SUN KING
I.D.J.S.

Etichetta: autoprodotto
Anno: 2009
Durata: 37 min
Genere: hard rock


I Sun King si sono formati nel 2006, da un'idea di Daniele Sincini, al quale presto si sono uniti Ivan Perugini e Matteo Montironi. Per un anno, il gruppo ha suonato nei locali della sua zona d'origine, ovvero il maceratese, fino a quando il batterista Matteo è stato sostituito da Stefano Casoni, ed il chitarrista Giacomo Pettinari è entrato in formazione. Con la nuova line-up, i Sun King hanno continuato a suonare dal vivo fino a che, nel 2008, è stato pubblicato "Project Zar: Ivan", un album realizzato da Ivan Perugini con l'aiuto dei Sun King.
Nel 2009, ha visto la luce "I.D.J.S.", quello che può essere considerato il primo album pubblicato a nome Sun King. La registrazione ha avuto luogo negli studi Czar dello stesso Ivan, ed è stato missato agli studi Potemkin, sotto la superisione di Paolo Ojetti. La formazione che ha inciso il CD consiste in Ivan Perugini (voce, chitarra), Daniele Sincini (basso, cori), Giacomo "Jack" Pettinari (chitarra) e Stefano Casoni (batteria). Il titolo dell'album è realizzato utilizzando le iniziali dei nomi dei quattro musicisti.
La copertina di "I.D.J.S." è molto semplice e dai colori caldi. Il libretto è di due pagine, contenenti i ringraziamenti, una foto dei musicisti, la tracklist e tutte le informazioni relative alla registrazione. Il prezzo di vendita del CD è di 7 euro.
Il disco è aperto da "Turn Me On". Grande canzone d'apertura, schietta e sincera, fa subito centro grazie al riffing tradizionale e la ritmica tanto precisa, quanto decisa. Debitrice degli AC/DC, ma in parte anche di certi Mötley Crüe, ha i suoi punti di forza nella voce acuta, bellissima e precisa di Ivan, e nel potere trascinante dei musicisti. Andando dritti al sodo, i Sun King mettono tutti subito a tacere grazie al loro hard rock sanguigno e potente. Bravi.
Le note del basso introducono "After The Night", canzone dall'attitudine notturna e non troppo veloce. Il quartetto ci regala un'interpretazione sentita e coinvolgente. Il songwriting tradisce un amore per certe sonorità tipiche del hard rock americano degli anni '80. Il tutto è realizzato con perizia, e l'ottimo lavoro svolto negli studi di registrazione ha garantito alla band un suono esplosivo e ricco di sfumature.
"I Rock I Roll" è un brano spedito e stuzzicante in ogni sua parte. In effetti, il suo titolo è abbastanza rivelatore, in quanto accenni di rock'n'roll sono presenti, mescolati a ruvidezze tipicamente hard rock e heavy/street metal. Come al solito, coretti piacevoli e valido lavoro delle chitarre.
"A Wave" è una nuova prova di energia e vigore. Ma i Sun King hanno dalla loro anche un gradevole talento melodico, col quale rendono più varia ed espressiva la proposta musicale. E, in effetti, "A Wave" si dimostra davvero comunicativa nelle sue aperture melodiche, ariose ed intense. Quindi, un brano dalle due facce, unite fra di loro con la solita naturalezza.
"BFB Togheter" gode dei contributi alle chitarre dei due ospiti Mauro Ciarpella e Roberto Basili. Si tratta di un rock'n'roll/blues molto caldo, che mi ha ricordato tante belle serate a base di birra e di musica passate nei pub più devastanti della mia zona. Uno strumentale davvero piacevole, suonato con tutti i criteri del caso. Insomma, un'esibizione perfettamente calata nell'economia del CD.
"I Just Want" pigia nuovamente sull'acceleratore, a dimostrazione di come i Sun King, dall'inizio del CD, non abbiamo mai mollato per un istante. In realtà, il brano presenta molte sorprese, come una strofa più lenta e dei passaggi melodici ed ariosi. Perciò, "I Just Want" è tutto meno che una prova scontata o di maniera. L'assolo di chitarra è molto metal, e di qualità. Bravi.
"The Dance Of Darkness" è un altro rock'n'roll/blues sudato e cazzuto, molto tradizionale, ma valorizzato dalla solita prestazione super di Ivan, e dalla grande intesa fra i musicisti.
Dopo tanta energia, il CD si conclude sulle dolci note di "Lully Ann". Ninnananna intensa e ricca di fascino, è giocata sul bel timbro del cantante e sugli arpeggi sognanti della chitarra.
"I.D.J.S." è un album molto piacevole, realizzato con competenza e passione da un quartetto di musicisti abili ed ispirati. La stoffa c'è, il talento pure. Manca forse un suono veramente personale, in quanto i Sun King si rifanno inevitabilmente ai mostri sacri del genere. Alcuni brani inoltre, per quanto piacevoli, sono molto semplici e lineari, ai limiti del compitino: mi riferisco ad esempio alla bella "The Dance Of Darkness", in fin dei conti piuttosto scontata.
E' certo che i Sun King siano un gruppo capace di coinvolgere dal vivo. In più, gli artisti sanno comunicare emozioni. "I.D.J.S.", lo ripeto, è un album piacevole al di là delle mie considerazioni da critico, che ovviamente devono essere severe. Ho però apprezzato la prova del quartetto, e non ho mai trovato noioso l'ascolto di questo album, nemmeno dopo numerosi ascolti. Di conseguenza, "I.D.J.S" è consigliato agli amanti del genere ed a tutti coloro che, in qualche modo, abbiano trovato interessanti le mie considerazioni nei suoi confronti.
Bravi Sun King, continuate così.
(Hellvis - Dicembre 2009)

Voto: 7.5


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