AN OCEAN BETWEEN US
Drowning

Etichetta: autoprodotto
Anno: 2009
Durata: 20 min
Genere: metalcore melodico


Attivi da poco più di un anno gli An Ocean Between Us cercano di fondere all'interno di un'unica entità gli aspetti più intriganti, piacevoli e convincenti del cosiddetto metalcore. Le basi portanti del lavoro non si discostano di molto dal genere di riferimento e le sonorità espresse, seppur ancora acerbe in taluni frangenti, risultano convincenti ed in linea con i propositi iniziali.
"Reignite The Heart" apre il CD; suoni di chitarra corrosivi e taglienti, ritmica incalzante e doppie vocals caratterizzano il brano; buona l'idea di alternare alle vocals principali, pulite e femminili, le screamings ruvide di Dan, in modo da creare un continuo cambio d'atmosfera e di melodie; innegabili i numerosi richiami in fase d'arrangiamento, e non solo, alla vecchia e buona NWOBHM, con la vergine di ferro sugli scudi. Anzi sono così tante e palesi tali influenze da relegare l'irruenza e la rabbia, tipiche dell'hardcore, a sparute comparsate sui bridge o sui cambi d'atmosfera.
"Shareless Love Song" colpisce soprattutto per la netta diversità di suoni e volumi tra le ritmiche in appoggio alle strofe e le partiture di passaggio, dove un basso prepotente e corposo incalza e non poco le ritmiche, leggermente più cadenzate; sono le vocals pulite di Kla a rendere poi il tutto più melodico ed accessibile, scaricando e non poco, l'irruenza ed il vigore sonoro espressi. In fase ritmica, stavolta, sono netti i richiami all'emo più mieloso e commerciale, così come traspaiono di nuovo ricche e diffuse reminiscenze classiche, sia sulle aperture melodiche che sui chorus.
Con "Black Will Turn To Grey" la potenza ed i suoni robusti riprendono la scena e per la prima volta dall'inizio del lavoro possiamo dire di ascoltare un vero e proprio pezzo metalcore, grazie alle ritmiche incalzanti, ai suoni grezzi, alle doppie vocals davvero convincenti ed ai numerosi stacchi, tipici dell'hardcore più evoluto e moderno. Anche la connotazione eccessivamente melodica sin qui riscontrata viene lasciata in disparte a favore di un tiro ed un groove generale davvero convincenti.
Penultimo brano in scaletta, "This Time I'm Holding On"; ancora una volta il pezzo scorre tirato e pieno di vigore, le chitarre graffiano e non poco, mentre le vocals di Kla acquisiscono una convinzione ed un appeal sin qui ancora inespressi, donando al brano stesso una netta marcia in più; i richiami ai classici sono ancora ben presenti ( vedi riff principale ), tanto da rendere il pezzo stesso di chiara matrice metal con solo qualche sporadico accenno all'hardcore in genere.
Tocca a "The Path To Your Demise" chiudere questo onesto primo lavoro degli An Ocean Between Us, ed ancora una volta il confine tra metalcore e metal non risulta ben tracciato, passando più volte durante lo stesso pezzo da atmosfere e sonorità che richiamano l'uno o l'altro; non che questo sia necessariamente un male, anzi, il riuscire a spaziare tra più generi il più delle volte paga, sia in termini di appeal che di interesse generale, ma non so, sinceramente, quanto questo sia veramente voluto o lasciato ampiamente al caso. Le sonorità di partenza ci sono così come non sembrano mancare le motivazioni, ma ancora la strada da percorrere sembra tanta, sia in termini di personalità espressa che di strutture compositive ed accorgimenti tecnici; certo il lavoro alla fine risulta più che godibile, ma anche dopo più ascolti non lascia traccia di se, risultando ancora troppo legato a clichè e sonorità fin troppo risentite. Da rivedere.
(Pasa - Agosto 2009)

Voto: 6


Contatti:
Mail: anoceanbetweenusbooking@gmail.com
Sito internet: http://www.anoceanbetweenus.com/