BAD MORE ENDING
Theory Of Endless Sacrifice

Etichetta: autoprodotto
Anno: 2010
Durata: 22 min
Genere: modern thrash/metalcore


E' una storia ormai decennale quella dei Bad More Ending, che hanno passato la propria giovinezza musicale sperimentando soluzioni vicine al crossover, per transitare verso l'attuale proposta metalcore, decisamente moderna e sottolineata dalla passione che i membri sembrano avere e dedicare sin dall'inizio della loro attività alle sonorità più innovative e meno legate alla tradizione. Non è un caso che fra le band citate nella biografia che i ragazzi allegano si possano trovare nomi come Sepultura (periodo "Roots" aggiungerei) e Machine Head da un lato, quello riconducibile alla vena thrash, e Korn, Helmet e Melvins dall'altro, senza dimenticare compagini più recenti, Strapping Young Lad, Chimaira e Lamb Of God, di cui soprattutto i primi hanno fatto della ricercatezza la propria ragione di vita. Tutte band che non hanno bisogno di presentazioni, ed il quartetto non nasconde che i brani di questo "Theory Of Endless Sacrifice", secondo lavoro in studio dopo un solo promo datato 2000, segua la falsa riga dei propri padri ispiratori. Alla lista aggiungerei Meshuggah (ascoltare la quarta traccia "Lie To Exist"), che hanno influito non poco sul songwriting, riducendo l'immediatezza in alcuni dei brani.
Caratteristica principale dei brani di casa Bad More Ending sono le frequenti aperture melodiche, che costituiscono anche alcuni refrain dei brani, dove la voce di Massimo Colle dimostra di trovarsi a proprio agio sia con l'utilizzo di scream che di clean vocals, come nella migliore (recente) tradizione del genere. Pur avventurandosi su sentieri moderni e senza porsi dei limiti ben precisi, i Bad More Ending non balzeranno di certo alle cronache per originalità; non inventando nulla di nuovo, i nostri si limitano a riproporre la lezione dei maestri con stile e personalità, ma per essere del tutto onesti, le partiture impiegate nel corso del platter affollano già da tempo la scena, senza nulla togliere all'operato del quartetto.
"Theory Of Endless Sacrifice" è un lavoro piuttosto corposo, ma senza esagerazioni: sono 5 i brani presenti, per un totale di 22 minuti, ed una media di 4 minuti a brano che difficilmente potranno annoiarvi nel complesso. Si parte con "Who Is The Victim Now?", prototipo della composizione tipo, un up tempo furioso nel suo incedere, che rallenta bruscamente in corrispondenza del ritornello senza perdere di potenza; segue "A World On Fire", mid tempo piuttosto inquadrato, che presenta una brevissima porzione dal sapore quasi epico in conclusione del brano (una tipologia di soluzione che i nostri dovrebbero adottare maggiormente nelle composizioni, davvero spiazzante e perfetta nel contesto). "The Burning Process" ha il solo scopo di mietere vittime, riportando la mente dell'ascoltatore al movimento death melodico nordeuropeo, in particolare per le armonizzazioni dei vari bridge, mentre "Lie To Exist", già citata in precedenza, sembra pagare il giusto tributo a Machine Head e Meshuggah. Chiusura affidata a "Beyond Flesh", che non aggiunge ne toglie nulla a quanto i nostri hanno già mostrato di saper fare.
Come sempre avviene, la produzione ad opera della premiata ditta Ravaglia/Mularoni presso i Fear Studio di Alfonsine (RA) miete vittime, e la qualità sonora complessiva dell'Ep è decisamente elevata. Buona parte del merito va ovviamente ai nostri, che dimostrano di aver messo da parte un bagaglio tecnico notevole nei 10 anni di esperienza che hanno meticolosamente accumulato sul groppone. I Bad More Ending meritano un posto più rilevante nel filone che li contraddistingue, ed una maggiore attenzione da parte di etichette dedicate; ancora una volta una band italiana dimostra di non avere nulla da invidiare alle band estere, e ciò non può che essere uno sprone a migliorarsi e continuare a far sempre meglio, supporto!
(PaulThrash - Febbraio 2011)

Voto: 7


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