FORNACE
The Man Who Wanted Change The World / The Awakening
Etichetta: autoprodotto
Anno: 2004 / 2008
Durata: 39 min
Genere: death/black metal
Tempo fa, in redazione è arrivato un CDr masterizzato accompagnato da
un foglietto promozionale e dalle copertine di due cassette. In questo
modo i piemontesi Fornace si sono messi in contatto con Shapeless Zine,
e l'operazione di presentazione dei loro ultimi due demo si è rivelata
una piacevole esperienza, Perchè, ecco, i Fornace hanno stoffa.
Il gruppo si è formato nel 2000 a Casale Monferrato, e nel corso degli
anni ha pubblicato vari demo. Il primo, "Highest Tower", ha visto la
luce nel 2002 e non è presente nel CDr promozionale. Sono invece
presenti i due lavori successivi, "The Man Who Wanted Change The World"
del 2004 e "The Awakening" del 2008.
Ho deciso di recensire insieme i due demo perchè rappresentano tappe
fondamentali del percorso di maturazione dei Fornace. Ascoltandoli
consecutivamente più volte, si riesce in qualche modo a comprendere la
poetica musicale del gruppo, dando un'occhiata alla sua evoluzione
artistica. Per quanto riguarda il futuro, invece, è tutto da scoprire.
La formazione attuale è infatti cambiata rispetto a quella di "The
Awakening", e quella di "The Man Who Wanted Change The World" è diversa
a sua volta da quella del demo successivo. Eh sì, i Fornace non hanno
certo avuto una vita facile: i cambi di line-up si sono susseguiti con
una costanza che, probabilmente, avrebbe fatto passare la voglia di
suonare a gruppi con meno carattere. Gli unici indizi di continuità con
il passato sono la presenza del bassista Possessed, e in parte quella
del batterista e cantante Gnoll, che però ora non fa più parte del
gruppo. Come il lettore avrà notato, è sempre stato il ruolo di
chitarrista il vero tallone d'Achille dei Fornace.
Passiamo dunque al commento di questi due demo. Abbastanza
prevedibilmente, la confezione in bianco e nero di "The Awakening" è
più professionale rispetto a quella violetto smorto di "The Man Who
Wanted Change The World". Anche la qualità di registrazione è
differente. Ciò che invece non è particolarmente differente, è la
qualità delle canzoni. Canzoni che uniscono la melodia ad
un'aggressività schiettamente death. Un death sulfureo ed oscuro,
lontano da quello dei grandi gruppi floridiani degli anni novanta.
Tutt'altro. Anzi, il fatto che i Fornace abbiano realizzato fino ad ora
soltanto delle cassette, dovrebbe dirla lunga sull'ispirazione retrò
degli artisti. Stando a quanto scritto nel foglietto promozionale che
abbiamo ricevuto in redazione, sin dagli inizi i Fornace si sono
ispirati ai primi Rotting Christ, ai Varathron, ai Denial Of God ed ai
Mystifier. Tra l'altro, che nostalgia leggere i nomi di queste band!
Ricordo ancora il senso di oscurità e di mistero che mi procurava la
loro attitudine anticommerciale ed underground! Lasciando comunque da
parte le nostalgia, devo ammettere che i Fornace interpretano questa
musica con la giusta attitudine. L'influenza dei vecchi Rotting Christ
e dei Varathron è abbastanza evidente soprattutto nel modo in cui
uniscono l'incedere devastante ed ipernegativo del death metal alle
melodie malinconiche e distanti. E' un modo di esprimere l'oscurità che
col tempo sì è un po' perso, oppure si è presentato in altre forme. Non
è certo il death melodico infatti che ci manca oggidì. E' però quel
senso di negatività assoluta, e di sensazioni occulte, che latita ormai
da parecchi anni. A meno che non si cerchi nell'underground e ci si
imbatta in un gruppo come i Fornace. Un gruppo abile e professionale,
dotato di una tecnica sicura e di una buonissima ispirazione.
I due demo sono piacevoli, e comunque ci dimostrano come esistano
ancora dei gruppi capaci di andare a cercare delle formule espressivi
inusuali. Intravedo quindi per i Fornace un grande futuro, anche se ora
sarei curioso di ascoltarli con la formazione nuova, comprensiva di una
cantante al posto del defezionario Gnoll.
(EGr - Aprile 2011)
Voto: 7
Contatti:
Sito internet: http://http;//www.myspace.com/fornace