KILLING TOUCH
16 Maggio 2009
Tempo Rock
Gualtieri (RE)


Serata speciale quella del 16 Maggio 2009 al Tempo Rock di Gaultieri, in provincia di Reggio Emilia. L'occasione è quella della presentazione dell'album del nuovo progetto di Michele Luppi: Killing Touch. Indubbiamente strategica è stata la scelta del locale, vicino ai luoghi da cui provengono i musicisti; quindi certezza di giocare in casa, tenendo conto che il Tempo Rock è già noto e ampiamente frequentato dal pubblico che segue il metal. Infatti arrivando alla mezzanotte, ora per cui è previsto l'inizio del concerto, il locale si riempie. Come certamente saprete, Michele è stato cantante dei Vision Divine nel periodo in cui Fabio Lione era completamente assorbito dai Rhapsody, oltre ad essere noto membro della cover band Mr. Pig. Non credo di dovermi dilungare più di tanto sulle sue ottime qualità vocali, che sono fuori discussione. Due parole sui Killing Touch è però il caso di spenderle. Oltre a Michele la band è composta da Giorgio JT Terenziani al basso, Paolo "Dimitri" Caridi alla batteria, Davide Montorsi e Michele “Dr. Viossy” Vioni alle chitarre e dal nuovo tastierista, entrato nella band da pochi giorni, Andrea Goldoni. In studio, per la realizzazione del primo album, "One Of A Kind", che mi dicono liberamente ispirato al libro di Stephen King "La Zona Morta", hanno fatto una comparsata vari amici del Luppi, tra i quali Andrea “Tower” Torricini (Shadows Of Steel, Vision Divine, Wonderland), Federico Puleri (Vision Divine) e il tastierista Oleg Smirnoff (Vision Divine, Eldritch, Death SS).
Ho sinceramente avuto poco tempo per ascoltare l'album, che al primo approccio mi ha portato alla mente i Dream Theater dei primi due album, ed arrivo davanti al palco sperando di riconoscere qualche canzone. Grazie al fidato Maurizio "Rola" Vecchi, grande fan di Michele, che da almeno un mese mi ricorda di essere stato inserito tra i credits dell'album, riesco ad avere una track-list dell'esibizione dai due chitarristi, che mi sarà certamente utile. E' compito di "The Touch" aprire la serata: la scelta è azzeccata perchè l'impatto sonoro scalda subito l'audience che risponde bene alle incitazioni di Michele, perfettamente a suo agio sul palco. La qualità sonora è notevole e la preparazione dei musicisti viene messa in risalto dalla pulizia dell'esecuzione. Ma è proprio questa perfezione che mi fa apparire tutto molto freddo e distaccato. Sembra di assistere ad una clinic più che ad un concerto heavy metal. Qualche headbanger si nota tra il pubblico, ma per lo più la gente assiste con attenzione all'esibizione, come ad una lezione universitaria, probabilmente complice il fatto che le canzoni non le conosce, come me. Del resto sul palco i musicisti fanno della tecnica il loro punto di forza, trascurando, a mio parere, la parte emotiva dell'esibizione. Queste canzoni però lasciano poco spazio all'improvvisazione o alla personalizzazione, quindi non si scappa, vanno suonate così. A ruota seguono "Mimicking Death" e "The Danger Zone", la prima delle quali è un mid-tempo che mi dice veramente poco. A questo punto noto che tutte le seconde voci, che sul CD si sprecano, sono in sede live registrate. In pratica, tra tanti fenomeni che affollano il palco non ce n'è uno che sia in grado di fare un coro?
E’ possibile che si tratti di una scelta di Michele, che ha voluto fosse così per rendere le canzoni più simili alla versione in studio...chi lo sà... Arriva anche il momento per i fans dei Vision Divine, e la band suona "Heaven Calling", che a quanto pare non è mai stata suonata dal vivo fino ad ora. Certamente un gradito regalo, come è gradita "The Perfect Machine", sempre dei Vision, che segue subito dopo. Altri tre pezzi da "One of A Kind" vengono eseguiti a raffica: quello che ho maggiormente apprezzato è stato "Falling Away", forse perchè più melodica e AOR. Dopo qualche battuta con il pubblico, che comunque si dimostra sempre molto ricettivo alle provocazioni di Michele, si torna al repertorio dei Vision con due classici: "Alpha & Omega" e "La Vita Fugge". A chiudere il concerto ancora due estratti dalla fatica dei Killing Touch: "Thy Will Be Done" e "Wheel Of Fortune" introdotta da "Black Ice". E' proprio "Wheel..." la canzone che mi convince di più del nuovo repertorio, forse perchè mi sembra la più strana, la più diversa tra quelle che ho sentito questa sera. Esibizione complessivamente impeccabile, "troppo" impeccabile. La band ha delle potenzialità mostruose, che non credo si possano limitare ad una serie di esercizi di tecnica eseguiti perfettamente e a velocità sostenuta. Avranno pure una personalità questi musicisti, oppure sono dei semplici esecutori? Sono convinto che questa prima uscita, costruita appositamente per presentare il nuovo album, sia stata solo il riscaldamento, e che nei prossimi concerti comparirà anche l'anima e la personalità della band.
Allora ci sarà veramente da divertirsi.

( J.L.Seagull - Giugno 2009 )


Contatti:
Sito internet: http://www.killingtouch.com