FILE OF GHOSTS
The Gates
Etichetta: autoprodotto
Anno: 2009
Durata: 20 min
Genere: industrial black/death metal
File Of Ghosts è il progetto musicale del finlandese Sami, cantante e
polistrumentista. Un progetto del tutto amatoriale. Con molta onestà,
nel presentare questo demo Sami ci spiega che la musica per lui non è
altro che un hobby. Le priorità della sua vita, giustamente, sono la
famiglia ed il lavoro. Ragion per cui, l'artista non è in cerca di
un'affermazione sulla scena internazionale. Semplicemente, egli ama
suonare e comporre, e vuole condividere questa sua passione con altri.
Eccomi dunque a presentare "The Gates", il primo demo targato File
Of Ghosts. La copertina, nera e rossa, ci mostra una strana figura
dagli occhi luminosi, che si intravede tra alcuni rami e tronchi
d'albero. Il CDr è stato registrato e realizzato a casa dello stesso
Sami. L'intero lavoro è stato dedicato a Clive Jones dei Black Widow.
Il CDr è introdotto da una traccia folle ed isterica per organo,
intitolata "Random", che mette subito a disagio l'ascoltatore, e
prepara il terreno per la prima canzone vera e propria: "Lo-Fi Death
Lo-Fi Insanity". Si tratta di un brano estremamente aggressivo,
sostenuto da una batteria artificiale e terremotante. Le chitarre hanno
un suono marcio, ed alternano passaggi decisamente death metal ad altri
più vicini al black. La voce di Sami è un digrigno rauco, spesso
sostenuto da una specie di gutturale rozzo. Le strofe tendono ad essere
più vicine al death che al black; discorso inverso per i ritornelli. La
qualità di registrazione è casereccia, però apprezzabile: per un demo,
è ottima.
Le battute introduttive di "The Gates", possono ricordare le
colonne sonore di quei thriller all'italiana degli anni '70, alla Riz
Ortolani o Bruno Nicolai, salvo poi tornare sui territori dell'estremo.
La melodia, in "The Gates", è più evidente rispetto alla traccia
d'apertura. L'impatto violento è però rimasto immutato. I suoni così
distorti, acidi, taglienti non fanno altro che aumentare il senso di
straniamento e disagio dell'ascoltatore. Stilisticamente, File Of
Ghosts ci propone un industrial death/black metal di buon valore,
sebbene non originalissimo. Sami è però abbastanza intelligente da non
scadere mai nella banalità. Ogni composizione denota una certa
personalità, e questo va ad onore dell'artista. Tra l'altro, le canzoni
sono realizzate con una schiettezza ed una semplicità davvero
apprezzabili. Da segnalare anche qualche vaga strizzatina d'occhio al
thrash.
"The Master Of Sorrow And Pain" è una traccia negativa,
distruttiva e senza compromessi. Sì, le tastiere tentano sempre di
creare una qualsivoglia melodia, ma il muro di chitarre è davvero
imponente. La programmazione ritmica è basilare ed efficace. I cambi di
ritmo sono tanti, e permettono a Sami di esprimere tutta la sua
creatività. E File Of Ghosts si dimostra efficace sia nelle
accelerazioni, che nei rallentamenti più fangosi. Nonostante gli
elementi e le sonorità industrial, la musica di File Of Ghosts è
comunque abbastanza tradizionale. Però risulta davvero avvincente e non
può non risvegliare l'interesse degli ascoltatori più curiosi.
"The Bite", introdotta dal ringhiare di un cane, evidenzia come
non mai le influenze thrash del progetto. Che poi ritornano sui
consueti territori death. Anche in questo caso, Sami non si risparmia
in quanto a violenza. Anzi, la ritmica martellante ed il riffing feroce
portano tutto quasi al limite del grind. E' un gran miscuglio
stilistico questa canzone, ed i rari rallentamenti melodici non fanno
che enfatizzare le accelerazioni brucianti.
Una musica lenta, maestosa, orrorifica apre "All I See Is Death".
Quando interviene la batteria, diventa chiaro che la composizione non
potrà che incattivirsi. Eppure la velocità viene lasciata in disparte,
a favore di una maggiore evocatività. Le chitarre suonano riff
poderosi, mentre la tastiera intesse arazzi musicali complessi ed
eccessivi. L'assolo atonale non fa altro che cambiare le carte in
tavola. Nel suo complesso, File Of Ghosts dà vita ad una musica ostile,
anomala e disturbante. Ma di sicuro valore, nella sua semplicità.
"The Gates" è un bel demo. E credo che debba essere tenuto in
seria considerazione il fatto che Sami non abbia chissà quali pretese.
Perchè troppo spesso mi tocca recensire demo o album di gruppi convinti
di spaccare il mondo, ma che non hanno nemmeno un'unghia della
professionalità di Sami. In più, il finlandese ha un buon gusto nelle
composizioni, pur senza inventare nulla di nuovo. Credo che, per la sua
onestà ed in complesso per la bontà della proposta musicale, File Of
Ghosts debba essere sostenuto. Invito tutti quanti, quindi, a visitare
il sito di questo progetto. E sostenete Sami acquistandone il demo.
(Hellvis - Aprile 2010)
Voto: 7.5
Contatti:
Mail: fileofghosts@myspace.com
Sito internet: http://www.myspace.com/fileofghosts