ALCHEMY ROOM
Origin Of Fears
(Promo)
Etichetta: autoprodotto
Anno: 2009
Durata: 58 min
Genere: progressive rock/metal
Nati nel 2007 a Torino dalla mente del chitarrista e compositore Fabio
La Manna, gli Alchemy Room sono una realtà ambiziosa del panorama
italiano, dato che la loro musica non è semplice da inquadrare e
soprattutto non vuole esserlo. La musica di questo trio, composto oltre
che da La Manna, dalla cantante Irene Mondino e dal batterista Andy O.
Monge, sembra partire dall'universo progressive nelle sue molteplici
forme, dal progrock settantiano al metal, ma non vive solo di questo,
anzi, i suoi punti di forza sono un approccio psichedelico, una certa
cupezza di fondo dalle tinte quasi doom e una forte tradizione heavy
metal che affonda le radici nel periodo classico dell'heavy britannico.
Tutte queste idee vengono convogliate dal gruppo in un CD che viene
prima creato come demo e poi viene ristampato in edizione limitata come
promo per webzine, magazine ed etichette, con lo scopo di aprire una
strada per il futuro del gruppo.
Bene, non so come la penseranno i colleghi recensori e tanto meno gli
addetti ai lavori nelle case discografiche, ma per quanto mi riguarda
considero gli Alchemy Room una realtà potenzialmente molto
interessante, che però deve ancora prendere le misure su come calibrare
le molte idee che vogliono musicare: il mix formato dal gruppo è
sicuramente interessante, anche perchè ha il pregio di non essere
immediatamente riconducibile a questo o quel gruppo, il che è sempre un
bene; tuttavia al momento il songwriting soffre ancora troppo di una
certa vaghezza stilistica, finendo per non sapere bene dove andare a
parare. Questo, purtroppo, non viene nemmeno facilitato dalla durata
delle composizioni, che oscillano tra i 6 e i 15 minuti di durata,
decisamente troppo per un album di un'ora, che soffre così di normali
cali di tensione a causa di momenti vuoti. Non che io abbia niente in
contrario rispetto le composizioni lunghe, anzi, posso dire con
certezza che il brano più interessante dell'intero CD è proprio "La Fin
Absolue Du Monde", il più lungo tra i sei presentati, che mostra una
buona composizione progressive su cui si staglia una pregevole
divagazione strumentale tra psichedelia, space rock e richiami più o
meno voluti all'immortale "Echoes" dei Pink Floyd. Il problema invece è
un altro e cioè che se non si riesce a mantenere sempre alto il livello
come in questo caso, il rischio è quello di lasciare libero un
mastodonte difficile da gestire e troppo monolitico, come succede sul
finale del CD, ovvero nelle due composizioni che formano la suite
"Waking The Child", troppo dispersive e lunghe. Funzionano meglio
invece i tre brani più corti, ovvero l'iniziale "Inside My Fear", un
bel pezzo diretto e metallico, con una buonissima prestazione di La
Manna alle chitarre, la magniloquente "Obsession Red Blood" con le sue
tinte gotiche e il progressive rock di "Lost". In tutti e tre questi
episodi c'è sicuramente ancora spazio per rifiniture e aggiustamenti,
ma si intravede la capacità di una band che sa spaziare tra i generi,
sa modellare la musica con buone melodie e arrangiamenti e deve solo
acquisire quella fluidità che solo la maturità e il lavoro continuo
potranno portare. Sono stato un po' indeciso sul voto finale da dare al
gruppo, nel senso che se si fosse trattato di un normale CD da
acquistare in un negozio non credo che mi sarei spinto oltre il sei e
mezzo, ma visto che questa opera serve soprattutto come biglietto da
visita, che possa dare loro la possibilità di trovare un'etichetta che
voglia scommettere sul loro potenziale, allora un sette pieno ci sta,
perché non sarebbe un errore lavorare su questi ragazzi. Mi auguro,
quindi, che questo primo passo sia proficuo per loro e spero di
rivederli presto con un debutto ufficiale più equilibrato e capace di
valorizzare le loro buone qualità.
(Danny Boodman - Settembre 2009)
Voto: 7
Contatti:
Mail: alchemyroom@yahoo.it
Sito internet: http://www.myspace.com/alchemyroom3