ATHEOS
The Death Of Utopia

Etichetta: autoprodotto
Anno: 2010
Durata: 26 min
Genere: death metal


L'Irlanda è uno degli stati europei meno prolifici di gruppi metal. Per questo motivo, ho ascoltato con un certo interesse il demo di debutto degli Atheos, provenienti dalla cittadina di Mullingar, situata ad ovest di Dublino. Visto cosa sono riusciti a fare, è un vero peccato che la scena non sia più fervente da quelle parti.
Si tratta di un gruppo giovane, messo in piedi nel 2005 e approdato al primo demo dopo tre anni passati a comporre canzoni, perennemente alla ricerca del giusto compromesso tra brutalità, tecnica e melodia.
Direi che tutto questo tempo speso in sala prove ha giovato agli Atheos, che con "The Death Of Utopia" hanno trovato la proverbiale quadratura del cerchio. I cinque brani presenti, infatti, sono assolutamente interessanti ed efficaci, molto maturi se si considera che si tratta del debutto assoluto per questi quattro ragazzi. Non risultano mai banali o ripetitivi, bensì colpiscono per un continuo intrecciarsi ed evolversi di schemi, situazioni, atmosfere. Il fatto positivo è che gli Atheos non esagerano in questo: ci sono tanti cambi di registro, è vero, ma tutto è studiato meticolosamente in modo da dare un senso ad ogni svolta. La struttura dei pezzi è articolata quanto basta per mantenere sempre vivo l'interesse e alta l'attenzione.
Il cantato, rauco e devastato, mi ricorda alcuni growl oscuri che si sentivano su vecchi demo dei primi anni '90. Gli altri strumenti, invece, non si rifanno in pieno ai gloriosi trascorsi del death metal, ma attingono sapientemente anche dalle nuove scuole. Il risultato è un demo poliedrico, ricchissimo di sfaccettature, difficile da inquadrare al primo ascolto.
Val la pena passare velocemente in rassegna le cinque canzoni, dal momento che ognuna ha una propria impronta. "The Prestige Of Immortality" è un esempio di death brutale, incazzato, di stampo americano. Sezioni massicce e sfuriate veloci si alternano nella prima parte, ma alcune soluzioni melodiche stemperano momentaneamente la veemenza del gruppo. Il gusto per la melodia sembra raffinato, mai pacchiano. Viene poi ripreso il tema iniziale, ma c'è tempo per sfoggiare le ottime doti tecniche del chitarrista John Byrne in fase di assolo.
La partenza soferta di "Towards Divinity" sta a metà tra Opeth di inizio carriera e quel death metal oscuro che ha contraddistinto la vecchia scuola. La componente tecnica prende il sopravvento: Scent Of Death, Spawn Of Possession meno intricati e -esagerando- Necrophagist sembrano ora i numi ispiratori degli Atheos, ma un improvviso break riporta l'influenza degli Opeth in primo piano.
Su "Cities Collapse" fanno il loro ingresso delle particolari voci pulite (definirle così è forse esagerato), che ben si adattano all'impronta monumentale e mastodontica della composizione.
Cambiamo ancora registro con "Ensoulment", dall'inizio molto molto rock. Successivamente, il death tecnico si sposa con una sezione ritmica molto lineare, oserei dire black nel finale. Ecco, assistendo a questo susseguirsi di cambi di stile, forse si può criticare al gruppo una certa mancanza di coesione, ma probabilmente questa varietà di modi d'espressione sta proprio alla base della personalità degli Atheos.
La pietra tombale di questo demo è proprio la title-track. "The Death Of Utopia" è una conclusione mastodontica e desolante, un lunghissimo epitaffio scritto in chiave doom con un tappeto di doppia cassa che scandisce le palpitazioni dell'ascoltatore.
Il demo è stato stampato professionalmente su CD, con tanto di libretto di quattro pagine. In pratica, è un MCD a tutti gli effetti. Bella la grafica (pile di teschi illuminati artificialmente su sfondo nerissimo), anche se non è per nulla originale.
Buona anche la registrazione. Le chitarre sono poco brillanti, hanno un suono chiuso, con bassi un po' troppo gonfi, ma nel complesso la bellezza delle composizioni non ne risente. Nell'insieme, si riconosce tutto, basso compreso, e la batteria gode di una certa naturalezza.
Se vi ritenete amanti del metal estremo, vi consiglio calorosamente l'acquisto di questo demo. Richiedetelo direttamente all'etichetta: il prezzo è irrisorio, provate a consultare il sito.
La registrazione dell'album d'esordio, pianificata per la scorsa estate, è stata ultimata. Purtroppo non si sa ancora quando uscirà "The Human Burden". Attendiamo impazienti.
(BRN - Marzo 2011)

Voto: 8


Contatti:
Mail Atheos: atheosband@hotmail.com
Sito Atheos: http://www.myspace.com/atheosireland

Sito Underground Movement: http://www.underground-movement.net/