SYMBOLYC
Engraved Flesh
Etichetta: My Kingdom Music
Anno: 2009
Durata: 33 min
Genere: death metal
Ottimo esordio da parte dei Symbolyc, gruppo italiano che
precedentemente aveva già sondato il terreno con due demo CD e un
promo, ovvero "Souls In The Dark", "Wingless" e "Within The Realm Of
Human Awareness" e aveva calcato i palchi accanto a nomi del calibro di
Avulsed, Vader, Dismember e Cripple Bastards.
La formazione vede coinvolti Diego Laino alla voce, Sossio
Aversana e Alessandro Mormile alle chitarre, Salvatore Silvestre al
basso e Raffaele Pezzella alla batteria.
Questo primo full-lenght ci presenta un gruppo in piena forma e
dalle potenzialità notevoli. I Symbolyc suonano un death metal di
stampo moderno, articolato, roccioso, ora dirompente e ora pesante. In
esso, l'impatto è talvolta mediato da alcune sferzate melodiche (senza
esagerazioni, però) che lo rendono a tratti epico ed atmosferico.
Per darvi un'idea più chiara, potrei citarvi una matrice ispirata
ai Decapitated, ma meno cervellotica e intricata, con una maggiore
propensione alla melodia, sulla scia dei canadesi The Black Dahlia
Murder. Aggiungiamoci poi degli assoli molto spesso ispirati ai
Behemoth del periodo "Zos Kia Cultus (Here And Beyond)", diversi riff
che si rifanno ancora al periodo recente della band polacca, pur
assestandosi su velocità meno esasperate, e un cantato abbastanza
vicino a quello di Nergal, e il quadro è (quasi) completo.
L'influenza dei Behomoth non si esaurisce qui, dal momento che
anche lo stacco acustico di "Denied", per quanto particolare possa
sembrare, finisce per assomigliare parecchio, nello stile, a quello di
"The Nephilim Rising", presente nell'album "Demigod".
Se le fonti di ispirazione che hanno condotto i Symbolic a
comporre "Engraved Flesh" sono notevoli e riconoscibili, è anche vero
che il gruppo non merita di essere snobbato per questo, dal momento che
le canzoni qui presenti sono decisamente di buon livello. La struttura
sufficientemente articolata, l'impatto violento, l'interpretazione
feroce, l'alternarsi sapiente di mid-tempo e accelerazioni brucianti,
l'inserimento di melodie evocative e la produzione quasi perfetta ne
fanno uno dei migliori album death usciti negli ultimi anni in Italia.
Se si esclude la title-track, una strumentale di pianoforte, le
altre otto canzoni viaggiano tutte lungo le medesime coordinate, per
quanto emergano qui e là alcuni elementi che le contraddistinguono. Si
tratta, dunque, di un album estremamente solido, dinamico,
sufficientemente vario e ricco di riff ispirati.
Acquistatelo: vi assicuro che ne vale la pena.
(BRN - Dicembre 2009)
Voto: 8.5
Contatti:
Mail Symbolyc: symbolyc2006@libero.it
Sito Symbolyc: http://www.myspace.com/symbolyc
Sito My Kingdom Music: http://www.mykingdommusic.net/