FILE OF GHOSTS
Grey Metal
Etichetta: autoprodotto
Anno: 2010
Durata: 35 min
Genere: industrial black/death metal
Ed eccoci giunti al terzo lavoro di File Of Ghosts, progetto solista
del finlandese Sami, in arte Fog. Come al solito, si tratta di un altro
lavoro autoprodotto, realizzato a casa dell'artista senza chissà quali
pretese produttive. La copertina, grigia e nera, ci mostra un'immagine
astratta e la confezione del demo è realizzata in semplice cartoncino.
Molti potrebbero accusare Sami di essere poco professionale. Più
volte pero' l'artista ha specificato di non essere intenzionato ad
affrontare una carriera in ambito musicale. La sua intenzione è quella
di suonare quello che gli piace senza condizionamento alcuno. E fino ad
ora il suo lavoro è stato svolto al meglio, visto che i precedenti demo
targati File Of Ghosts sono risultati senza dubbio affascinanti.
Rispondendo alla domanda: "Qual è il colore della vita? Nero? Bianco?" Sami ha optato per questa risposta/ "Quasi grigio...". E questa è la considerazione dalla quale prende spunto "Grey Metal".
Il demo è aperto da "R.I.P.", introdotta da una dolce sezione
strumentale, si apre ben presto in un assalto black metal tanto
violento quanto marcio. Ma come i nostri lettori già ben sanno la
creatività di Sami non si esaurisce mai negli angusti ambiti del black
metal puro. Ecco dunque alcuni rallentamenti cupi, che lasciano spazio
a pause cariche di tensione. E poi non va dimenticato l'elemento
melodico, che conferisce al tutto un ottimo potenziale evocativo. Il
black ortodosso viene ibridato con un industrial death tanto
interessante quanto negativo. La qualità di registrazione è underground
ma contribuisce a rendere il sound di File Of Ghosts incredibilmente
straniante e fastidioso.
"Plug Me Out" è un assalto sanguinario che guarda con passione al
death della prima ora o al thrash più oscuro di inizio anni '90.
Apparentemente, la canzone potrebbe sembrare una manna per i
nostalgici: curiosamente, la traccia vira poi in territori industrial.
Alcuni passaggi pero' potrebbero ricordare i Death dei primi due album.
Con una spruzzatina di DarkThrone e vecchi Satyricon.
"Flame Thrower Horse", con i suoi quasi sette minuti di durata, è
la canzone più lunga del CDr. E' una traccia molto melodica, vicina per
certi versi ai Thorns ma anche a tanti gruppi più underground, tipo i
The Konsortium. Ma fare i paragoni è sempre scomodo con File Of Ghosts.
Sami infatti è una personalità indipendente, e non penso gli piaccia
essere rapportato a qualcun altro. Nonostante il suo titolo, "Flame
Thrower Horse" non è affatto una canzone violenta. O meglio, è violenta
ma la melodia ariosa e l'utilizzo più cospicuo del solito di vocalizzi
puliti la rende meno vorticosa di altre composizioni presenti in questo
lavoro. Peraltro, il songwriting di Sami si dimostra equilibrato ed
interessante come al solito, seppur in questa occasione non spicchi in
quanto a personalità.
Una ritmica più arrembante ed un riffing più cattivo
contraddistinguono "They Know", una vera e propria sfuriata di tre
minuti e mezzo. Il volto più diretto dello stile compositivo di Sami.
Canzone quasi catchy, che presenta anche un rallentamente imprevisto e
stramarcio.
"Praying Mantis" è un brano in linea con quanto ascoltato in
precedenza, che mette in risalto l'intelligenza compositiva
dell'artista. A metà strada tra i Satyricon e la darkwave, e
l'industrial, la composizione comunica sensazioni claustrofobiche dalle
spiccate suggestioni cyberpunk. Molto bella, "Praying Mantis" è anche
una delle canzoni più facilmente accostabili di File Of Ghosts. Un
singolo potenziale. A meno che per molti non risulti troppo ostica
l'accelerazione centrale...
"A Lie" continua sulla falsariga di quanto ascoltato prima,
rivelandosi una canzone a metà strada tra la precedente e l'iniziale
"R.I.P.". Anche in questo caso non ci restano da constatare che gli
arrangiamenti maturi, la naturalezza di una composizione comunque varia
e mutevole ed uno stile intrigante.
Eccoci giunti quindi alla title-track. Si tratta del riassunto di
"Grey Metal" nella sua interezza: si susseguono con efficacia sezioni
violentissime, passaggi delicati e misteriosi, bellissime melodie
cibernetiche, accelerazioni brutali, rallentamenti carichi di astio.
Davvero una canzone affascinante.
Dunque, File Of Ghosts ha realizzato un nuovo lavoro ricco di
spunti interessanti. In esso possono essere ritrovate tutte le
caratteristiche migliori del songwriting di Sami. Al tempo stesso
questo demo, lungo come un full-length, non si rivela superiore ai
lavori che l'hanno preceduto. Infatti, da quando l'artista ha
pubblicato il suo primo lavoro, non ha più smesso di comporre e di
pubblicare. A parer mio, Sami dovrebbe prendersi un po' più di tempo
per esprimere al meglio il proprio talento, lasciando da parte un
pochino l'istinto e selezionando le idee più geniali. Anche cosi
comunque File Of Ghosts propone una musica ricca di fascino. Ragion per
cui, avanti per questa strada.
(EGr - Giugno 2010)
Voto: 7.5
Contatti:
Sito internet: http://www.myspace.com/fileofghosts