STONE COLD BLACK
The Cell
Etichetta: autoprodotto
Anno: 2008
Durata: 47 min
Genere: heavy thrash metal
Ennesima formazione tedesca, ennesima autoproduzione (e sembra che
molte band teutoniche preferiscano ricorrere a mezzi propri che ad
etichette indipendenti, avendo un "mercato" più attento all'underground
e vedendo la possibilità di far circolare il proprio nome senza
necessità di rivolgersi a terzi)... questa volta ci troviamo davanti ad
una compagine debitrice di un thrash metal d'oltreoceano che si
allontana dai canoni tracciati dalla nota triade teutonica, per
sfociare in classiche soluzioni heavy metal e dal forte sapore power
thrash. Gli Stone Cold Black sono una scoperta decisamente interessante
per il sottoscritto, capaci di percorrere sentieri ormai tracciati e
segnati in lungo ed in largo, ma con un appeal che oserei descrivere
come molto personale e capace di non farti annoiare, pur essendo una
proposta obsoleta nel concetto; sarà una forte predilezione per l'hard
rock, che mischiato nel contesto forma una miscela adrenalinica, fatto
sta che il quintetto sa il fatto suo e non lascia nulla al caso. Ed i
dieci brani per 47 minuti di musica lo dimostrano a tutti gli effetti,
lasciando immaginare una band che ha delineato la propria vena
compositiva e la propria dimensione.
Gli Stone Cold Black decidono di attribuire il ruolo di opener
proprio alla titletrack, e la scelta risulta quanto mai azzeccata, in
conformità ad una composizione davvero interessante, e capace di
contenere i tratti distintivi della band che verranno più
dettagliatamente allo scoperto con i seguenti brani. Segue "Betrayer",
che ci lascia intuire come l'heavy classico e la NWOBHM siano un
bagaglio fondamentale per i cinque componenti, e lo stesso vale per
"Roadhouse" pur essendo quest'ultima una composizione poco apprezzabile
per via del suo dilungarsi in soluzioni non del tutto coinvolgenti.
"Blinded", aperta da un riff di chiara matrice power thrash, che molto
rimanda a band seminali come i compatrioti Rage, prosegue sulla loro
falsa riga, senza evitare di varcare i confini e ritornare nel solito
classico thrash metal anni '80, senza comunque mai dimenticarsi della
melodia; di certo uno dei brani più vincenti del lotto. "Day Without
Shadows" non faticherà a farvi tornare in mente gli Anthrax dei primi
capolavori, e con "D-Fense" non si travalica per nulla quanto già
tracciato, anzi, si ribadisce l'amore della band per il movimento della
Bay Area, con una composizione a cavallo di up e mid tempo, quasi a
richiamare i Sacred Reich (con tanto di stacco ai limiti del doom, come
nella tradizione della band statunitense). "Adrenaline" non offre
quella frustata iniziale che ci si aspetterebbe da un titolo del
genere, bensì sembra quasi voler offrire un piccolo tributo a quel che
potremmo definire come "hard blues", con una forte propensione per
quell'heavy metal vecchi stampo che sta attualmente tornando in auge
(mi sovvengono band come gli americani Bible of the Devil, o per
tornare in terra europea, i Solenoid). Troppo dispersiva e prolissa la
seguente "Reunity", che pur mostrando un forte amore per i mitici Black
Sabbath, e promuovendo l'inserzione di inserti dal flavour orientale,
non riesce a captare realmente attenzione, al contrario di "One Foot in
the Grave", che ritorna sulle modalità compositive care alla band e
riesce a coinvolgere maggiormente nell'ascolto. Chiude l'ottima prova
"Down", che non esce dal seminato.
Dopo 4 anni di recensioni per il movimento underground, continuo a
non stancarmi nel ripetere il medesimo concetto di sempre: non cercate
innovazione in bands come gli Stone Cold Black, non ne troverete né
tantomeno è intenzione della band stessa offrirvene. Quello che conta è
l'attitudine, e se a questa si accompagna una tecnica sviluppata ed un
feeling fra i vari membri che si esplica in album come "The Cell", non
ci si può che ritenere soddisfatti del risultato finale, senza aver
stravolto i canoni e senza essersi allontanati dalla strada maestra che
sempre più spesso attualmente viene percorsa...
Non resta che consigliare l'ascolto a chi si ciba avidamente di metal old school, supporto agli Stone Cold Black!!!
(PaulThrash - Luglio 2009)
Voto: 7.5
Contatti:
Sito internet: http://www.myspace.com/dickebackenmucke