DEMONICAL + DEATHBOUND + MY OWN GRAVE + ZORNDYKE
22 Febbraio 2010
Jack Hole Music Club
Vicenza
Il Jack Hole Music Club (http://www.myspace.com/jackholemusicclub) è un locale piuttosto piccolo ma ben organizzato e attrezzato, tant'è che negli ultimi tempi si è distinto come uno dei più attivi della zona di Vicenza. Oltre a vari eventi che hanno coinvolto gruppi italiani (non solo della zona: ad esempio, tra qualche settimana ci saranno gli Hour Of Penance), è riuscito ad ospitare una data della tournée che Demonical, Deathbound e My Own Grave stanno conducendo attraverso svariati paesi europei.
La serata si profilava molto interessante; purtroppo, cascando di lunedì, l'affluenza di pubblico non è stata molto numerosa e la partecipazione, in generale, sorniona e poco calorosa.
Iniziano gli Zorndyke (http://www.myspace.com/zorndykedm), un gruppo della zona di Cittadella, autori di un death metal oltremodo grezzo e involuto, che non tralascia riferimenti al thrash/black più marcio e ignorante. Prestazione mediocre la loro: abbastanza precisi dal punto di vista esecutivo, statici sul palco e assai laconici per quanto riguarda le idee. I brani si sono dimostrati troppo lunghi, qualche taglio avrebbe sicuramente giovato, se non altro per evitare le tante ripetizioni presenti. I suoni pessimi delle chitarre, inoltre, non hanno certo aiutato da questo punto di vista.
Tocca dunque agli svedesi My Own Grave (http://www.myowngrave.com/) riscaldare un'atmosfera ancora tiepida. Buona la loro prova, di grande impatto. Il loro è un death metal vecchio stampo, che incrocia Entombed, Carnage e altri gruppi storici della scena svedese, con qualche parte un po' più personale ma comunque ben adattata al contesto. Bella la cover di "Arise" dei Sepultura, che è anche quella che riscuote il maggior successo tra le fila del pubblico. I suoni, questa volta, sono davvero potenti, pur rimanendo ben ancorati alla tradizione che li vuole ruvidi e rozzi.
Spazio ai finlandesi Deathbound (http://www.deathbound.net/), che hanno investito i presenti con uno show intensissimo. Il batterista Sami Latva, attualmente in forza anche nei Rotten Sound, ha sfoderato una prestazione incredibile, picchiando sulle pelli come un ossesso e raggiungendo velocità da paura. Il loro crust-grindcore risente molto dell'influenza dei conterranei e più noti Rotten Sound (particolare non trascurabile, i Deathbound usano la stessa identica distorsione), ma si rivela più vario grazie alle numerose sferzate verso l'old school death metal. Ritmi tritaossa, qualche parte rallentata e stacchi improvvisi hanno contraddistinto una scaletta davvero devastante.
Chiudono gli svedesi Demonical (http://www.demonical.net/), autori anch'essi di un death metal figlio di Entombed, Grave, Hetsheads e tanti altri gruppi che si sono cimentati in queste sonorità. Pure loro dispongono di un bell'impatto sonoro, ma le canzoni sembrano più derivative rispetto ai gruppi che li hanno preceduti. La loro è una prestazione discreta, dove la carica dimostrata sul palco va a compensare una generale mancanza di personalità. Le canzoni si susseguono abbastanza uguali tra loro, incentrate principalmente su ritmi cadenzati (nei quali il batterista aveva la tendenza ad aumentare il tempo), concedendo comunque alcune accelerazioni. Ho apprezzato sicuramente di più i My Own Grave rispetto a loro.
In definitiva, la serata si è rivelata molto piacevole. C'è stata l'occasione di vedere sul palco alcuni gruppi di buon livello che non godono di un vasto seguito, per cui il tutto ha assunto dei contorni, per così dire, underground.
(BRN - Febbraio 2010)