TUMULUS ANMATUS
Ave Casvs Mvndi

Etichetta: Art Of Propaganda
Anno: 2010
Durata: 39 min
Genere: black metal


I Tumulus Anmatus si sono formati in Lombardia nel 2005. Nel 2007 hanno pubblicato un demo ("Demo MMVII" - da poco ristampato in cassetta), ed hanno esordito su album nel 2010 con "Ave Casvs Mvundi", grazie all'etichetta Art Of Propaganda.
"Ave Casvs Mvndi" è stato registrato tra il novembre del 2009 ed il febbraio del 2010 presso lo studio Blindspot, sotto la supervisione di Davide Issia. La formazione che ha inciso il CD consiste nel chitarrista Gerion, nell'altro chitarrista A, nel bassista e cantante Tumulash e nel batterista MG4259.
Il disco contiene otto tracce per meno di mezzora di musica. Tutte le canzoni sono inedite, ad esclusione di "Voci Dal Profondo" che era già apparsa nel demo del 2007.
La copertina, dal colore di un pergamena vecchia e sporca, è misteriosa ed evocativa. Il libretto, di otto pagine, contiene altre illustrazioni, una fotografia dei musicisti in corpsepaint, e un testo in italiano (l'utilizzo della lingua madre è un tratto caratteristico dei Tumulus Anmatus).
"Ave Casvs Mvndi" è dunque il disco d'esordio dei Tumulus Anmatus, e rappresenta un ottimo biglietto da visita per questa band. Infatti, le otto canzoni che compongono il CD riescono a convincere fin dal primo ascolto, e reggono bena anche nel corso degli ascolti successivi. Il fatto è che i quattro musicisti che compongono i Tumulus Anmatus sanno il fatto loro, e non si tratta di musicisti che hanno scelto il black metal nella speranza che le loro carenze tecniche passassero inosservate. Gli artisti sono capaci, precisi ed anche talentuosi. Tutto questo è evidente quindi in "Ave Casvs Mvndi", un disco sfaccettato e ricco di soluzioni musicali, anche se fermamente legato ai canoni del black metal. Un black metal battagliero, virile, aggressivo: la potenza esecutiva dei nostri è notevole, ed è enfatizzata dalla valida qualità di registrazione. Ma questo impatto è frutto anche degli arrangiamenti ben costruiti, nei quali le due chitarre creano dei muri sonori non indifferenti, sostenuti da una sezione ritmica devastante ed implacabile. Le urla di Tumulash sono feroci, ma permettono di comprendere bene i testi: l'effetto complessivo è dannatamente coinvolgente.
Stilisticamente, il gruppo prende spunto un po' da tutta la tradizione del black metal, con un occhio di riguardo ai Carpathian Forest e anche ai vecchi Satyricon. Inoltre, sono riscontrabili delle suggestioni war black metal, e dei velati riferimenti alle radici del genere (Bathory e Venom: ma si tratta, come ho scritto, più di strizzatine d'occhio che di similitudini vere e proprie). Comunque sia, questi termini di paragone vanno presi col beneficio d'inventario: come ho già riferito, infatti, il loro songwriting si richiama fedelmente al black metal nel suo insieme, nei suoi vari sviluppi, perciò qualcuno di voi potrà considerare i Tumulus Anmatus simili a dei gruppi diversi da quelli che ho citato in precedenza.
Il disco funziona bene. Dura quasi quaranta minuti, che scorrono via agevolmente. Le canzoni presenti nel CD, tutte di buona fattura, si equivalgono qualitativamente. Escludendo l'introduzione, ecco la lista delle tracce di "Ave Casvs Mvndi": "Umbrae Arte Solem", la title-track, "Baratro", "Voci Dal Profondo", "Post Mortem", "...Cenere" e "Ecce Homo". I titoli in italiano ed in latino rivelano l'amor patrio del quartetto milanese, e non si può negare che questo potrebbe coinvolgere non solo gli ascoltatori del Bel Paese, ma potrebbe intrigare anche gli stranieri. Si sà che il black metal non necessita assolutamente dell'utilizzo dell'inglese per avere una risonanza internazionale.
Alcuni critici potrebbero puntare il dito sulla mancanza di originalità dei Tumulus Anmatus. Bene, io credo che se il quartetto avesse voluto essere originale, avrebbe suonato un altro genere di metal. Ciò nonosntante, i Tumulus Anmatus sono in possesso di una forte personalità, evidente sia nel suono che nel songwriting, tradizionali ma mai banali.
"Ave Casvs Mvndi" è un disco più che onesto, vivamente consigliato agli amanti del black. Da parte mia, io prevedo un futuro radioso per i Tumulus Anmatus. Sono davvero bravi e promettenti. Sono certo che il loro prossimo album metterà d'accordo pubblico e critica, e li proietterà immediatamente all'attenzione della scena black internazionale. L'importante è che crescano e non si fermino ai buoni risultati ottenuti con "Ave Casvs Mvndi". La strada per l'affermazione è dura e difficile, ma credo che per i Tumulus Anmatus non sia impossibile!
(EGr - Dicembre 2010)

Voto: 7.5


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