ZERSTÖRER
Declaration Of War
Etichetta: Ashen Productions
Anno: 2009
Durata: 37 min
Genere: war black metal
War metal , e sai cosa bevi. Questo trio di brutti ceffi a nome
Zerstörer (dal tedesco,"distruttori") arriva dalla Germania e può
vantare ben 11 anni di attività, anche se non si può certo definire una
band prolifica visto che, oltre a questo "Declaration Of war", hanno
pubblicato solo un altro full lenght nel 2002, intitolato "Panzer
Metal".Che genere suonino questi Zerstörer, penso sia ormai abbastanza
evidente: la bio cita tra le influenze la marcissima scena estrema
australiana, quindi Gospel Of The Horns, Abominator, Deströyer 666 e
compagnia bella (?!), e ci azzecca in pieno, trattasi infatti di un
miscuglio tra Black, Death, e Thrash, o, più semplicemente, War Metal,
con tutti i pregi e i difetti che ne conseguono e che ora cercherò di
approfondire. L'iniziale "Metal Terror" chiarisce fin da subito le
intenzioni bellicose del terzetto germanico: blast-beat torrenziali,
chitarre a motosega e cantante che sputa le tonsille spargendo il suo
verbo guerrafondaio, una vera manna per i cultori del genere. Nella
successiva "Hatred Rising" si insinuano influenze black, il riffing si
fa più gelido ed evocativo, in definitiva un buon pezzo che però palesa
l'immobilità del batterista, che raramente durante il corso del disco
effettuerà più di un cambio di tempo nella stessa canzone, ma questa
caratteristica è vista come un limite a seconda se il genere piace o
no, quindi prendetela come un'osservazione personale. "Vengeance", la
terza in tracklist, procede sulla stessa linea della precedente; la
produzione si fa notare per la sua modernità e risulta molto cupa e
quasi "meccanica" (forse esagero, ma ho pensato ai Berzerker), magari
qualcuno avrebbe preferito delle sonorità più grezze, lì però son gusti
e non si può comunque negare che il risultato non stoni affatto: altro
buon pezzo. Il tachimetro dà parzialmente tregua nella bella "Slaughter
Of Divinity", sorretta da un maestoso riff centrale e da un possente
rallentamento che le consente di emergere dall'insieme e proporsi come
una delle migliori song del lotto, anche se il suono del rullante,
nelle parti più lente, subisce un udibile peggioramento, non si capisce
se stia suonando quello o una pentolaccia. L'assalto continua con lo
swedish black della scarnificante "Pick Up Blasphemy", che vede tra i
numi tutelari gli ultimi Naglfar, poi finalmente le nostre martoriate
orecchie possono godere di un po' di tregua dal bombenhagel con la
Celtic Frost-iana "Total Frost" (varda tè il gioco di parole), invece,
se in "Infernal Warfare " si ravvisa un tocco thrasheggiante (e anche
una paurosa fantasia nella scelta dei titoli, scusate la frecciata, ma
quando ce vò', ce vò') le restanti "Life Absorber" e "Buried Alive"
(con tanto di samples iniziali di una pala che scava nella terra,
BRIVIDI!) poco aggiungono a quanto già detto, eccezion fatta però per
la conclusiva "Shattering Universe", mid-tempo maligno con tanto di
vocals effettate, degna conclusione di un disco qualitativamente
superiore ad altre fetenzie del genere (chi ha detto Bestial Mockery?)
, ben suonato e che farà, come già detto, la felicità dei cultori del
War Metal, e che forse ha le carte in regola per incuriosire anche gli
ascoltatori più diffidenti verso quest'ultimo, tipo il sottoscritto.
(Ranstrom Gail - Luglio 2009)
Voto: 7
Contatti:
Sito Zerstörer: http://www.myspace.com/zerstoererpanzermetal
Sito Ashen Productions: http://www.ashenproductions.net/