WOOD OF LIGHT
Materioteca 08
(MCD)
Etichetta: autoprodotto
Anno: 2009
Durata: 21 min
Genere: prog metal
I Wood of Light vengono da Treviso e "Materioteca 08" è il loro secondo MCD.
Il gruppo è attivo dal 2005 ed è stato formato da due ragzzi che si
erano conosciuti casualmente l'anno precedente in treno, diretti a un
concerto dei Dream Theater.
Dopo il reclutamento di altri membri le prime prove risalgono appunto al 2005.
Ho citato il concerto perchè i nostri prevedibilmente suonano prog metal, e devo dire che lo fanno anche bene.
I Dream Teather sono stati la scintilla ma dire che "Materioteca
08" è un disco pesantemente influenzato dagli autori di "Images And
Words" sarebbe una grossa bugia.
I tre brani che compongono questo MCD mostrano fortunatamente una
certa personalità, un deciso eclettismo e un approccio assolutamente
personale. Certo, sarebbe forse pretenzioso e fuorviante dire che i
Wood of Light siano originalissimi, però nelle loro composizioni le
influenze sono ben amalgamate e c'è sempre quel tocco personale che non
guasta mai, ma anzi fa guadagnare loro punti e stima. Per certi versio
direi che lo stile delle loro composizioni potrebbe ricordare certe
cose dei Queensryche (epoca "Promised Land") o l'ultimo disco dei
Conception, non tanto per le sonorità simili quanto perchè i brani
puntano molto ad "avvolgere" e coinvolgere l'ascoltatore con il passare
dei minuti; sembra esserci una certa ricerca all'atmosfera creata
piuttosto che al virtuosismo o al passaggio di difficile esecuzione
(che non mancano di certo, ma non sembrano essere una priorità).
I momenti privi di cantato non sono pochi, ma le parti solistiche non
danno mai l'impressione di essere mero sfoggio di tecnica o comunque
momento a sè. I brani sono costruiti sempre seguendo un certo filo
logico, grazie a crescendo inseriti ad arte o arrangiamenti sempre tesi
a valorizzare l'insieme piuttosto che il singolo strumento. Molto
indicativi a tal senso i quasi sei minuti del secondo brano in
scaletta, "Dyingasping For Breath". Le note interne parlano di brano
strumentale, composto dal tastierista Osvaldo Indriolo. In effetti non
c'è un testo vero e proprio, ma solo delle voci sussurrate e ben
effettate, con toni molto bassi. La concezione e l'arrangiamento danno
un taglio quasi "cinematografico" al pezzo, che partendo da un riff
vicino a certe cose di (new) prog inglese alla IQ prende poi una
direzione tutta personale e assolutamente vincente!
L'iniziale "Project.I.C." è forse il pezzo più ordinario, per
quanto valido. Qui l'infulenza primaria dei Dream Theater in effetti si
sente e cio' non è assolutamente un male, anche perchè il taglio è
comunque personale (sentire gli interventi vocali). Ottimi ancora una
volta gli arrangiamenti di tastiera e notevoli le parti di batteria.
Chiude questo mini-CD l'ottima "00.74 AM (The secret)", dove tutti
gli strumentisti mostrano un ottimo affiatamento e una maturità
notevole; la melodia non risente delle tante rifiniture e del lavoro
incessante di tutti i componenti. Non è certamente cosa da tutti
eseguire partiture complesse e ricercate ottenendo un risultato
"fruibile" e apparantemente "semplice"...
Quindi, che altro aggiungere? In circa 20 minuti i Wood of Light
riescono a fare centro e si mettono in luce coma realtà
interessantissima nel prog (metal) italico. E' inutile soffermarsi
sulle qualità dei singoli, tutti assolutamente all'altezza della
situazione (cantante compreso!).
Bravissimi, non aggiungo altro.
(Linho - Febbraio 2010)
Voto: 8
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Sito internet: http://www.woodoflight.com/