EPITAPH OF SEIKOLOS
Comes The Angel Of Death

Etichetta: autoprodotto
Anno: 2009
Durata: 14 min
Genere: black metal


Gli Epitaph Of Seikolos si sono formati in Montana, negli Stati Uniti, nel 2007. In realtà, utilizzando il plurale sono stato impreciso. Infatti, i primi passi di questo progetto musicale sono stati compiuti dal solo Eternal, polistrumentista dotato di una vasta conoscenza musicale, non necessariamente legata al solo metal. Eternal ha conosciuto in seguito Woad, reclutandolo negli Epitaph Of Seikolos dopo aver scoprto in lui i suoi stessi gusti musicali e letterari. Infatti, l'intenzione era quella di creare una band che non fosse interessante solo dal punto di vista musicale, ma anche da quello testuale.
L'ultimo tassello degli Epitaph Of Seikolos è stato trovato nella cantante Verbeia.
Il gruppo ci tiene a fare sapere che, nella sua ideologia, non solo viene riconosciuto quanto la vita sia assurda, ma anche quanto sia assurdo pensare ad un'espressione artistica seria. Questo non significa che la proposta musicale del trio non sia seria, piuttosto - e qui cito testualmente le parole del foglio che accompagna il demo - "essi riconoscono che le loro proposte musicali sono prive di qualunque significato preternaturale". Credo che però, al pubblico di Shapeless, non interessi trovare chissà quale significato metafisico nella musica. Inoltre, da un punto di vista meramente filosofico, non mi trovo assolutamente d'accordo con loro su questa pretesa assurdità ASSOLUTA del valore preternaturale della musica. Comunque sia, dato che questo non è un simposio, ma solo una recensione, preferisco allontanarmi da questo discorso per scrivere due parole sulla musica contenuta in "Comes The Angel Of Death", demo degli Epitaph Of Seikolos ed oggetto di questa recensione.
La formazione che ha inciso il CD vede Eternal alle chitarre, al basso, alla batteria ed alla voce pulita. Inoltre Woad si esibisce nei vocalizzi distorti (nonchè nella stesura dei testi) e Verbeia in tutti i vocalizzi femminili.
"May The Crows Have Mercy Of Your Flesh" si apre con un'interessantissima successione armonica, violenta ed abrasiva, sulla quale si distinguono le urla lancinanti di Woad. Gli strumenti danno vita ad un'esibizione di black metal originale, seppur legatissimo alla tradizione, ma dotato di un proprio carattere. Belli i vocalizzi puliti di Verbeia, utilizzati in maniera originale e mai ruffiano. In pratica, la voce femminile non è altro che uno strumento in più, utile ad arricchire un'arrangiamento intelligente e lontano dai clichè. Gli Epitaph Of Seikolos non sono innovativi, ma trattano la materia black con talento e bravura, prendendo a piene mani dai campi più disparati, e proponendo poi questo miscuglio secondo la loro estetica.
"Your Words Have Scorched Clean The Earth" è praticamente attaccata al brano precedente. La canzone presenta sezioni acustiche, ottimamente contrapposte all'esplosioni sonore, che rendono la proposta decisamente gustosa. Il discorso iniziato con "May The Crows Have Mercy Of Your Flesh" viene continuato con coerenza dal secondo brano in scaletta. Ecco quindi successioni armoniche originali, bellissimi accostamenti tra chitarra e vocalizzi femminili, ed una melodia vincente sempre in primo piano. Attenzione, non una melodia commerciale: una melodia intelligente invece, distante da qualunque tentativo di rendere la proposta di questi americani adatta alle orecchie di tutti. Anche in questo secondo episodio, il trio si dimostra abile e creativo, ed Eternal conferma le sue doti compositive ed esecutive.
"Without Hope Or Fear" e "Death As Final Arbiter" sono altre due ottime prove degli Epitaph Of Seikolos. La musica fluisce dagli altoparlanti con una naturalezza stupefacente. Vengono evocati scenari freddi, lontani, distanti e misteriosi. Ed è nuovamente la melodia il punto di forza del trio, una melodia capace di affascinare e di lasciare senza fiato. Poco importa che la batteria sia artificiale, o che la qualità di registrazione non sia un granchè. Gli Epitaph Of Seikolos, in un quarto d'ora di musica, dimostrano di avere le qualità per emergere dall'underground, e per togliersi delle buone soddisfazioni. Soprattutto ora che il black metal, anzi certo black metal, sta vivendo un'incredibile stato di grazia negli ambienti del rock alternativo.
La musica degli Epitaph Of Seikolos è diretta ma personale. Le quattro canzoni di questo demo sono poca cosa per poter giudicare il gruppo in maniera obiettiva. E' chiaro però sin dal primo ascolto che il gruppo ha stoffa. Se manterranno la voglia di migliorarsi e l'ambizione di suonare qualcosa di buono, potranno veramente fare grandi cose. Anche perchè, ed è bene scriverne, i loro testi sono davvero ben fatti. Si vede che Woad non si è improvvisato poeta dal giorno alla notte, ed anche il fatto che l'inglese sia la sua madrelingua non è una cosa da sottovalutare. I testi evocano paesaggi gelidi e nevosi, così distanti dalle suggestioni greche del moniker del gruppo. Una profonda tristezza ed una desolazione totale appaiono agli occhi dei lettori dei testi: a volte sono ritratte con parole malinconiche e dolci, altre volte con metafore più brutali e sgradevoli. Ma il valore artistico dei testi è elevato, migliore di molti alri che ho letto.
Tra le influenze del gruppo, credo ci siano anche dei gruppi gothic (Katatonia). Ma è il black metal il punto di riferimento principale degli Epitaph Of Seikolos, che pur avendo un panorama di ispirazioni infinito, preferiscono non rompere mai in maniera definitiva con la tradizione. Tra i tanti nomi che il gruppo cita nel suo foglietto di presentazione, ne estraggo alcuni che in qualche modo potrebbero essere utili al lettore, per farsi un'idea della musica dei nostri: Wolves In The Throne Room, ultimi Enslaved, Agalloch, qualcosina (poco) degli Opeth e Taake.
Credo che "Comes The Angel Of Death" sia un demo da ascoltare, perchè è veramente ricco di idee e piacevole nel suo insieme. Forse finisce troppo presto, e lascia quindi all'ascoltatore il desiderio di conoscere meglio gli Epitaph Of Seikolos. Ma, dato che si tratta di un demo, penso proprio che questa sia una cosa buona. Anzi, buonissima!
(Hellvis - Ottobre 2009)

Voto: 7.5


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