WOLFTHRONE
Unleash The Hate
(MCD)
Etichetta: Art Of Propaganda
Anno: 2009
Durata: 24 min
Genere: black metal
Shadowolf e Kryth sono le due figure che si celano dietro il moniker
Wolfthrone. Sono personaggi che hanno collezionato esperienze con tante
altre realtà musicali underground nel panorama black, prendendo parte
nel complesso a parecchi lavori. Il primo si occupa solo della voce, il
secondo, invece, di tutti gli strumenti (basso, chitarra e batteria).
Il quartier generale del gruppo è localizzato in Spagna, e
precisamente nell'area di Barcellona, anche se i due hanno stretto
collaborazioni pure con gruppi olandesi e finlandesi. I Wolfthrone si
sono formati nel 2000 e si sono dimostrati abbastanza prolifici sin da
subito, pubblicando un demo, due split, un promo e, infine, il MCD
"Unleash The Hate", ad oggi la loro produzione più recente. Per
quest'ultimo, le linee di batteria sono state suonate da Lunatic, il
quale in passato ha militato nei ben noti Behexen (sì, proprio quelli
finlandesi!) in qualità di bassista e tuttora è in forza nei
Korgonthurus assieme a Kryth.
Il MCD in questione si compone di quattro canzoni piuttosto
lunghe, tutte superiori ai cinque minuti. Genere suonato, come avrete
capito, è un black metal ortodosso fino al midollo. Musica fredda,
istintiva e ignorante, che non guarda in faccia a nessuno. Musica un
po' troppo monotona e fine a sé stessa, suonata in maniera molto
approssimativa e composta di getto, senza investirci troppo tempo. Ecco
le due facce della medaglia.
Rumori sepolcrali introducono la title-track, brano cadenzato e
regolare. In esso si scorgono già tutti i pregi e i difetti del gruppo.
Da una parte, la produzione fredda, la voce sgraziata, rauca e carica
di astio e alcune successioni armoniche stanno a dimostrare che i
nostri hanno le carte in regola per suonare questo tipo di musica.
Dall'altra, l'esecuzione di Lunatic dietro le pelli è ignobile, non
azzecca un tempo che sia uno. Purtroppo è impossibile non accorgersene,
anche perché i ritmi sono molto semplici e lineari.
Bello l'arpeggio che spiana la strada a "Death By My Side", altra
canzone glaciale e strutturata su tempi medio-lenti. L'ispirazione si
divide tra la scena scandinava dell'epoca d'oro del black e quella, più
attuale, localizzata nell'Est Europa. Si tratta, in sostanza, di musica
minimale, che non abbandona praticamente mai i propri binari per
sperimentare nuove soluzioni. Nel finale, il brano rallenta fino ad
esaurirsi sull'arpeggio con cui aveva iniziato. Una rapida sfuriata, di
3-4 secondi, spiazza l'ascoltatore, e su queste note "Death By My Side"
termina definitivamente. L'unica volta che i Wolfthrone provano
qualcosa di diverso, insomma, non se ne escono con una gran trovata.
Sembra il finale di un brano grind, fatto da un gruppo black e suonato
a metà della velocità.
Con "Flames Of The End (Infernal Storm)" i Wolfthrone si rifanno
al black primordiale degli anni '80 (pensiamo a Bathory, ai Mayhem dei
primissimi demo, Hellhammer, qualcosa dei DarkThrone e dei Carpathian
Forest meno ispirati), con tutto quello che ne consegue. Riff
elementari si protraggono per tutto l'arco della canzone. Qualche
accelerazione prova a smuovere le acque, ma la sezione ritmica soffre
tremendamente questi ritmi -ad onor del vero piuttosto modesti-,
perdendo colpi e arrivando sempre inesorabilmente in ritardo.
"Blind Faith", il brano conclusivo, non si scosta da quanto già
sentito. Riff discreti, strutturati alla buona, qualche passaggio che
richiama i Behemoth degli esordi e, ancora una volta, tante
imprecisioni. Si sa, non si pretende da un gruppo black il massimo
della perfezione: si è già detto un'infinità di volte che la tecnica
non gioca un ruolo di prim'ordine in questo genere; in questo caso,
però, la mancanza di coesione tra le parti è troppo netta.
Non c'è molto da dire: "Unleash The Hate" è un MCD che non ha
proprio niente di nuovo da dire e, per giunta, ripropone idee trite in
modo deprecabile. Con un batterista decente, i Wolfthrone potrebbero
sperare di ritagliarsi il loro piccolo spazio all'interno della scena
black iberica e, perché no, provare a puntare un po' più in alto. Ma
fin tanto che le cose stanno così, avranno vita dura. Mi auguro che
Shadowolf e Kryth trovino al più presto un rimpiazzo (Lunatic, in fin
dei conti, era un semplice session) e tornino alla carica con un
prodotto suonato come si deve.
(BRN - Marzo 2010)
Voto: 5
Contatti:
Mail Wolfthrone: thetruewolfthrone@yahoo.es
Sito Wolfthrone: http://www.thetruewolfthrone.cjb.net/
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