WICCA
Bloodrush
Etichetta: Twilight Zone Records
Anno: 2010
Durata: 40 min
Genere: thrash metal
A.D. 2010: esce la nuova fatica dei Wicca, "datata" formazione
teutonica che ha ristampato solo nel 2008 il primo ed unico album
"Splended Deed" (già passati al setaccio dal sottoscritto sulle pagine
di Shapeless), uscito nel 1988; "Bloodrush" è quindi il secondo
capitolo di questi cinque appassionati dalla Germania con furore (per
la biografia, vi rimando ai cenni inseriti nella precedente
recensione), il risultato di un songwriting che risale ancora al
periodo di massimo splendore per la band, limato e riadattato in chiave
più moderna. Sia chiaro, qui si parla di thrash metal vecchia scuola,
nessuna cessione a quelle che sono le nuove tendenze tanto di moda,
solo puro e semplice metal direttamente dagli anni d'oro del genere,
supportato da una qualità sonora ben inquadrata nella dimensione
temporale in cui si trova ad essere catapultato. Sono poche le cessioni
al thrash scaturito dai soliti noti provenienti dalla nazione di
origine dei nostri: qui si parla in gergo Bay Area, mixando pura
violenza ad un incedere ragionato, senza dimenticarsi di quando in
quando un pizzico di melodia, che mai guasta. Il tutto fluisce in una
miscela omogenea, che molto poco ha di originale, ma risulta
abbondantemente personale, fattore X di qualsiasi combo che mostri le
carte in regola per appassionare al giorno d'oggi, vista l'immensa mole
di musica che si ha la possibilità di reperire e vagliare. I nostri
hanno dalla loro l'aver partorito questi brani ormai vent'anni or sono,
e sottolineo che ciò non è cosa da poco, avendo dalla loro un album che
probabilmente non avrebbe ottenuto all'epoca tutti i consensi che
attualmente può strappare agli appassionati. La band si accasa presso
la Twilight Zone Records, etichetta indipendente con sede nella natia
Germania, che offre fiducia ai nostri e ripone speranza nel rinato
interesse per un genere che sembra essere nuovamente balzato agli onori
della cronaca.
"Bloodrush" si sviluppa in 9 brani più una intro, per un
minutaggio totale di 40 minuti, capaci di non distogliere l'attenzione
nel loro incessante martellamento, grazie ad una prova da manuale dei
nostri a livello esecutivo, ed ovviamente sciorinando un songwriting
vario e mai banale, come troppi giovani gruppi che si avvicinano a
questo approccio sembrano non aver ancora completamente recepito,
scadendo in mere copiature dei propri idoli di riferimento.
Si parte con "Hellcome", una nenia accompagnata dai vocalizzi
inquietanti di una giovane tedesca, che apre la strada alla vera e
propria opener "Sadsong", puro thrash "in your face" nella miglior
tradizione, con richiami a maestri come Death Angel, Evildead,
scorrendo compatta e veloce, coerentemente seguita da "Tongue Of
Confusion", una combinazione di soluzioni care ad altri mostri sacri
come Exodus e Forbidden. "Oppression" smorza la tensione, un
malinconico arpeggio accompagnato da un drumming lineare, un brano che
rimanda alla fase di transizione che i Testament vissero con un album
come "The Ritual", per tornare ad incalzare con le successive "Mega
City" e "Disneyland", grazie ad una dosata mescolanza di furia ceca e
mid tempos (quasi al limite del doom metal nella prima delle due), ed
una spruzzata di melodia a sancire l'ottima riuscita finale. E' tempo
di titletrack, che convince meno delle altre composizioni per via di
scelte compositive non sempre felici, ma nel complesso inquadrata
all'interno del tutto, per muoversi verso la conclusione del lotto, con
la corposa "Generations Talk" a riproporre in sé tutte le
caratteristiche distintive dei Wicca. Chiusura affidata a "Psychic
Warfare" e "Pull Down The Wall", rifacimenti di due brani del primo
capitolo discografico dei tedeschi. D'impatto l'artwork di "Bloodrush",
che si configura come la classica ciliegina sulla torta, per un album
che difficilmente deluderà le aspettative.
Per chi non avesse mai avuto modo di sentire ed apprezzare questo
quintetto tedesco, e normalmente usa saziarsi del genere di riferimento
della band, il consiglio più spassionato e sentito non può che essere
di offrire loro una chance; l'esperienza di anni passati in situazioni
underground più difficili di quelle odierne, ed una passione che dopo
due decadi passate in sordina è riuscita a riaffiorare di nuovo vanno
assolutamente premiate. I Wicca sapranno regalarvi una scarica di
adrenalina senza troppi compromessi, un plauso a loro e tutto il
supporto di cui necessitano!
(PaulThrash - Maggio 2010)
Voto: 8
Contatti:
Myspace Wicca: http://www.myspace.com/wiccaattack