ANNNIHILATOR + Sworn Amongst + Svölk
03 Novembre 2010
Live
Trezzo sull'Adda (MI)


Da quando ho ricominciato a trascorrere un'esistenza serena, e ho riscoperto la bellezza del supporto incontrastato ed incondizionato alla scena metal, tanto mainstream quanto underground, mi sono ripromesso di colmare le molte lacune che ho finito per accumulare in più di 10 anni di heavy metal non seguito a dover. Cerco attualmente di non perdere un concerto che uno di quello che apprezzo, e gli Annihilator, seppur senza la formazione che avrei sognato, sono una delle realtà che più ho amato e mai ho avuto la possibilità di osservare in azione. Giunge il tempo di farlo, ed il 3 novembre si presenta l'occasione, durante il tour europeo a supporto della nuova fatica uscita proprio quest'anno per la Earache, semplicemente intitolata "Annihilator".
Il tour prevede una sola data italiana, e come sempre noi metallari del nord Italia siamo avvantaggiati rispetto ai nostri conterranei dal centro e dal sud: infatti il tour toccherà esclusivamente il Live di Trezzo sull'Adda, bel locale in cui mi trovo per la prima volta, dove l'acustica è decisamente ottima per tutte le band in programma. I nostri sono accompagnati da due giovani band, Svölk e Sworn Amongst: ora, mi preme trattare un punto piuttosto "caldo" a riguardo. Infatti, tramite vie traverse, anche la mia band ha ricevuto la mail inviata dal management degli Annihilator con la proposta di seguire la band in tour; il tutto per una cifra piuttosto spropositata che la band di supporto avrebbe dovuto garantire, in pratica la copertura completa del tour bus per tutta la durata della permanenza sul suolo europeo. E' triste sapere che per garantirsi un minimo di fama sia necessario ricorrere al portafoglio con cifre davvero elevate, e non credo che le band siano riuscite a rientrare se non minimamente con il loro merchandise... ma tant'è, può essere che la voglia di provare l'ebbrezza di un tour sia stata più forte di qualsiasi somma di denaro, non giudicherò di certo due act validi come quelli che hanno preceduto la performance di Jeff Waters e degli attuali dipendenti, se mi consentite il termine. In ultima analisi, segnalo che anche i romani Adimiron hanno seguito le prime dieci date del tour, sostituiti poi dagli Svölk in quel di Oslo, loro paese natale, fino all'ultimo concerto tenutosi a Londra.
Proprio con quest'ultimi si apre la serata, e riesco ad arrivare giusto in tempo per seguire tutta la setlist di questo quartetto proveniente appunto da Oslo, attivo dal 2005 e con un solo album del 2009 all'attivo, da cui i nostri estrapolano tutti i brani che abbiamo il piacere di ascoltare questa sera. I nostri non puntano alla velocità, bensì il loro approccio heavy con forti rimandi all'hard rock è piuttosto lento e ragionato; alla voce si alternano bassista e chitarrista, anche se i siti della band riportano la presenza di un cantante, che evidentemente non ha seguito il tour. Un continuo fraseggio e duetti fra le due chitarre rendono la proposta davvero appetibile, per almeno 40 minuti di show che meriterebbero più dei pochi applausi che riescono a strappare. Ma si sa, siamo in Italia, va già fin troppo bene così.
A ruota segue il giovane quartetto inglese Sworn Amongst, in pista dal 2002 e con 3 album già all'attivo, datati 2006, 2008 e 2010; i nostri cambiano completamente le carte in tavola, con un thrash metal ruvido e dal cantato più orientato verso lidi death metal. Devo ammettere che la loro musica non mi prende come quella degli Svölk, e credo che più d'un astante abbia sentito una verve troppo moderna da parte di questi 4 volonterosi giovani, che comunque impiegano tutte le loro forze per mettere a ferro e fuoco il Live di Trezzo, e ci riescono, vista la partecipazione molto più sentita.
Giunge il momento per l'headliner della serata di salire sul palco: la band vede il mastermind Jeff Waters alla chitarra, ed alla voce nel caso ve ne sia occasione (ricordo che alcuni album della discografia Annihilator vedono lo stesso chitarrista anche dietro il microfono), e Dave Padden alla chitarra ritmica ed alla voce (ormai dal controverso "All For You" braccio destro del despota canadese), come line up ufficiale del combo con base ad Ottawa, accompagnati da Alberto Campuzano al basso (dai misconosciuti canadesi Warmachine) e da Carlos Cantatore alla batteria, che molti di voi avranno già sentito nominare in quanto membro di molte formazioni metal della nostra penisola (sono a conoscenza del fatto che dopo aver registrato il disco del combo thrash metal H-George, in cui lo stesso Carlos milita, la band ha richiesto mix e master del prodotto allo stesso Jeff Waters, il che può far pensare che quest'ultimo si sia interessato ed invaghito del drumming vario e preciso di Carlos ascoltato sul nuovo cd della band piemontese... ma ci tengo a precisare che è solo una mia supposizione, N.d.P.).
La setlist è spettacolare, e comprende brani dall'ultimo ottimo album ("Ambush", "Betrayed", "The Trend"), dalle releases intermedie della band ("Tricks and Traps", "UltraMotion"), oltre ai classici di sempre ("King of The Kill", le splendide "Set The World on Fire", "The Fun Palace", "Phantasmagoria", "W.T.Y.D."), un medley acustico di "Phoenix Rising" e "Sounds Good To Me" (che lo stesso Waters dice di non suonare dal vivo da tempo immemore), per chiudere come ovviamente ogni spettatore presente si aspettava con l'accoppiata "Crystal Ann / Alison Hell". Un live da manuale, con Padden che si comporta decisamente bene dietro la sei corde, e si difende dietro al microfono (i vari Randy Rampage, Coburn Pharr o Aaron Randall hanno stili differenti e più personali, ma sarà difficile rivederli con gli Annihilator, considerata la stabilità della posizione di Padden che perdura ormai da 6 anni... ma Jeff Waters, si sa, è imprevedibile), Alberto Campuzano che svolge la sua parte da copione, offrendo anche ottime backing vocals genuine e sentite, e il drummer Carlos che ha dato un'ottima prova, dimostrando di essere il batterista giusto nel posto giusto; considerato che l'avevo visto in azione una sola volta, in un pub infimo, alle prese con cover decisamente poco metal, ne sono rimasto piacevolmente sorpreso (pur conoscendo i brani di H-George, nei quali si diletta con tecnicismi non certo alla portata di tutti). E' una goduria osservare Waters mentre si destreggia sul palco con una tranquillità ed una naturalezza davvero incredibile, pur mantenendo una sorta di profilo professionale che ci si aspetta da un musicista della sua caratura; la chitarra urla fra le sue mani, non si limita ad emettere suoni!
Nel complesso, una serata davvero entusiasmante, dopo la quale invidio a più non posso chi già segue la band da anni; vedrò di rifarmi in futuro, considerato il marasma di grandi emozioni che ancora si affolla nella mia mente a concerto terminato!
(Paulthrash - Dicembre 2010)