VEKTOR
Black Future

Etichetta: Heavy Artillery
Anno: 2009
Durata: 68 min
Genere: techno-thrash metal


Tra le grandi sorprese del 2009, per quanto riguarda la sfera legata al genere thrash metal, è davvero d'obbligo citare gli statunitensi Vektor, quartetto dalla giovanissima età che è arrivato al debutto discografico con "Black Future", un prepotente concentrato di stile e passione tanto complesso quanto diretto, che seppur decisamente corposo ed alle volte difficile da digerire, soprattutto durante i primi approcci, riesce a rapire nel proprio vortice e incollare chi si avventura fra i suoi meandri per tutta la durata del lotto.
Ecco che ancora una volta troviamo lo zampino della Heavy Artillery, che sembra avere un fiuto decisamente esemplare per realtà underground con tutti i connotati per poter sfondare, o quantomeno ottenere un riscontro in termini di pubblico decisamente al di sopra della media e delle aspettative. Non per ultimo, la qualità delle band è sempre indubbia, ed i Vektor non sono da meno: sci-fi thrash, così amano definire la propria proposta, che tradotta per le masse, risulta essere un techno thrash metal ispirato ai mostri sacri del genere, condito con una massiccia dose di speed e melodia, che non manca di citazioni alle band carismatiche che hanno influenzato il giovane quartetto, ma risulta nel contempo fresca e personale. Niente di particolarmente originale, sia chiaro, ma è d'obbligo ripetere allo sfinimento come la personalità che ogni band degna di questo nome mette nel proprio songwriting, alle volte vale più di qualsiasi innovazione, ed un lavoro può presentarsi carico di pathos grazie ad essa.
Influenzati dai seminali Voivod non solo dal punto di vista prettamente musicale (più di una persona avrà notato la profonda somiglianza tra il vecchio logo utilizzato dai metal gods canadesi ed il logo dei Vektor, oltre ad un immaginario a livello di tematiche, che si traduce pedissequamente nell'artwork del cd), i nostri si lanciano in bordate sul filo del rasoio che passano attraverso la violenza mera e fine a sé stessa, tecnicismi, controtempi e dissonanze tanto care alle più ricercate fra le compagini techno thrash, mostrando una preparazione dal profilo strumentale invidiabile, sottolineata in particolare dal gusto negli stacchi solisti di cui "Black Future" è decisamente ben fornito.
Sono 9 i brani presenti, per ben 68 minuti di musica, che vanno dritto al sodo; spaventano le tre suite presenti, rispondenti ai nomi di "Forests Of Legend", "Dark Nebula" ed "Accelerating Universe", che da sole accompagnano per ben 33 minuti di musica. Tutti i brani non presentano cali di tensione, e non bastano parole per dare un'idea dei contenuti variegati che si palesano lungo il cammino; per entrare in sintonia con la proposta, non resta che accingersi ad ascoltarla ripetutamente, anche solo un tentativo di descrizione potrebbe distorcere quello che è il vero risultato finale. Basti sapere che la titletrack, "Oblivion" ed i tre brani citati in precedenza meritano davvero un attento e profondo ascolto. Unico vero neo della band, nonché motivo di divisione fra i vari supporter, la voce di David Disanto, che non sempre si sposa del tutto con il contesto musicale, seppur non stoni più di tanto nell'economia generale dell'album.
Un piacevole tuffo nel passato, cui non è particolarmente difficile assistere al giorno d'oggi, considerato il ritorno in voga del genere e la voglia che il pubblico metal sembra aver ritrovato per atmosfere e sensazioni che questa proposta sa fornire. Certo, bisogna saper pazientare, oltre che saper tornare sugli stessi brani più e più volte, per poter assaporare tutte le sfaccettature del caso, considerato come i Vektor siano perfezionisti da questo punto di vista, lasciandoci in eredità un album in cui il lavoro d'arrangiamento di ogni singolo riff è opera ardua e ricercata. Pollice verso per i quattro giovani americani, che non potranno che migliorare col tempo, e ripresentarsi a quanti hanno saputo accogliere con partecipazione "Black Future" con un lavoro ancora più maturo, e ne vedremo davvero delle belle se così sarà... support!
(PaulThrash - Maggio 2010)

Voto: 8.5


Contatti:
Myspace Vektor: http://www.myspace.com/vektor

Myspace Heavy Artillery: http://www.myspace.com/heavyartilleryrecords