GRIMWALD
The Berserker

Etichetta: autoprodotto
Anno: 2009
Durata: 27 min
Genere: black metal con elementi ambient ed atmosferici


"The Berserker" è il nuovo demo, il secondo in assoluto, dei torinesi Grimwald. Esso segue di un anno il precedente "The Legend Of The Raven", recensito dalla nostra webzine nel maggio del 2009 (tale recensione è presente nel nostro archivio dei demo). Dando un'occhiata al libretto di "The Berserker", è facile notare come alcune cose siano cambiate in seno alla band. Infatti, il batterista Månegarm ed il bassista Røkkr non fanno più parte dei Grimwald, e la formazione ufficiale include i soli Helvoth (chitarra, tastiera) e Sariel (voce, chitarre). Røkkr ha partecipato comunque come bassista ospite, mentre la batteria è stata registrata dal session Gabor. Attualmente, il gruppo è alla ricerca di un batterista, dato che il ruolo di bassista è stato assunto da Nodus Karma, proveniente dai Daemusinem.
La copertina di "The Berserker" è in rigoroso bianco e nero, e raffigura un bosco. Il libretto, di due facciate, contiene tutti i testi. Non ci sono indicazioni relative allo studio di registrazione, nel quale il demo è stato inciso.
E' proprio la title-track ad aprire le danze. Sin dalle prime battute, il brano si dimostra teso e deciso, velato di una leggera malinconia. Il digrigno di Sariel è particolarmente virile e rabbioso, e lega alla perfezione con l'arrangiamento potente ma atmosferico. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, non abbiamo a che fare con un'esplosione di furia cieca, che ben si adatterebbe alla figura del guerriero nordico. I Grimwald hanno realizzato piuttosto una canzone eroica, ma anche disperata a causa della melodia in minore, triste ed oscura al tempo stesso. Semplice e diretta, sposta le coordinate musicali dei Grimwald in territori affini al pagan o al war metal. Da segnalare le sezioni di tastiera, che da sempre svolgono un ruolo fondamentale nella poetica musicale dei Grimwald.
Un arpeggio deciso di chitarra introduce "Grimwald", in realtà un assalto all'arma bianca, cattivo e totalmente negativo. Alla violenza delle chitarre si contrappongono le lunghe note della tastiera, che danno vita ad una tensione difficilmente sopportabile. E quando la ritmica si fa più moderata, la tensione non accenna a calare. Anzi, si fa ancora più intensa. Curioso l'utilizzo del tedesco, per il testo. Anche in questo caso, ad alcune sezione cariche di astio se ne contrappongono altre più morbide, nelle quali il gruppo fa del suo meglio per risultare evocativo. Addirittura, per buona parte della sua durata, "Grimwald" ripropone le atmosfere malinconiche tanto care ai nostri, salvo poi riprendersi verso la fine, grazie ad un'aggiunta di eroismo, che sfocia in una coda ambient.
"Frostwald" è uno strumentale che unisce effetti sonori ad una mesta melodia di chitarra. Questa traccia divide in due il demo, e ribadisce come i Grimwald amino inserire sezioni atmosferiche non solo all'interno dei vari brani, ma anche isolatamente, come strumentali appunto. Addirittura, direi che è caratteristico dei Grimwald unire elementi ambient al black metal più tradizionale.
"There I Betook Myself" è un'altra composizione intensa, che non cambia molto le coordinate musicali dei Grimwald. Anche in questo caso, quindi, troviamo sezioni black cupe e tese, e passaggi dalla forte carica emotiva. In genere, è in queste seconde occasioni che la tastiera sale sugli scudi, per poi essere risucchiata dal lavoro deciso degli altri strumenti. "There I Betook Myself", grazie anche al suono di un violino, accoglie in sè anche elementi vicini al gothic di inizio anni '90, o al black più melodico e deprimente. Insomma, i Grimwald non sembrano avere steccati particolari, per quanto riguarda le loro fonti di ispiazione. "There I Betook Myself" è la canzone più triste e desolata che i Grimwald abbiano mai scritto. Buona prova.
Con "I, The Void" ritornano i Grimwald più cattivi e decisi, ed anche l'arrangiamento presenta idee di buona fattura, con un'attenzione particolare all'arrangiamento ed al lavoro strumentale. La cura esecutiva dei musicisti, unita ad una qualità di registrazione più che dignitosa, fa sì che "I, The Void", concluda nel modo migliore un demo di buon livello.
Eh sì, "The Berserker" segna un deciso passo avanti per i Grimwald. Per più di una ragione. In primo luogo, la qualità di registrazione e gli arrangiamenti dimostrano una professionalità più accentuata. Ma, e questa è la cosa più importante, il gruppo torinese sembra aver trovato la propria direzione stilistica. In nuce, era presente già nel demo precedente. Ma in "The Berserker", il loro unire con naturalezza il black con svariati spunti ambient, ha raggiunto una coerenza notevole. Ragion per cui, credo che il gruppo sia pronto per esordire con un album ufficiale. Questo perchè ha, a mio avviso, imboccato la strada giusta. Certo, molto può essere migliorato, in particolare relativamente all'originalità della musica ed alla personalità di molte idee. Però i Grimwald dimostrano di avere una loro personalità, è questa è una base fondamentale sulla quale edificare la propria carriera. Ragion per cui, forza ragazzi, proseguite con fiducia nel vostro percorso musicale.
(Hellvis - Giugno 2010)

Voto: 7.5


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Sito internet: http://www.myspace.com/grimwaldband