TERZOLIVELLO
The Silent City

Etichetta: Copro Productions / Alkemist Fanatix
Anno: 2010
Durata: 37 min
Genere: rock / metal / alternative


Forse non sarà una cosa 'mai sentita prima' che 'vi lascerà senza fiato' come scrivono sul loro sito, eppure non è così immediato riuscire ad inquadrare la proposita dei Terzolivello, formazione dedita ad un genere che sembra mescolare il metal alternativo e progressivo dei Tool, un pizzico di new wave e il rock italiano (sebbene i brani siano cantati in inglese, lo stile vocale ha un qualcosa di indubbiamente italiano... Esagero, ci sento qualcosa di vicino a Francesco Sarcina de Le Vibrazioni). Inizialmente potrebbe sembrare un miscuglio di generi senza capo né coda, invece in qualche modo questi ragazzi riescono a farcela, creando un mix a mio avviso riuscito. La musica dei Terzolivello vive di luci ed ombre, mostra la propria emotività con una malinconia sempre molto presente, che avvolge le melodie del gruppo senza però scadere eccessivamente in quel piagnisteo che ammorba molte formazioni finto depresse. Al contrario la band lavora sugli arrangiamenti, per dare diverse prospettive all'ascoltatore. Tutti i musicisti contribuiscono alla buona riuscita del prodotto finale, esaltando quelli che sono i pregi di "The Silent City": i ritmi dettati da basso e batteria sanno essere sostenuti e dinamici, ma non si spinge mai troppo sul versante metallico, quanto piuttosto su un rock robusto ed elettrico; le chitarre, che sono sicuramente uno dei punti di forza principali dell'intera opera, sono avvolgenti e malinconiche e trascinano l'ascoltatore nel fluire della musica, ora con impeto, ora cullandolo in momenti più languidi; infine abbiamo la voce del cantante Denis Cappelletti che risulta ben inserita nel contesto sonoro della musica.
Tutto bene, quindi? Non sempre, a mio avviso, nel senso che di tanto in tanto la band pecca un po' di superbia, esagerando un po' con i toni drammatici che, aggiunti a qualche saltuario incidente dato dalla prolissità di certe composizioni, finisce per appesantire il prodotto finale, dando quindi l'impressione di avere a che fare con una formazione con buone idee, ottime intenzioni, tutti i mezzi per realizzarle ma ancora un po' acerba nel plasmare il tutto. C'è bisogno quindi di qualche ascolto in più prima di riuscire ad apprezzare in pieno le qualità di cui parlavo prima: certo, qualcuno potrebbe obbiettare che questo non è affatto un difetto di per sé, ma anzi dovrebbe essere indizio di un'opera stratificata che necessita di maggiore attenzione. Sì, in parte potrebbe essere vero, ma personalmente potrei enumerare una gran numero di artisti la cui grandezza sta proprio nel mantenere questa complessità musicale e concettuale, pur riuscendo a colpire e a toccare l'anima dell'ascoltatore fin dal primo ascolto.
Detto questo, comunque, non posso negare che brani come "In The Moment", "Walking In The Snow" e soprattutto l'ottima "Synthetic" siano davvero di buona fattura. In particolare credo che la band riesca a dare il meglio di sé proprio negli episodi più malinconici (aggiungo anche la ballata "Happy Birth Men"), mentre paradossalmente non riesce a convincermi in episodi apparentemente più catchy e immediati come "Lost" e "Nevertold Life", che si allineano un po' troppo a certe correnti rock/metal statunitensi che francamente lasciano il tempo che trovano. Tirando un po' le fila del discorso, comunque, "The Silent City" rimane un lavoro soddisfacente e capace di presentare molto bene le potenzialità dei Terzolivello.
(Danny Boodman - Novembre 2010)

Voto: 7


Contatti:
Mail Terzolivello: info@terzolivello.it
Sito Terzolivello: http://www.terzolivello.it/

Sito Copro Records: http://www.coprorecords.co.uk/

Sito Alkemist Fanatix: http://www.alkemist-fanatix.com/