BLESSED DEAD
Secret Of Resurrection

Etichetta: autoprodotto
Anno: 2010
Durata: 20 min
Genere: old-school thrash / death


I Blessed Dead sono un giovanissimo gruppo proveniente dalla provincia di Brescia; formatosi nel 2009, hanno subito voluto farsi conoscere con il demo "Secret Of Resurrection", pubblicato nel giro di un anno soltanto.
Sono quattro i brani racchiusi in questo CD, che ci mostra un gruppo alle prese con il death metal nella sua forma primordiale, quando, sul finire degli anni '80, era ancora notevolmente legato al thrash. Fonti di ispirazione, ovviamente, sono tutti quei gruppi che a cavallo in quell'epoca hanno reso memorabile la scena death di allora: mi riferisco, in particolar modo, a Morbid Angel, Pestilence, Death, Cancer.
L'opener "I Am The Blessed Dead" parte in un modo che mi ricorda vagamente un classico come "Maze Of Torment", anche se la carica è notevolmente ridimensionata. La prima cosa che salta all'orecchio è la pessima registrazione, specialmente per ciò che riguarda chitarre e basso. La distorsione delle sei corde è impastata e frusciante, assolutamente incomprensibile in numerosi passaggi, tanto che il giudicare certi riff diventa quasi impossibile. La batteria è riprodotta con fedeltà, anche se, a voler essere pignoli, alcuni piatti risaltano troppo, specialmente la campana del ride e il china. Inoltre, ascoltando la title-track, si può notare come la coda del china scompaia immediatamente, in modo più brusco del normale. Trattandosi di un demo d'esordio, autoprodotto, possiamo già mettere in conto minuzie come queste, non sono certo queste che fanno vanno a influire sulla valutazione. Molto più grave è l'assenza delle chitarre. Il volume bassissimo e la distorsione inconsistente le fanno quasi scomparire. Il basso risalta appena di più, anche se, quando lasciato solo (all'inizio di "Dance Of The Insane"), evidenzia tutte le sue lacune. La voce, al pari della batteria, emerge sul resto. Però, mentre la prestazione di Jonny dietro le pelli è sufficientemente precisa e determinata, quella del cantante Patrick è altalenante. Il suo è un growl rauco e devastato, un modo di cantare che anni fa era molto più diffuso che non adesso. Non mi dispiace questa sua impostazione oscura, mi ricorda, tra gli altri, i Maleficarum (quelli italiani). Il fatto è che Patrick non sempre sembra a proprio agio, a volte manca di potenza e carisma e, specialmente su "Nightbreed", la sua voce diventa molto urlata e rende davvero male.
Per quanto riguarda le canzoni, in generale possiamo dire che si tratta di brani semplici, con cambi non tanto frequenti e qualche ripetizione di troppo. Il quinteetto predilige tempi lenti, ma troviamo anche tempi spezzati, ritmiche sorrette da un tappeto di doppia cassa e, occasionalmente, qualche blastbeat. La scelta dei riff, per quel che si riesce a capire, non è delle più felici. Ci sono momenti davvero insipidi, inconcludenti, che non trasmettono assolutamente nulla all'ascoltatore. Gli assoli, sporadici, sono privi di melodia e anch'essi rovinati da un suono non all'altezza.
La scelta di suonare un genere così datato, nostalgico e fuori dai trend è l'aspetto più positivo di questo demo. Purtroppo, le canzoni sono poca cosa. Soltanto la batteria mi sembra all'altezza, il resto degli strumenti soffre una evidente mancanza di coesione e presenza a livello di suono. Anche senza volerlo, si notano tante imprecisioni nell'arco di questi venti minuti.
Sono tutti difetti riconducibili alla mancanza d'esperienza. Un anno di gavetta è davvero poco, non sempre sufficiente per riuscire a confezionare una manciata di brani di un certo valore, specialmente se nessun musicista ha già collezionato esperienze prima.
Per quanto riguarda la registrazione, forse sarebbe stato più saggio spenderci qualche soldo in più, magari a discapito del libretto, stampato professionalmente. L'immagine di copertina fa la sua figura, la grafica semplice e oscura non guasta mai in questi casi, ma la musica è la cosa più importante e quella su cui investire la maggior parte delle risorse.
Vedremo su quale direzione si muoveranno i Blessed Dead, ora che hanno un nuovo cantante e sono alla ricerca di un batterista.
(BRN - Gennaio 2010)

Voto: 4.5


Contatti:
Sito internet: http://www.myspace.com/blessedmetals