UNTIMELY DEMISE
Full Speed Metal (MCD)

Etichetta: autoprodotto
Anno: 2009
Durata: 15 min
Genere: thrash metal


Peccato, davvero un peccato... un vero peccato che questo debutto degli Untimely Demise sia esclusivamente un demo di 4 brani, per soli 15 minuti di musica! Di fatto, il quartetto canadese si presenta con tutte le carte in regola: una registrazione coadiuvata da Glen Drover (ex Megadeth), l'artwork affidato alle mani sapienti ed ormai rodate di Ed Repka, ed in ultima analisi, ma in primo luogo per importanza, composizioni interessanti e mai del tutto banali, che pur mantenendo il proprio trademark anni '80, sono capaci di mostrare una sviluppata maturità compositiva (a dispetto della giovane età della band) ed una freschezza e personalità non da tutti... siamo sinceri, quante band con la possibilità di produrre album "studiati a puntino" per il mercato discografico, fanno buchi nell'acqua per un songwriting scialbo e senza episodi veramente degni di menzione? Attualmente un numero decisamente elevato, per rispondere al quesito; ben venga quindi chi di tasca propria, ed animato esclusivamente da passione e voglia di proporre la propria musica, si mette in gioco con tutte le forze e risorse di cui è a disposizione per seminare il proprio verbo, nella speranza di raccogliere proseliti.
"Full Speed Metal" trasuda questa passione da ogni nota, e seppur il timing sia così limitato, sa riservare innumerevoli sorprese nel corso dell'ascolto, così come è capace di lasciare impressi nella mente refrain, riff e parti soliste dal sapore nostalgico, ma che ancora sanno sprigionare grande forza e compattezza.
Apre le danze "Full Speed Metal", una sorta di dichiarazione di battaglia, che porta gli Untimely Demise a dissotterrare sin da subito l'ascia di guerra, e lanciarsi in una cavalcata di speed come in passato siamo stati abituati dai conterranei più noti della band; "Iron Wings" proietta nei primissimi anni '80, quando il thrash metal cominciava a fuoriuscire allo scoperto e Metallica, Slayer, Exodus ed Overkill (in particolare quest'ultimi, se rapportati al caso in oggetto) muovevano i primi passi nell'universo musicale. Non è da meno "Human Condition", impreziosita da un lavoro in fase di arrangiamento sicuramente ampliato rispetto ai due brani precedenti, con uno stacco solista che non nasconde passione per i Megadeth (paragone non a caso, come avrò modo di sottolineare in seguito). Il lotto di brani si chiude con "My Tragedy", per chi scrive la punta di diamante del platter, servita condita con tutti gli ingredienti che servono a caratterizzare e rendere vincente un brano genuinamente thrash metal, ovvero stop 'n go, bridge che lasciano in sospeso, mid ed up tempo ben inquadrati nel contesto.
I suoni sono spiccatamente retrò, pur venendo catapultati nel 21esimo secolo da un mixing ed un mastering moderno al passo coi tempi. Precisione e pulizia sono l'arma vincente del quartetto, e se non si può non sottolineare la partecipazione dello stesso Glen Drover a livello solista, nulla si vuol togliere agli stessi ragazzi, che di certo non scherzano a livello di tecnica e di dimestichezza col proprio strumento. Se proprio si vuol cercare il cosiddetto pelo nell'uovo, in certi frangenti la voce pecca di incisività, riferendosi in particolare alla perdita di naturalezza del cantato nel tentativo di inasprire e rendere acido il risultato finale, quando ci si potrebbe limitare all'ottima prova vocale nei canoni della proposta.
Non resta che riciclare una frase, che si potrebbe definire come la summa del discorso: "un lavoro partorito da appassionati per appassionati", mai sentenza potrebbe essere più vera! Consigliati a tutti quelli che stanno vivendo una seconda giovinezza con il ritorno del thrash e dello speed metal, così come a chi vuole avvicinarsi al genere scegliendo la dimensione underground per farlo, considerato come ormai quest'ultima detenga a tutti gli effetti lo scettro del songwriting e l'appellativo di culla della qualità nel panorama metal... supporto!!!
(PaulThrash - Ottobre 2009)

Voto: 8


Contatti:
Sito internet: http://www.myspace.com/untimelydemisemusic