TARDIVE DYSKINESIA
The Sea Of See Through Skins
Etichetta: Coroner Records
Anno: 2009
Durata: 47 min
Genere: progressive math/deathcore
Tutto è cominciato nel 1996, quando dei ragazzi di Atene hanno formato
un gruppo chiamato Override. Dediti ad una forma di metal estremo
piuttosto tradizionale, hanno esordito nel 1997 con ben due demo: "In
Extremis" e "Ring Of Destruction". Due anni dopo, è stata la volta di
"In Your Mind".
Il quarto demo targato Override, "Not A Game", ha visto la luce solo nel 2002.
La svolta è avvenuta nel 2003, quando il gruppo ha deciso di cambiare
drasticamente la sua direzione artistica. Con questa decisione, è
arrivato anche il nuovo nome della band: Tardive Dyskinesia.
Nel 2006, forti dell'interessamento della Venerate Records, i
musicisti hanno pubblicato il loro primo album: "Distorting Point Of
View". Grazie alla bontà delle composizioni, al successo di un
videoclip ed ai numerosi concerti, i Tardive Dyskinesia si sono fatti
notare nell'underground ellenico e non solo.
"The Sea Of See Through Skins" è il secondo full-length dei greci.
Pubblicato dalla Coroner Records, è in possesso di una copertina molto
bella, colorata, il cui disegno è difficilmente descrivibile. Il disco
è stato missato e masterizzato nello studio Split Second Sound in
Olanda, sotto la supervisione di Jacob Jochem dei Textures. La
formazione che ha registrato questo lavoro consiste in Manthos Stergiou
(voce e chitarra), Petros Nikiforakis (chitarra), Kornilios Kiriakidis
(basso) e Stavros Rigos (batteria). A questi musicisti, va aggiunto il
chitarrista Fotis Tsakos, che aiuta la band nelle sue esibizioni dal
vivo.
Dunque, nove tracce per quarantasette minuti di musica. Minuti che
passano velocemente, regalando all'ascoltatore emozioni sincere e tanto
coinvolgimento. Allo stesso tempo, un disco di questo stampo si presta
benissimo ad ascolti ripetuti, poichè la complessità delle composizioni
e degli arrangiamenti necessitano un'attenzione particolare, per poter
essere compresi ed apprezzati in tutta la loro bellezza.
Stilisticamente, i Tardive Dyskinesia propongono un genere ibrido ma
perfettamente al passo coi tempi. E' anche difficile definire il loro
genere musicale con precisione. Ho optato per una descrizione
macchinosa come progressive math/deathcore: questo perchè nel sound dei
greci sono presenti caratteristiche tipiche di tutti questi
sottogeneri. Comunque, non si tratta di una descrizione esauriente.
Perchè le influenze dei Tardive Dyskinesia sono davvero tante e
variegate. Ascoltando i loro brani, sono evidenti i richiami (consci o
inconsci) a gruppi più famosi: è assente però un'influenza dominante,
come se i background musicali dei vari musicisti fossero stati
mescolati assieme con cura, senza però che i vari elementi si
confondessero l'uno con l'altro. Di conseguenza, nel gran calderone dei
Tardive Dyskinesia si individuano echi di Meshuggah, qualcosa dei
Mastodon o dei The Dilliner Escape Plan (poco, a dire il vero), una
spruzzatina di Death, Hacride e Textures, e qualcuno potrebbe ravvisare
anche dei retrogusti di Pantera e Fear Factory. Leggendo questi nomi,
vi sarete fatti un'idea della complessità musicale dei nostri.
Le composizioni sono tutte di ottimo livello, ed uniscono con sapienza
e gusto sezioni estremamente difficili da un punto di vista tecnico, a
passaggi sorprendentemente melodici. Molto rappresentativa, in tal
senso, la bellissima "Brains Trust", la cui sezione melodica è davvero
evocativa, maestosa: il bello è che lega alla perfezione con le battute
più ostiche dell'intera composizione.
Come si può però non citare "Complicity", o il brano d'apertura
"Triggering The Fear Reactor"? In queste due canzoni, piazzate ai primi
due posti della scaletta, i Tardive Dyskinesia mettono davvero
l'ascoltatore con le spalle al muro, con la loro aggressività
debordante, asservita da una difficoltà tecnica pazzesca. Il gruppo
utilizza le poliritmie con una naturalezza disarmante, ed a volte gli
assoli prendono la forma di una cascata di note, tanto per confermarci
che una musica di questo tipo non si possa improvvisare sul momento.
Per suonare come i Tardive Dyskinesia bisogna essere in possesso di una
grandissima esperienza, e conoscere tutti i segreti dei propri
strumenti. Sì, perchè non è soltanto una questione di tecnica manuale,
ma anche relativa alla conoscenza dei timbri dei vari strumenti, del
loro potenziale espressivo. Ecco perchè un disco come "The Sea Of See
Through Skins" riesce anche ad essere atmosferico, ed a coinvolgere sin
dal primo ascolto. La tecnica non è mai fine a sè stessa. I greci hanno
tentato di comporre canzoni belle ed autonome, in grado di funzionare
fin dal primo ascolto. Siamo lontani dalle opere quasi impossibili dei
gruppi più elitari. Nonostante tutto, i Tardive Dyskinesia vogliono
piacere al maggior numero di persone possibili. Ed ecco perchè canzoni
quali "Reverse Arms" o "Tinge Of Irony" stupiscono l'ascoltatore, ma
non lo respingono con un intellettualismo esasperato.
Francamente, ho trovato "The Sea Of See Through Skins" un album molto
bello. E' un disco che dà da pensare, ma che può appagare gli amanti
dell'estremo anche al primo ascolto. Credo che questo gruppo vada
sostenuto, perchè propone musica buona. E' inoltre davvero
professionale, sia nelle scelte produttive che nella resa finale dei
brani. In caso aveste dei dubbi, visitate il MySpace della band per
fare esperienza diretta della loro musica. Vedrete che non vi
deluderanno.
(Hellvis - Dicembre 2009)
Voto: 8
Contatti:
Mail Tardive Dyskinesia: tarddysk@yahoo.gr
Sito Tardive Dyskinesia: http://www.myspace.com/tardivedyskinesia
Sito Coroner Records: http://www.coronerrecords.net/