Morbid Angel + Kataklysm + Marduk + Keep Of Kalessin + Arsis
11 Dicembre 2008
Zion Club
Conegliano (TV)


Il Metalfest si sarebbe dovuto tenere al palasport Zoppas Arena di Conegliano, in provincia di Treviso, ma proprio poche ore prima è stato spostato allo Zion club, un bel locale lì vicino. Visto che era la data era stata fissata di giovedì, gli organizzatori hanno cercato di iniziare il prima possibile, per far sì che la gente potesse tornare a casa ad un orario decente ed essere al lavoro la mattina dopo. Di conseguenza, i primi gruppi hanno dovuto sacrificarsi ed esibirsi in un momento sfavorevole per agevolare i Morbid Angel, gli headliner del Metalfest.
Il biglietto costava 26 euro, un buon prezzo se si considera che erano riuniti cinque gruppi di grosso calibro; purtroppo, arrivando da lontano, tante persone sono riuscite a vedere solo gli ultimi. Io sono partito appena finito di lavorare, e puntavo ad essere lì prima delle 19:00. Avevo messo in conto di perdermi gli Arsis (l'apertura dei cancelli era fissata per le 18:00), però a causa di un imprevisto ho dovuto allungare il tragitto fino a casa e poi ridirigermi verso Conegliano. Risultato: sono arrivato circa alle 19:40, in tempo per vedere 4-5 canzoni dei Marduk. D'altra parte, le strade per arrivarci sono poco scorrevoli e sempre molto trafficate, e la pioggia mi ha rallentato ulteriormente. Meno male che nel pomeriggio un amico mi aveva avvisato del cambio di locale, altrimenti avrei perso ancora più tempo.
Appena entrato sono stato colpito -per la verità un po' a sorpresa- dall'immenso impatto che i Marduk sprigionano dal vivo. Ho perso interesse nei confronti della band dopo "Panzer Division Marduk" perché stavano diventando troppo monotoni, tant'è che gli ultimi lavori non li ho nemmeno ascoltati. Inoltre, alcuni amici me li avevano sconsigliati, specie dopo la dipartita di Fredrick Andersson. Invece, devo ammettere che in concerto la loro ferocia lascia il segno. Un po' statici, ma molto concreti e supportati da un batterista velocissimo (Lars Broddesson) che, ovviamente, si fa notare. Mi sono piaciuti, e, anzi, mi è rimasto l'amaro in bocca per non aver visto la loro intera esibizione.
Molto più noiosi e banali sono stati i Kataklysm, gruppo canadese che non ha mai attirato la mia attenzione. Molti ragazzi, soprattutto tra i più giovani, si sono scatenati davanti al palco, catturati da melodie e ritmiche immediate e in grado di far presa. Una o due canzoni potrebbero anche starci, ma alla lunga mi sono proprio rotto le scatole. Stesse idee riciclate, poca inventiva e poca aggressività. Il cantante ha cercato di interagire col pubblico parlando in italiano: da un lato lo possiamo considerare positivamente come un tentativo simpatico di allacciare un dialogo con i presenti, però avrebbe potuto contenersi. Invece, qualche intervento ha sfiorato il patetico. Tralasciamo il fatto che continuava a salutare Padova, finché qualcuno dalle prime file gli ha urlato che si trovava in un'altra località... Poi, ad un tratto, ha confabulato col bassista e quindi ha esordito con "A lui piace il prosciutto". Chi cazzo se ne frega? Suonate death metal o cosa? Non dico che non si possa sparare qualche stronzata, ma nel complesso avevano un modo di fare che proprio non mi convinceva. Se si fossero dilungati meno in cazzate tra un brano e l'altro, magari avrebbero fatto una figura un po' più professionale ai miei occhi.
Ad ogni modo, il gruppo si muoveva bene sul palco e penso sia stato soddisfatto della reazione del pubblico. L'audio, invece, non era il massimo. In particolare la batteria era triggerata male, di naturale non aveva nulla e, unito al fatto che il batterista non era certo un fenomeno, ha rovinato il suono d'insieme.
Tocca ai Morbid Angel chiudere la serata. Molto attesi, anche se non hanno pubblicato ancora nulla di nuovo dal 2003, soprattutto per chi non li aveva ancora visti con Vincent nuovamente in formazione. Come al Gods Of Metal, hanno iniziato con "Rapture", ideale per scaldare gli animi del pubblico. Inizialmente non ero molto in vena di buttarmi in mezzo al pogo e mi ero già figurato di gustarmi il concerto tranquillo, ma dopo un paio di canzoni non ce l'ho più fatta a stare fermo e mi sono mischiato alle prime file, un po' defilato verso Trey. Come era prevedibile, hanno proposto una scaletta incredibile con un sacco di classici: "Maze Of Torment", "Chapel Of Ghouls" (nella quale, però, non sono stati tanti quelli che hanno cantato nel ritornello), la fantastica "Falls From Grace", una delle mie canzoni death metal preferite di sempre, "Lords Of All Feavers & Plagues", "World Of Shit" e altre ancora. Inoltre, hanno ripreso almeno un pezzo da ciascun album, escluso "Heretic", ripescando anche "Bil Ur-Sag", nella quale Sandoval ha fatto un figurone. Hanno suonato anche un nuovo brano che lascia ben sperare per il prossimo album.
Purtroppo, quando hanno cambiato gli strumenti per passare alle sette corde, la qualità del suono ne ha risentito. In particolar modo la chitarra di Trey era impastata, confusa, però le canzoni sono state ugualmente una mazzata. "Down Of Angry" e "Where The Slime Live" sono stati due degli episodi migliori del concerto (in particolare la seconda l'attendevo da una vita), per non parlare di "God Of Emptiness", con Vincent al centro dell'attenzione quando è il momento di cantare in pulito.
L'esibizione è stata lunga (non ho controllato l'orologio, ma mi hanno detto che si è protratta per circa un'ora e mezza), intensa, senza il minimo calo. Passano gli anni, ma i maestri rimangono sempre loro.
Ottimo concerto, che mi ha ripagato dei soldi spesi e delle ore di sonno perse. Inoltre, è stata un'occasione per incontrare qualche amico che non vedevo da tempo. Tutto a posto, quindi, compreso il viaggio di ritorno, durato quasi metà dell'andata. La mattina dopo ho rischiato di fondere il motore, ma questa è un'altra storia.


( BRN )