THE POODLES
Clash Of The Elements

Etichetta: Blistering Records / Audioglobe
Anno: 2009
Durata: 60 minuti + 2 Video Clips
Genere: Class Metal


Se vi dovesse capitare tra le mani "Clash Of The Elements", terzo album degli svedesi The Poodles, non fatevi ingannare dalle apparenze. Il nome della band è indubbiamente ridicolo (i barboncini??) e ricorda la marca di un pannolino per neonati, oltre ad essere più adatto ad una band pop che ad una votata al metallo pesante. Il look poi non è certo il massimo, con il cantante che sembra indossare gli abiti messi da parte da Elton John alla fine degli anni '70. Ma vi posso garantire che Jacob Samuel (voce), Pontus Egberg (basso, già con Lion's Share), Christian Lundqvist (batteria) e Henrik Bergqvist (chitarra) sanno veramente il fatto loro. Sia il nome che il look sono dovuti alla caratteristica fondamentale della musica dei The Poodles, il divertimento. L'auto-ironia e il non prendersi troppo sul serio sono il loro punto di forza e una particolarità che li rende simpatici a pelle. Ma se siete amanti del metal melodico avrete ben altri motivi per apprezzare questa loro nuova fatica. Già le due prove precedenti, "Metal Will Stand Tall" (2006) e "Sweet Trade" (2007) avevano fatto ben sperare, ma questo nuovo album è nettamente superiore ad entrambi e dimostra definitivamente la raggiunta maturità della band, nonché la volontà di realizzare un prodotto destinato ad interessare il mercato internazionale. Questo nonostante la sostituzione dell'elemento più noto della band, il chitarrista Pontus Norgren, che evidentemente non ha creato troppi scompensi nell'equilibrio della formazione.
E' doveroso ricordare che in patria The Poodles godono di una notevole notorietà che ha permesso loro di vincere dischi d'oro e di platino (i singoli "Night Of Passion" e "Streets Of Fire"), di tenere 100 concerti in Svezia nel 2006 e complessivamente 17 shows sold-out in Europa nel tour come headliner del 2008.
"Clash Of The Elements" prende spunto da tutto l'hard e il metal melodico degli ultimi 25/30 anni: racchiude il meglio dell'hair metal d'oltre oceano degli anni '80 unito al class metal europeo di Bonfire, Gotthard, Pretty Maids, Europe e Pink Cream 69 con incursioni nel rock sinfonico stile Queen, strizzando l'occhio al glam rock patinato degli anni '70, prendendo come riferimento in particolare The Sweet. Il risultato è fresco ed immediato, scanzonato, si assimila con estrema facilità e con grande soddisfazione, come pochi altri album appartenenti allo stesso genere.
Merito certamente anche dell'ottima produzione (Mats Valentin) e del mixaggio realizzato da un "certo" Mike Frazer (Aerosmith, AC/DC, Led Zeppelin, Whitesnake) che ha portato a suoni stellari per i quali vale la pena alzare il volume del vostro impianto.
E' con un ottimo esempio di rock sinfonico che si apre l'album, "Too Much Of Everything", omaggio evidente ai Queen, anche nella scelta del suono della chitarra. Arrangiamenti maestosi, un cantato pieno di emozioni ed un quasi inedito tempo terzinato, non proprio comune in una composizione di questo genere, lasciano a bocca aperta chi, come me, si era fatto fuorviare dall'aspetto estetico dei quattro.
La seguente "Caroline" segue il sentiero certamente più battuto da questo album, cioè quello che percorre la via dell' hair metal e del metal melodico europeo, ed insieme a "I Rules The Night", "Give Me A Sign", "Don't Rescue Me" e "Dream To Follow" costituiscono la spina dorsale metal di questo album. In particolare "I Rules The Night" risulta l'episodio più riuscito, con un incedere potente e aggressivo, dal ritornello che segue una melodia particolarmente evocativa e tutt'altro che scontata o già sentita, tanto per togliere dalla testa di chi ascolta l'idea che la band sia troppo derivativa o priva di personalità. Interessante anche "Pilot Of The Storm" che ricorda il percorso intrapreso negli ultimi album dagli Europe, sonorità abbastanza cupe rafforzate da arrangiamenti orchestrali, in particolare archi (vedi l'ultimo singolo dalla band di Joey Tempest, "Last Look At Eden"). L'album nel suo complesso si presenta molto eterogeneo e anche gli episodi lenti e più riflessivi non mancano, primo tra tutti "One Out Of Ten", una ballata esemplare di grandissimo effetto e dal ritornello strappa lacrime. Ma anche "Sweet Enemy" e "Can't Let You Go" si fanno apprezzare per la loro raffinatezza e l'alta qualità compositiva. Tornando invece al puro divertimento, "7 Days And 7 Nights" ne è un esempio perfetto, dal suono molto americano con tanto di slide-guitar e piano alla Black Crowes, con il caratteristico scricchiolio da disco in vinile come introduzione. Allo stesso filone di intrattenimento appartiene "Like No Tomorrow", dallo spassoso video clip; track molto glamour, dal ritornello irresistibile, evidentemente omaggio a The Sweet, che del glam anni '70 furono un'icona.
In definitiva non c'è una traccia in questo nuovo album dei The Poodles che non risulti intrigante e ben costruita e l'oretta di musica contenuta il "Clash Of The Elements" vola piacevolmente tra le orecchie senza stancare mai. Consiglio a chi fosse interessato all'acquisto, l'edizione in Digipack che contiene i video clip di "Like No Tomorrow" e "I Rule The Night" oltre alla versione acustica di "I Rule The Night" come bonus track.
Indubbiamente la mia band e il mio album preferito di questo genere del 2009.
Purtroppo è saltata la loro unica data italiana del 15 Novembre a Bergamo, causa problemi di salute del cantante Jacob Samuel. Speriamo che la promessa di tornare nel 2010 venga mantenuta.
(J.L. Seagull - Gennaio 2010)

Voto: 8.5


Contatti:
Mail The Poodles: business@poodles.se
Sito The Poodles: http://www.poodles.se/

Sito Blistering Records: http://www.blisteringrecords.se/