FIVE HUNDRED MURDERS (5HM)
Demo.0

Etichetta: autoprodotto
Anno: 2010
Durata: 14 min
Genere: thrashcore


I Five Hundred Murders, la cui abbreviazione ufficiale è 5HM, si sono formati a Perugia nel 2008. La formazione attuale vede Stefano Baiocco al microfono, Paolo Lombardi al basso ed alla voce, Marco Passeri alla batteria, Ivan Mirrion e Stefano Rossi Ciucci alle chitarre. Questo "Demo.0" è la prima uscita del quintetto umbro, ed è stato registrato alla Fleshgod Apocalypse Training Room, sotto la supervisione del chitarrista Stefano. Il CDr contiene tre canzoni per un quarto d'ora di musica. Commentiamolo traccia per traccia.
"My Hate For You", dopo un'introduzione a base di campionamenti, parte in maniera furiosa ed assassina. Lo stile del gruppo è serrato e compatto, violentissimo e freddo. Grazie all'efficace dinamismo ritmico, "My Hate For You" prende fin dal primo ascolto: nessuna sua parte risulta superflua, ma tutto contribuisce alla realizzazione di un brano diretto e dall'impatto poderoso. Molto intelligente, a mio avviso, l'utilizzo delle voci: l'alternarsi del gutturale e dei vocalizzi puliti rende varia ed intrigante la ricetta. Le chitarre realizzano dei riff di buona fattura, che tradiscono l'influenza del thrash metal ma anche di altri generi estremi. Groove e cattiveria esecutiva vanno a braccetto, e fanno sì che "My Hate For You" risulti un bellissimo biglietto da visita. Da sottolineare la partecipazione dell'ospite Francesco Ferrini (Atemno, Fleshgod Apocalypse, ex-Human Cluster)
La melodia iniziale di "A Day Without Tomorrow" è vagamente malinconica, che presto si trasforma in una cavalcata trascinante. Anche in questo caso, il thrash metal fa capolino in molte soluzioni stilistiche dei Five Hundred Murders, sebbene sia mescolato ad altre influenze e modernizzato. Come il brano precedente, anche "A Day Without Tomorrow" si distingue per l'impatto immediato, e per le ottime soluzioni di arrangiamento. Il crossover del quintetto è davvero interessante e, sebbene non sia originalissimo, ha comunque la sua ragione di esistere.
"Restless" è una buona canzone, che non tradisce la linea compositiva presentata dalle due tracce precedenti. Tanto groove, sostenuto dalla consueta rabbia. Anche "Restless" dimostra la capacità dei Five Hundred Murders di creare brani capaci di stamparsi in testa fin dal primo ascolto (almeno i ritornelli insomma). Buon lavoro delle chitarre: da sottolineare, tra l'altro, la bontà degli assoli delle sei corde nel corso di questo demo.
Dunque, tre canzoni per dimostrare tutto il proprio valore. Credo che i Five Hundred Murders siano riusciti nell'impresa di stimolare il critico musicale. I musicisti sanno il fatto loro, infatti, ed il prodotto è senza dubbi professionale. Il gruppo merita dunque di essere sostenuto, perchè è valido e ricco di qualità. Pollice alzato dunque. Bravi ragazzi!
(EGr - Gennaio 2011)

Voto: 7.5


Contatti:
Mail: fivehundredmurders@gmail.com
Sito internet: http://www.myspace.com/5hm