ASTRAL DIVE
Trauma

Etichetta: autoprodotto
Anno: 2009
Durata: 26 min
Genere: power/gothic metal


Continua a fare furore il power metal sinfonico vestito in abiti gotici e avvolto in voci angeliche: Nightwish, Within Temptation, After Forever ed Epica sono ormai i punti cardinali di molte formazioni italiane e non, e lo stile descritto in apertura non sembra volersi fermare, nonostante l'elevato numero di discepoli che si affacciano sul mercato. Così ecco una nuova realtà che ci prova: gli Astral Dive sono una band di Pistoia formata da Gianmarco Lotti (chitarra), Federico Agresti (basso), Giovanni Vescovini (tastiere), Damiano Pierucci (batteria) e Chiara Manese (voce); nati nel 2006 raggiungono la stabilità due anni dopo e nel 2009 registrano questo demo intitolato "Trauma" che vuole essere, appunto, un tentativo di ritagliarsi uno spazio in una scena fin troppo inflazionata. Che dire, quindi? Potranno farcela questi ragazzi? Mah, direi di sì, perché al momento il genere piace, loro hanno diverse buone cartucce e sanno confezionare delle buone canzoni. Sapranno dare una ventata d'aria fresca alla scena? Per ora sembrerebbe di no, perchè effettivamente difettano un po' di personalità, ma speriamo che la cosa migliori con il tempo.
Tralasciando l'introduzione effettistico-fantascientifica "Exp 1", si inizia subito bene con "The Astral Dive", un pezzo melodicissimo giocato su una bella cavalcata power metal: le chitarre svolgono bene il loro lavoro, mentre le tastiere avvolgono tutto in un drappo maestoso ma non malinconico. La voce di Chiara ha un approccio lirico e sebbene non sia eccezionale è indubbiamente capace. Buona la melodia e la costruzione del brano, che sa dove andare a parare senza perdersi per strada, ma è vero che le soluzioni ascoltate alla fine sono sempre le stesse e questo fa perdere freschezza al tutto.
Si continua con "Gathering Of Lost Thoughts" e qui gli Astral Dive danno un taglio più particolareggiato alla loro personalità, giocando meno sulla melodia facile e puntando più sulla drammaticità e su arrangiamenti più sfaccettati: non male anche questa composizione, che mostra una pregevole capacità di cesellare una canzone con attenzione, curando la forma finale sotto tutti gli aspetti. Anche qui si sente una certa ingenuità di fondo, data appunto da una personalità ancora acerba e poco sviluppata, ma anche il secondo episodio è positivo. Purtroppo non posso dire lo stesso di "The Restless", una lunga (troppo!) ballad di quasi otto minuti che vorrebbe essere struggente e malinconica ma finisce per accartocciarsi su se stessa diventando davvero troppo pesante e stucchevole, soprattutto nella parte finale con il ritorno del canto lirico.
Fortuna che con "Land Of Unquestioned Answers" ci si risolleva un po', lasciando comunque buono spazio ai momenti lenti, ma vitalizzando il tutto con una buona dose di energia, il che non vuol dire fare necessariamente i metallari fracassoni, ma semplicemente vuol dire dinamismo e fluidità.
Insomma, come vedete il giudizio finale non può non essere positivo: a parte un'unica caduta di stile, il resto è senza dubbio dignitoso. Non posso dire che questo demo mi abbia fatto impazzire ma credo che riuscirà a fruttare un contratto discografico alla band perchè è un buon biglietto da visita, curato e capace di mostrare i punti di forza del gruppo nonostante il lavoro da fare sia ancora tanto, cosa che, in fin dei conti, dovrebbe essere lo scopo primario della realizzazione di un demo.
(Danny Boodman - Settembre 2009)

Voto: 6.5


Contatti:
Sito internet: http://www.myspace.com/astraldive