddistinte dalla melodia desolata di un pianoforte, su un sottofondo dark ambient cupo e misterioso. La band al gran completo interviene improvvisamente, con una serie di successioni armoniche tipicamente black, che sostengono i vocalizzi aspri di Sariel. La resa sonora è funzionale, anche se non eccezionale: da un lato quindi, i Grimwald non vengono valorizzati al massimo; al tempo stesso, i suoni così zanzarosi e sporchi riescono a toccare le corde dei più nostalgici, o comunque degli appassionati del black metal ortodosso. Ragion per cui, la valutazione del lavoro dello studio PKNoise è totalmente soggettiva ai gusti degli ascoltatori.
Dopo una prima sfuriata black, la composizione si fa più morbida e delicata, con gli arpeggi della chitarra ben accompagnati da un basso e da una batteria molto attenti e contenuti: si tratta della coda, che chiude "Suicide Is Not A Crime" nel modo più delicato ed introverso.
Il richiamo di un corvo spiana la strada alla title-track, caratterizzata da un riffing semplicissimo e carica di tensione. La ritmica non è molto veloce, ma è spedita. L'esecuzione dei musicisti è funzionale, ma nulla di più. I Grimwald si dimostrano molto attenti al lato melodico delle loro composizioni, al punto che i momenti nei quali la melodia è più accentuata vengono, sovente, arricchiti dall'utilizzo della tastiera. A conti fatti, comunque, "The Legend Of The Raven" è una canzone solida, dall'avanzare deciso e non priva di spunti interessanti, come ad esempio la breve sezione finale. Lo stile del gruppo è comunque molto tradizionalista.
Il suono gelido dei Grimwald si fa ancora più minaccioso in "Ius Primae Noctis". Si tratta di una canzone un po' diversa dalle precedenti. Sebbene stilisticamente si rimanga sui territori del black ortodosso, la varietà del riffing e delle melodie è sicuramente più accentuata che nei brani precedenti. Proprio per questo, "Ius Primae Noctis" riesce a stuzziccare maggiormente il gusto degli ascoltatori più smaliziati. Alcuni passaggi melodici sono davvero sorprendenti ed ispirati. Il bassista suona con una buona personalità, mentre il cantante riesce a donare espressività al testo, tutto dedicato al diritto dei re di deflorare tutte le pulzelle appena sposate.
"The Legend Of The Raven" è un buon veicolo di presentazione e di promozione. Il quartetto lo ha realizzato con una certa cura, sia dal punto di vista musicale che da quello grafico. Di conseguenza, il materiale contenuto nel CD è sufficiente per sapere chi siano questi Grimwald e quale sia la loro proposta musicale. Il gruppo mette in mostra una certa attitudine e di avere tutti i mezzi per tentare la sorte in una scena affollata come quella black. Occorre però che, a poco a poco, il quartetto personalizzi di più la propria proposta musicale, facendo attenzione a non utilizzare delle successioni armoniche o dei riff eccessivamente scontati. La concorrenza è forte, ed è difficile emergere. E' importante migliorarsi costantemente, creando un qualcosa che sia veramente prezioso e degno di restare nel tempo. Per far questo, è necessario seguire la propria ispirazione, ma raffinando il prodotto dello slancio creativo con un lavoro ragionato e saggio, che scremi il superfluo e lasci solo ciò che è perfetto e veramente valido.
(Hellvis - Maggio 2009)

Voto: 7


Contatti:
Sito internet: http://www.myspace.com/grimwald