THE HOWLING VOID
Shadows Over The Cosmos
Etichetta: Solitude Prod.
Anno: 2010
Durata: 57 min
Genere: funeral doom metal
The Howling Void è il nome del progetto solista di un certo Ryan (anche
noto come R.), un artista texano attivo anche in altre realtà musicali,
nello specifico Hordes Of The Morning Star, Intestinal Disgorge,
Normpeterson. Si tratta rispettivamente di gruppi black, brutal e
sludge/drone, e questo particolare è indicativo sulla mentalità
piuttosto aperta ed eclettica del musicista, contraddistinta però da
una passione per l'estremo. Ma è The Howling Void il suo progetto più
personale, l'unico nel quale possa suonare tutti gli strumenti,
comporre e cantare. Con questo progetto, Ryan ha esordito nel 2009, con
l'album "Megaliths Of The Abyss", pubblicato per la Black Plague
Records. I buoni riscontri e l'effettivo talento dell'artista hanno
convinto la Solitude a mettere The Howling Void sotto contratto. Il
risultato di questo matrimonio è "Shadows Over The Cosmos", un album di
57 minuti suddivisi in cinque lunghe tracce.
La copertina di "Shadows Over The Cosmos" è molto bella ed
evocativa: essa ci mostra un paesaggio desolato, reso ancora più strano
da un'intensa monocromia ocra. E sempre paesaggi naturali decorano le
due pagine del libretto, che contengono i testi (non facilmente
leggibili, a dire il vero, stampati nero su ocra), e le informazioni
relative alla realizzazione del CD. Tra l'altro, questi paesaggi sono
in realtà quadri dell'artista russo Feodor Vasilyev, vissuto nel
diciannovesimo secolo.
Partiamo subito col dire che la qualità di registrazione è ottima,
intensa e comunicativa, dai suoni pieni e potenti. Insomma, una qualità
perfettamente in linea con quella tipica dei prodotti Solitude. E,
nonostante The Howling Void sia un progetto solista, il suono che
fuoriesce dalle casse (o dalle cuffie) è molto simile, se non uguale, a
quello che potrebbe essere prodotto da un gruppo. Ryan infatti ha
svolto un ottimo lavoro di missaggio, aggiustando i volumi con perizia,
senza lasciare nessuno strumento sullo sfondo. I lentissimi riff di
chitarra fanno tremare i timpani, e si schiantano nelle orecchie
dell'ascoltatore come se fossero monoliti precipitati dal cielo. La
batteria scandisce il ritmo con un fare implacabile: la lentezza è
devastante, fa tremare i corpi di impazienza. Una sezione ritmica
davvero torturante, nella quale il basso svolge un lavoro onesto ma
preciso. E poi la tastiera, presente in maniera ossessiva, che suona
accordi lenti, infiniti, penetranti. Ecco, questi strumenti
"raccontano" l'ispirazione musicale di Ryan, autore anche dei
vocalizzi, generalmente risolti nel classico gutturale profondissimo ed
incomprensibile.
Le cinque composizioni presenti in "Shadows Over The Cosmos" si
intitolano "The Primordial Gloom", "Shadows Over The Cosmos", "Wanderer
Of The Wastes", "The Hidden Sun" (uno strumentale minimale ed
ossessivo) e "Lord Of The Black Gulf". Si tratta di composizioni
perfettamente in linea con gli standard del funeral doom
internazionale, dai minutaggi che variano dai dodici ai quattordici
minuti l'una (con l'eccezione del breve strumentale, di cinque minuti).
Chiunque conosca un prodotto standard della Solitude, non dovrà
sforzarsi molto con l'immaginazione per comprendere le caratteristiche
stilistiche di The Howling Void. Tanto per fare dei paragoni, questo
progetto può ricordare vagamente gli Ea, però più doom e meno ambient.
O ancora, potrebbe portare alla mente i Colosseum o i Somnolent.
Pur non brillando in quanto ad originalità, The Howling Void
rientra perfettamente nei canoni del funeral doom di qualità, ed il
fatto di essere una pubblicazione Solitude ne è la conferma. Gli amanti
del genere non potranno che gradire la sua proposta musicale. Bravo
Ryan, promosso con merito.
(EGr - Ottobre 2010)
Voto: 7
Contatti:
Mail The Howling Void: evolutionatgunpoint@hotmail.com
Sito The Howling Void: http://www.myspace.com/thehowlingvoid
Sito Solitude Prod.: http://solitude-prod.com/