THE BURNING
Rewakening
Etichetta: Massacre Records
Anno: 2009
Durata: 47 min
Genere: thrash death metal
L'instancabile ed inarrestabile Massacre Records mette a segno
l'ennesimo deal azzeccato per i tempi che corrono, con i danesi The
Burning che ritornano sulle scene (dopo l'esordio del 2007, "Storm the
Walls") con "Rewakening", onesto disco di thrash death metal che non
avrà particolari difficoltà ad accaparrarsi i favori del pubblico.
Prevale la componente death, sulla scia del movimento melodico, con la
differenza che la band vede in formazione un solo chitarrista, Rasmus
Vinding, e nessuna "chitarra gemella" sullo stile dei gruppi
nordeuropei. Resta il fatto che, pur essendo un prodotto decisamente
valido, fa fatica a competere sia con i compagni di scuderia, che con
troppe (decisamente troppe) formazioni underground, che un contratto
come quello ottenuto dai The Burning, allo stato attuale, lo sognano
esclusivamente. Non si vuole sminuire le potenzialità di questo combo,
che ad ogni modo deve aver bruciato le tappe e raccolto una folta
schiera di proseliti in madrepatria e fuori, portandola a divenire una
realtà forte e ben assestata del panorama europeo: d'altro canto, le
soluzioni non sono particolarmente vincenti e facilmente imprimibili in
testa, i refrain spesso lasciano il tempo che trovano, ed il disco
stenta quindi a decollare, fattore dovuto anche all'insistenza su
partiture lente (quando gli spunti sono decisamente superiori in
termini di bordate thrash, dove la band dimostra di sentirsi più a
proprio agio, N.d.P.). Anche a livello tecnico, si sente una sorta di
limite, soprattutto per quanto concerne la sezione ritmica, che non
sempre si rivela all'altezza della situazione; molti converranno con me
nel ritenerla piuttosto fiacca in troppe occasioni, comunque precisa,
ma le lacune rispetto agli "specialisti del settore" e professionisti
delle pelli fuoriescono in troppi frangenti.
La voce del singer Johnny Haven è sicuramente debitrice nei
confronti del death di stampo nordeuropeo, ma molto somigliante ai
punti di riferimento per molti attuali vocalist, ovvero nomi noti e
rispettati come quelli di Burton C. Bell e Phil Anselmo, che hanno
rivoluzionato il modo di cantare, unendo fraseggi scream con voci
pulite.
Non si sente il ricorso a particolari "stratagemmi" sonori,
esclusivamente una produzione cristallina e decisamente al passo coi
tempi, che non ha, da questo punto di vista, ricadute in termini di
uscita finale. Sono 12 le canzoni presenti, e 47 i sostanziosi minuti
che vi terranno impegnati nell'ascolto del platter; di tutti i brani
(per la cronaca, "It Came From the North", "Cloven Hoof", "Carnivora",
"Eight Legged Omen", "Repentance (Burned On the Stake)", "Father They
Call Me the Heretic", "He Who Whispers in the Back of Us All",
"Evangelical Cannibal", "Unspeakable", "Live the Goat", "Rewkening" e
"My Apostacy"), quello che più ha lasciato speranze per il futuro è il
centrale "Repentance (Burned On the Stake)", con un occhio di riguardo
alla struttura ed al songwriting messo in atto. I restanti hanno
carisma, ma quello che manca è una diverisificazione e caratteri ben
distinguibili fra un brano e l'altro, perchè troppe sono le somiglianze
udibili.
Non sempre si è soliti soffermarsi sull'artwork (che di certo non
costituisce caratteristica fondamentale da prendere in considerazione
nella valutazione finale di un album), ma preme spendere due parole a
riguardo, consigliando la visione di una cover decisamente accattivante
come quella che la band ha utilizzato per "Rewakening", che seppur
proiettata nel presente, ricorda molto lo stile di tanti gruppi degli
anni '80, nella concezione e nella realizzazione.
Fermo restando che quanto detto in precedenza rimane punto focale
della mia visione sul prodotto, non si può comunque ignorare la
potenzialità di un album come "Rewakening", che non può essere
stroncato a partire da una differente visione del concetto di musica, o
semplicemente a partire da un minore coinvolgimento emotivo da punto di
vista tecnico; seppur non ai livelli di tanti mostri sacri del genere,
i The Burning hanno saputo e sanno giocare bene le proprie carte, e lo
dimostra in pieno il contratto discografico che la band si è
accaparrata, segno indelebile del credere nei propri mezzi e puntare al
massimo ottenibile dalla propria musica.
Vedremo se sapranno superare questi "tentennamenti" col seguente lavoro in studio... per ora promossi, ma con riserva.
(PaulThrash - Maggio 2009)
Voto: 7
Contatti:
Sito The Burning: http://www.myspace.com/theburningdk
Sito Massacre Records: http:// http://www.massacre-records.com/