VIPER VENOM
Unskinned (MCD)

Etichetta: Anko Music
Anno: 2009
Durata: 21 min
Genere: heavy/prog metal


Ho già avuto modo di scrivere dei Viper Venom quasi due anni fa, recensendo il loro demo "Reborn From Lies". Ricordo di aver apprezzato molto quel lavoro, tanto che l'ho riascoltato parecchie volte successivamente, per piacere personale. Alla luce di quelle sei tracce, ho atteso con trepidazione l'esordio ufficiale del gruppo barese. Ed ora, l'occasione si è presentata.
"Unskinned" è il primo MCD dei Viper Venom, ed è stato registrato presso gli studi della Anko Music a Monaco di Baviera. La copertina, molto semplice, ci mostra la schiena nuda di una donna, con delle fiamme sullo sfondo. Nella copia in mio possesso, non è presente alcun libretto.
La formazione che ha inciso il CD consiste in Miriam Maiorano alla voce, Stefano Messina alla chitarra, Marco De Pascale al basso e Dario De Santis alla batteria.
Si parte con "Silence Speaks". Si tratta di una canzone imbevuta di spirito doom, anche se nel suo sviluppo presenta accelerazioni in antitesi col genere appena citato. Ma il riff portante della chitarra, così cupo e per certi versi "sabbathiano", ne reca impresse tutte le suggestioni. Così, a mio avviso, stonano un po' gli effetti che tentano di modernizzare la proposta dei Viper Venom. Il trattamento sui timbri degli strumenti e della voce, snaturano un bel po' le caratteristiche tipicamente heavy metal del sound dei nostri. Insomma, un bel cambiamento rispetto a "Reborn From Lies", che non si rivela alla fin fine così positivo. La stessa espressività viene un po' a mancare. Dal punto di vista musicale, produzione sciagurata a parte, "Silence Speaks" è una traccia valida, impreziosita dalla solita interpretazione grintosa di Miriam e dall'ottimo lavoro di Stefano alla chitarra. La sezione ritmica è precisa e tecnica, ed accompagna con diligenza il brano fino alla sfuriata finale. I Viper Venom si dimostrano, come di consueto, in possesso di un songwriting equilibrato, che piega la tecnica in funzione del brano.
La canzone "Angry Grace" era apparsa nel demo, e qui viene riproposta. Non mi dilungo più di tanto sulla sua descrizione. Al lettore basti sapere che "Angry Grace" contrappone una strofa espressiva e delicata, a sezioni più vigorose ed aggressive. La traccia non punta sulla velocità, ma gode di un buonissimo groove. Molto bella la parte dell'assolo di chitarra, ma penso che sia il basso di Marco a meritare una citazione in particolare. La cantante fa come al solito il buono ed il cattivo tempo, ma la sua prestazione risulta penalizzata dal lavoro svolto dagli studi della Anko. Anzi, lo stesso vale discorso vale, in fin dei conti, anche per tutti gli altri musicisti. Per curiosità, ho appena riascoltato la versione di "Angry Grace" presente su "Reborn From Lies": a me continua a piacere di più. Questo tentativo di modernizzare lo stile dei Viper Venom mi ha lasciato davvero perplesso.
"Tears Of Benshee" (sì, è scritto proprio così: il termine corretto sarebbe Banshee) è una traccia molto bella, sorretta da un arrangiamento sopraffino, capace sia di comunicare sensazione, sia di picchiare. Si ascolti la contrapposizione tra le battute iniziali, molto oscure, e la sezione seguente, vigorosa e trascinante. La composizione non è lineare, ma procede per variazioni, dando vita così ad una struttura complessa, a metà strada tra certo prog e qualche suggestione dei vecchi Mercyful Fate. In "Tears Of Benshee", la produzione sembra meno invadente, e forse per questo motivo la canzone gode di una certa naturalezza timbrica (relativa, comunque). Sicuramente, un episodio felice nell'ambito di "Unskinned".
Come già "Angry Grace", anche "Rise Me" era apparsa in "Reborn >From Lies". Anzi, ho sempre ritenuto questa traccia come una delle più rappresentative dei Viper Venom. Questo perchè ne mette in luce tutte le caratteristiche. L'interpretazione selvaggia di Miriam ne risulta valorizzata, così come il connubio tra tecnica e violenza tipico del gruppo. Si ascolti ad esempio la parte del basso, sempre creativa e di valore. Sono contento che "Angry Grace" sia stata riproposta in "Unskinned", anche se continuo a preferire la vecchia versione. Grande canzone, comunque.
"Quiet Doom" è la ballata che chiude il CD. O meglio, una sorta di power ballad, che per quanto cerchi di mantenere dei toni soft, non riesce a far meno della grinta. Anche perchè la grinta è parte integrante del DNA dei Viper Venom. La bontà di questa canzone sta nella scelta, evidente, di non optare per soluzioni compositive banali, senza per questo rigettare la tradizione. Gli spunti prog sono sempre presenti, anche se soltanto accennati. L'unico neo, l'assolo di chitarra: secondo me avrebbe potuto essere migliore, dato che nel finale sembra perdere un po' la bussola.
Dunque, che giudizio dare a questo "Unskinned"? Francamente, non penso che questo MCD rappresenti al meglio i Viper Venom. A mio giudizio, e forse anche per una questione di gusto personale, "Reborn >From Lies" rimane più indicativo del potenziale del gruppo barese. Le cinque canzoni qui presenti sono belle, ben fatte, su questo non c'è dubbio. Basta fare attenzione all'arrangiamento, alla struttura dei brani. I tre inediti sono piacevoli e non sfigurano. E' però la produzione sciagurata a rovinare il tutto. Sono sicuro che la colpa non sia dei Viper Venom: non penso che siano impazziti tutto d'un colpo. Questo è ciò che succede quando un tecnico del suono vuole plasmare il sound di un gruppo, senza esserne capace. Perchè infarcendo la produzione di effettacci ed effettini, ha snaturato il suono dei Viper Venom. A parer mio, il quartetto ha sbagliato ad andare in Germania, per registrare questo MCD. In Italia ci sono studi altrettanto buoni, nei quali lavorano tecnici più propensi ad ascoltare il volere di una band. Ad assecondarne la poetica musicale. Le scelte produttive della Anko non hanno minimamente senso: certi suoni, certi "modernismi" non c'entrano veramente nulla con l'heavy/prog dei Viper Venom. E' come se gli AC/DC fossero prodotti con lo stesso criterio dei Limp Bizkit. Purtroppo, per molti produttori tedeschi, i gruppi italiani non sono che delle realtà "provinciali": pertanto, si sentono in dovere di modernizzarli, di "svegliarli" ad una scena internazionale. La Anko però ha mancato clamorosamente il bersaglio, penalizzando oltremodo un gruppo valido, che da questa collaborazione ha avuto solo da perderci, anzichè da guadagnarci. Basta guardare anche la foto del gruppo presente nell'artwork di "Unskinned": fredda, impersonale, priva della vitalità tipica del quartetto.
Ciò nonostante, dopo un ascolto attento delle tracce, non posso dare un brutto voto ad "Unskinned". Dare un insufficienza ai Viper Venom a causa di una produzione obbrobriosa, sarebbe eccessivamente severo nei loro confronti. Però è importante che il gruppo torni presto in studio, e produca magari un due tracce, ma che metta in luce il loro vero suono, il loro spirito heavy/prog: insomma, è necessario che riguadagnino credibilità, di modo che il pubblico sappia veramente di che pasta sono fatti.
In conclusione, invito i lettori a visitare il MySpace della band (http://www.myspace.com/vipervenomita), così che il lettore possa confrontare le tracce di "Unskinned" con quelle tratte da "Reborn From Lies". In più, i curiosi potranno anche godersi la visione di due video: quello di "Silence Speaks" e quello di "Dancing On Broken Glass", in collaborazione con una band tedesca.
(Hellvis - Novembre 2009)

Voto: 7


Contatti:
Mail Viper Venom: vipervenomita@gmail.com
Sito Viper Venom: http://www.myspace.com/vipervenomita

Sito Anko Music: http://www.ankomusic.de/