STRANA OFFICINA
Rising To The Call
Etichetta: My Graveyard Productions
Anno: 2010
Durata: 45 min
Genere: heavy metal
Do you believe in rock 'n roll? Questa domanda la pone la Strana
Officina nel 2010, una leggenda nazionale ritornata in pista dopo
troppi anni di assenza dovuti a tragiche e sfortunate perdite di cui
tutti siamo a conoscenza. Loro evidentemente hanno risposto sì, e non
solo hanno trovato la forza di rimettersi in gioco con una fortunata
serie di live che prosegue tutt'ora (memorabile l'apparizione al Gods
Of Metal del 2006), ma hanno dato vita ad un platter nuovo di zecca,
con l'attuale formazione che vede gli storici Enzo Mascolo e Bud
Ancillotti dietro il basso ed alla voce, e Rolando e Dario Cappanera
rispettivamente alla batteria ed alla chitarra.
Dopo ben 21 anni dall'ultima release ("Rock'n'Roll Prisoners",
edito dalla MetalMaster nel 1989), uno dei capisaldi del metal
italiano, la stessa Strana Officina che ha emozionato una grande folla
di fans dello stivale, continua tutt'ora a farlo, con una grinta
rinnovata che molte giovani band difficilmente mostrano. Fiducia
rinnovata alla My Graveyard Productions, ed è inutile ricordare che già
nel 2007 la stessa etichetta aveva rilasciato "The Faith", dove
l'attuale combo si era divertito a riregistrare gli intramontabili
classici che hanno davvero segnato una generazione di metallari
italiani. Vedere concretizzarsi una nuova fatica all'alba del 2010 non
può che essere manna dal cielo, e senza smentirsi, ancora una volta ci
si trova ad ascoltare una bordata heavy metal inserita nella più
classica delle tradizioni, con 8 brani di fresca sfornata, il
rifacimento di "Non Sei Normale", ed "Amore E Fuoco", pezzo rimasto
inedito sin dagli anni '80 e firmato dai mitici Fabio e Roberto
Cappanera, per 45 minuti di assalto metallico.
La partenza è immediatamente in quinta, con "In Rock We Trust" che
non fa prigionieri, un riff tanto semplice quanto efficace che ancora
una volta si sposa perfettamente con la prova vocale di Bud Ancillotti,
una dose di adrenalina che "colpisce", come il brano si propone di
fare. Sempre altisonante la chitarra di Dario "Kappa" Cappanera alla
chitarra, che non manca di deliziare con una partitura solista davvero
degna di nota. La hard rockeggiante "Boogeyman" segue a ruota, un mid
tempo dominato dal demone del rock che sembra aver trovato finalmente
una dimora, per lasciarci alla sognante "Pyramid", a cavallo fra ballad
ed un brano rock al fulmicotone, un viaggio nelle profondità della
musica. La seguente combo irrompe con fare devastante, con "Night
Flyer" ed il suo epico chorus ad imperversare sulla scena e "Beat The
Hammer" ad offrirci un refrain carico di pathos come solo la Strana
Officina sa fare: US Metal e NWOBHM si mescolano e prendono la loro
consistente forma. "Gone Tomorrow" è decisamente il brano più sottotono
dell'intero "set", lasciandosi ascoltare ma senza davvero lasciare il
segno, mentre è nuovamente una ballad dal titolo "Life: When It's Gone"
a rincarare la dose di stile. "Mediah Messiah" ci introduce alle
conclusive "Amore E Fuoco", che trasuda di passato, sia a livello
musicale che lirico, e "Non Sei Normale", un classico senza tempo che
non necessita di presentazioni, già rispolverato a suo tempo da Bud
Ancillotti con i suoi Bud Tribe.
La speranza che "Rising To The Call" non sia solo un episodio
isolato occupa i pensieri di molti, e fra di essi quelli del
sottoscritto, e nell'attesa di sentire nuovi inediti da parte della
nostra premiata ditta, è difficile non ritornare spesso a sottoporsi a
dosi massicce di Strana Officina fuoriuscenti dalle casse dello stereo.
E' davvero arduo non emozionarsi di fronte ad una musica che può
sembrare tanto semplice, tanto banale, ma nasconde una base di
sentimento e passione che straccia qualsiasi tecnicismo e qualsiasi
velocità di esecuzione fine a sé stessa.
Un disco diretto prima al cuore che al cervello, un disco suonato
da appassionati per appassionati, un disco che non stanca e scorre via
fluido anche all'ennesimo ascolto; tanta ovvietà, ma è sempre un bene
ribadirla in un paese come il nostro, che non riesce ad apprezzare la
nostra realtà metal e tantomeno a supportarla a dovere, per finire
sempre con il tessere le lodi di qualsiasi formazione non sia
proveniente dallo stivale a scapito di tante che meriterebbero molta
più attenzione.
Ascoltare per credere, verrete catapultati in un mondo heavy metal
vivo e vegeto, che non smette di entusiasmare da quando ha preso vita,
e continua a vivere nel cuore di vecchi e nuovi fans, senza distinzioni
di sorta... supporto!!!
(PaulThrash - Maggio 2011)
Voto: 8.5
Contatti:
Sito Strana Officina: http://www.myspace.com/stranaofficina
Sito My Graveyard Productions: http://www.myspace.com/mygraveyardproductions