WINTER HAZE
The Storm Between

Etichetta: UK Division Records / Alkemist Fanatix
Anno: 2009
Durata: --
Genere: gothic power metal


Nati nel 2003, i parmensi Winter Haze raggiungono il traguardo del primo demo nel 2005, dopo i consueti assestamenti di line up: il titolo è "Innocent Dream" e lo stile del gruppo può essere descritto come un buon punto di incontro tra la tradizione power italiana e quella nordica con voce femminile e influenze gotiche (su tutti, Nightwish). La band, nel mentre, si impegna in una forte attività live e arriva infine a questo album di debutto per UK Division intitolato "The Storm Within".
Ormai, devo dire, è sempre più difficile dare un giudizio su un lavoro come questo, dato che il genere sembrerebbe aver esplorato un po' tutte le soluzioni consentite e quindi è raro poter ascoltare qualcosa che non sappia di già sentito. Anche i Winter Haze non è che brillino di innovazione e si limitano a portare avanti un discorso musicale conosciuto con onestà e impegno: a questo punto, quindi, ha più senso giudicare il loro lavoro da un punto di vista puramente melodico. Ascoltando così "The Storm Within" il risultato finale è sicuramente buono, magari non eccezionale, ma certamente positivo: i musicisti mostrano un buon gusto negli arrangiamenti e sanno scrivere linee coinvolgenti e affascinanti; buona la preparazione tecnica di tutti i musicisti e anche la voce femminile di Giorgia non risulta mai stucchevole come capita molto spesso in tante produzioni di genere.
A questo punto la maggior parte di voi avrà già capito il tono generale del disco: il brano di apertura, "Trail Of The Wolf", serve bene da biglietto da visita, accelerazioni in doppia cassa che fanno da sfondo ad assoli vorticosi, tastiere magniloquenti e cavalcate in tinte epiche; "Eyes To The Dawn", invece, ricorda più i vecchi Labyrinth ma è un brano interessante grazie alle belle linee melodiche. Altalenante "White Witch", che inizia dolcemente per poi sfoderare le unghie in un bel pezzo in pieno stile power, mentre colpisce nel segno "Decostruction Of Mind", più sinistra e spettrale grazie al bel gioco di tastiere. Più scialbe invece la ballad "From Here To Eternity", "Innocent Dream" e "Darker World", a mio parere un po' confusa e poco incisiva.
Un altro episodio piacevole, invece, è "Unme", grazie ad un efficacissimo ritornello che rimane subito in mente e anche ad un certo dinamismo di fondo che permette al brano più lungo del lotto (sei minuti di durata) di non essere mai noioso, anche nei momenti più delicati, come l'intermezzo pianistico sul finale.
Come vedete, quindi, pur non avendo evidenziato picchi di chissà quale caratura, non mancano i momenti di interesse nell'ascolto di "The Storm Within" che, quindi, potrebbe essere sicuramente interessante per gli appassionati del genere.
È chiaro che tutto questo non è sufficiente per parlare di capolavoro e la longevità di un album come questo potrebbe essere a rischio proprio a causa dell'eccessiva presenza sul mercato di progetti simili, ma questo non toglie i buoni spunti che potrebbero far crescere la band in futuro.
(Danny Boodman - Gennaio 2010)

Voto: 6.5


Contatti:
Mail Winter Haze: raffo@winter-haze.com
Sito Winter Haze: http://www.myspace.com/mywinterhaze

Sito UK Division: http://www.myspace.com/ukdivision

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