FURIOUS
Harder
Etichetta: autoprodotto
Anno: 2010
Durata: 23 min
Genere: heavy metal
"L'umiltà è la virtù dei forti"; un detto che varrà per i secoli a
venire, ed alle volte può essere riferito ad alcune giovani leve del
nostro panorama musicale, che fanno di questa condizione, di questo
stato d'animo, il proprio punto di riferimento, aumentando prima di
tutto il proprio bagaglio di esperienza senza pretendere di essere la
novità, un pezzo da novanta fin dalla prima ora. Quanti non esaltano il
proprio lavoro nelle biografie, quanti sottolineano il suo essere
acerbo ed ancora da affinare? Ben pochi, e purtroppo è capitato in più
occasioni che mediocri musicisti, se non scarsi, si facessero portavoce
di sensazionali ventate di fresco nella nostra scena underground,
immancabilmente finite nel dimenticatoio nel giro di un breve lasso di
tempo.
Questa premessa per ringraziare i Furious, questo giovane
quartetto dalla provincia di Lucca capace di evidenziare come il
prodotto che presentano, "registrato nella maniera più ruvida ed
eccitata possibile" sia "crudo e ancora da affinare sotto alcuni punti
di vista". Ringraziarli per il bel biglietto da visita, perché consci
delle limitazioni legate ad esso non hanno tentato di "vendere il
prodotto" con parole esaltanti, ma hanno preferito la via dell'onestà
intellettuale.
I Furious nascono nel 2006, e se si considera che due dei
componenti sono classe '92 (il vocalist Gabriele Tovani ed il
chitarrista Federico Bertagna, autori in toto di musiche e testi), con
semplici calcoli si potrà notare che a soli 14 anni già impegnavano la
propria passione nel proprio progetto musicale. Pur essendo giovani,
vantano già una buona dose di live, che li ha sicuramente formati ed ha
permesso di farsi conoscere nei limitati confini regionali.
"Harder" è una demo con poche pretese, a partire dalla qualità
sonora, che lascia molto a desiderare, ma rispecchia il genere musicale
proposto; peccato sussistano grosse differenze fra gli stessi brani, in
termini di settaggi, perdonabili per essere la prima esperienza in
studio (e ho i miei dubbi che di studio si possa parlare) e tenendo
sempre ben presente la giovane età dei componenti, senza per forza di
cose addurla inequivocabilmente come scusa per assolvere l'operato dei
nostri.
Un heavy metal essenziale quello dei Furious, che pesca a piene
mani dalla discografia dei metal gods, i Judas Priest, dagli
inossidabili Motorhead, con un flavour che ricorda molto la scena
NWOBHM di inizio '80; sovvengono nomi come Grim Reaper, Blitzkrieg,
Diamond Head e perché no, gli immancabili Iron Maiden! Sono 5 i brani
contenuti nella prima fatica discografica del quartetto, per un totale
di 23 minuti di musica inedita; le composizioni mantengono un filo
logico costante, e non si notano sostanziali differenze fra di esse. Le
influenze sono quelle precedentemente citate, e la lezione è applicata
senza sbilanciarsi verso la ricerca di un discorso più personale, in un
impeto che piace definire quasi "primitivo".
La sezione ritmica composta da Giacomo Sonnoli (basso) e Marco
Cagnoni (batteria) svolge il proprio compito senza esaltare, ma mostra
una tecnica che ha certamente ampi margini di miglioramento; la
chitarra di Federico è sporca e ruvida, e si nota la necessità di una
maggiore pulizia in fase di esecuzione, in particolare sulle partiture
soliste. La nota più dolente risulta il cantato di Gabriele, che nel
tentativo di raggiungere più di quanto la sua estensione (e la sua
preparazione tecnica) gli consentono, si perde e non riesce a
concretizzare la prova vocale, mostrando tutti i limiti del proprio
approccio; serve la consapevolezza di quest'ultimi, uno studio più
approfondito, ed una buona dose di autocritica.
Non me ne vogliano i componenti della band per la valutazione
assegnata ad "Harder", ma in tutta onestà è giusto che una critica che
vuol essere costruttiva sia supportata da un voto che ne rispecchi i
contenuti, senza esaltazioni né inutili commenti positivi che non
contribuiscono di certo alla crescita musicale di un combo. La voglia,
la passione, la dedizione sono sempre in primo piano, ma con il passare
del tempo bisogna affiancare a queste doti la consapevolezza che
migliorare significa dedicarsi con costanza e perseveranza allo
strumento, per trovare quel quid che riesce ad elevare le band
meritevoli di lode e del supporto del pubblico.
Mi auguro che l'entusiasmo che anima i Furious non venga mai a
mancare, con questo attendo fiducioso il prossimo passo, nella speranza
di ritrovare i ragazzi con una produzione degna di tale nome, avanti
tutta!
(PaulThrash - Gennaio 2011)
Voto: 5.5
Contatti:
Mail: lord_crue@hotmail.it
Sito internet: http://www.myspace.com/fuckinfurious