WEDDING IN HADES
Elements Of Disorder
Etichetta: Bad Mood Man Records
Anno: 2010
Durata: 48 min
Genere: doom / death / gothic
Dopo gli spagnoli Helevorn, restiamo ancora in Europa per una nuova
pubblicazione della Bad Mood Man e per la precisione in Francia dove
facciamo la conoscenza dei Wedding In Hades, formazione arrivata al
debutto dopo un demo pubblicato nel 2007 e dedita ad un misto tra il
classico doom/death dei My Dying Bride, unito a richiami gothic più o
meno velati, ma anche Katatonia e Amorphis in certi frangenti.
Anche in questo caso, bisogna dirlo, si può fare un discorso analogo a
quanto già detto per gli Helevorn: niente di innovativo o traboccante
di personalità nella proposta dei Wedding In Hades, ma sicuramente
ancora una volta la Bad Mood Man non ha sbagliato a dare fiducia ad una
band di questa caratura, perchè non sempre servono solo fuoriclasse,
benchè tutti speriamo che ne nascano sempre il più possibile; spesso il
genere è mantenuto in vita da formazioni come questa che portano avanti
con fierezza e onestà uno stile musicale che, a conti fatti, non vuole
essere molto diverso da sé stesso.
Così la breve introduzione "Sacrifice" ci introduce alla classicissima
"Safety", tra movimenti lenti, ritmi soffocanti e atmosfere
malinconiche. I Wedding In Hades non esagerano mai, però, e a conti
fatti sono ben lontani dall'estremismo sonoro di molti compagni anche
della stessa etichetta: la melodia resta sempre ben presente in tutte
le tracce e quindi anche i meni avvezzi alle funebri nenie del doom
potrebbero trovare interesse in un'opera come questa. "As I Die" sembra
dare un colpo di coda in più, con una sfuriata centrale dal sapore
black, ma ben presto la magniloquenza dei My Dying Bride torna farsi
sentire in un buon equilibrio che pone il sigillo su uno degli episodi
più interessanti dell'album, contrariamente alla successiva "Centuries
Of Men".
Con "Widow", invece, scopriamo un altro aspetto del gruppo, grazie ad
una introduzione sensuale e profonda che non può non far venire subito
alla mente il compianto Peter Steele e i suoi Type O Negative. Ci
avviamo, quindi, verso la parte finale dell'album e passiamo attraverso
"Doomed", la composizione più lunga dell'album con i suoi quasi nove
minuti di durata: qui direi che basta anche solo il titolo per capire
di cosa si tratta, un vero e proprio compendio del genere, con ogni
parte che si incastra secondo uno schema assolutamente consolidato che
da anni flagella gli amanti del genere.
Mancano solo due brani per questa breve panoramica dei Wedding In Hades
e quindi parliamo di "A Dark Sea (Signaculum Domini)", un episodio
decisamente più sinfonico, con le tastiere in primo piano e una
magniloquenza che accompagna l'ascoltatore sull'oscuro mare evocato dal
titolo. L'ultimo brano, invece, si intitola "The Wise" e questa volta
sono i Katatonia di "Discouraged Ones" a fungere da numi tutelari del
gruppo, con risutati assolutamente apprezzabili, sia per l'atmosfera
decadente del brano, sia per la buona performance del cantante che si
dimostra abile anche nelle parti pulite.
Come vedete, quindi, anche questa volta non ci troviamo di fronte ad un
lavoro capace di lasciare davvero il segno, ma sicuramente il giudizio
finale non può che essere positivo, soprattutto per la buona
versatilità della band che sa fondere e maneggiare un po' tutte le
correnti del gothic / doom. Solo un appunto finale che spero trovi un
miglioramento in futuro: un pizzico di aggressività in più avrebbe
sicuramente giovato al risultato finale, ma va bene anche così.
(Danny Boodman - Giugno 2010)
Voto: 7
Contatti:
Mail Wedding In Hades: weddinginhades@hotmail.fr
Sito Wedding In Hades: http://www.myspace.com/weddinginhades
Sito Bad Mood Man: http://www.myspace.com/badmoodman