DARKEST INSANIA
Do You Feel The Emptiness?
Etichetta: autoprodotto
Anno: 2008
Durata: 28 min
Genere: death metal melodico / gothic sinfonico
Non è la prima volta che mi occupo dei Darkest Insania, visto che il
sottoscritto aveva avuto modo di fare la loro conoscenza all'epoca di
"Imperfect", primo demo del gruppo da me recensito qui su Shapeless.
Ricordo che all'epoca non ero rimasto folgorato dalla proposta di
questi ragazzi e, pur riconoscendo loro diverse buone qualità,
soprattutto a livello esecutivo, non avevo ancora trovato una chiave di
lettura davvero interessante della loro proposta.
Facciamo comunque un breve riassunto: i Darkest Insania suonano quel
metal estremo melodico e accessibile a tutti, che unisce il death metal
melodico a tutto quel filone gotico decadente dei Cradle Of Filth e
seguaci; un genere, insomma, che non è facile da rileggere al giorno
d'oggi senza cadere nelle banalità impressionanti di una decina di anni
fa. Banalità che, se sembravano tali nel '98/'99, adesso non possono
che essere intollerabili. Questi ragazzi, perlomeno, non cadono nel
tranello descritto, mantenendo una credibilità costante per tutta la
durata del CD, però al tempo stesso non posso dire che abbiano
compiuto, in questo anno abbondante che separa i due demo, quel salto
in avanti che ci si poteva aspettare da una formazione veramente in
crescita. Diciamo che l'esperienza maturata è servita e si sente, ma il
giudizio finale e le considerazioni che si possono fare a livello
compositivo e artistico non mi sembrano poi così diverse da quelle che
mi venivano in mente ascoltando "Imperfect".
I cinque brani contenuti in "Do You Feel The Emptiness?" sono
sicuramente sufficienti, ma soffrono ancora di una certa carenza di
idee che impedisce loro di sembrare qualcosa in più rispetto a dei
semplici seguaci di molte altre formazioni dedite ad un simile genere,
Cradle Of Filth in primis. Detto questo, rimane un lavoro accettabile e
ben curato sotto diversi aspetti: giusto per dire due cose che
funzionano, sicuramente le chitarre macinano dei buoni riff e sono
convincenti, così come le tastiere che, pur insistendo troppo su alcune
sonorità posticce, ricreano abilmente le atmosfere nebbiose e cupe
volute dalla band. Un po' carente, invece, la sezione ritmica e
soprattutto la batteria, poco varia e dinamica per essere un punto di
forza.
Anche questa volta, poi, la sensazione è che la band riesca a gestire
più facilmente dei brani più brevi rispetto a quelli più complessi e
lunghi: nel caso di questa uscita, per esempio, "Grotesque" è
sicuramente il pezzo che mi ha convinto di più, mentre la lunga "Cry",
pur avendo un buon inizio malinconico e delicato, si perde per strada e
stanca troppo facilmente. Lo stesso vale anche per la conclusiva "Empty
Void", poco incisiva e dispersiva, che funziona molto meno di "Her Eyes
Shine Of Darkness", un pezzo più lineare ma non per questo da bollare
come sempliciotto: una bella introduzione acustica e poi una bella
sfuriata vampiresca alla Cradle Of Filth.
A conti fatto, quindi, non me la sento di dare una valutazione tanto
più alta rispetto al passato, giusto un mezzo punto in più perché un
passo avanti obbiettivamente c'è stato, sebbene non sia eclatante. A
questo punto, però, c'è bisogno davvero di tanto impegno e passione per
fare sul serio quel balzo in avanti che renderà possibile il
raggiungimento dell'obbiettivo di un primo album ufficiale.
(Danny Boodman - Luglio 2009)
Voto: 6,5
Contatti:
Mail: darkest_insania@libero.it
Sito internet: http://www.myspace.com/darkestinsania